Economy | Gastbeitrag

Che faccia...ta 90%

Le facciate: il 90% delle risorse in evaporazione, il 110% in sublimazione?
Facciate
Foto: upi

Non può sfuggire all’occhio di persone che abbiano un minimo di conoscenza tecnica la vacuità della misura prevista dalla Legge di Bilancio 2020 relativa al BONUS Facciate che prevede la detrazione fiscale del 90% in 10 anni (Zone A e B).
In qualsiasi attività svolta dall’uomo la prima domanda che ci si pone riguarda il valore di ciò che si sta facendo. Leggere un libro migliora la cultura del lettore, prendere il sole rende l’abbronzatura più gradevole, costruire una recinzione protegge la nostra casa dai malintenzionati!

Ridipingere la facciata in buone condizioni di un palazzo, solo per sfruttare il credito fiscale, è veramente un’attività priva di valore, anzi generatrice di disvalore.
Lo si è visto in questi mesi: arrivano i camioncini dei noleggiatori di ponteggi, due-tre giorni di montaggio, un paio di giorni di tinteggiature con prodotti di rapida applicazione, smontaggio dei ponteggi e il 90% è servito. Il più delle volte non ci si accorge della differenza tra il prima e il dopo, a meno di vistosi cambiamenti cromatici.

Ridipingere la facciata in buone condizioni di un palazzo, solo per sfruttare il credito fiscale, è veramente un’attività priva di valore, anzi generatrice di disvalore

A parte il valore assolutamente marginale del prodotto e il necessario ciclo di lavaggio delle tute dei discendenti di Raffaello, la subitaneità dei ponteggi occupa dal 30 al 40 per cento dell’intervento. Ora, visti i risultati degli interventi sulle facciate della città, questo modo di operare ricorda certe attività svolte in situazioni non ripetibili (speriamo), quando per far passare il tempo ai prigionieri li si impiegavano a scavare le buche per poi ricoprirle!
Certamente non era questa l’aspettativa dei promotori del bonus facciate! Si proponevano certamente di avviare un recupero di situazioni degradate, magari di facciate ricche di valore storico e artistico e non di ripasso veloce di pannelli prefabbricati trattati a suo tempo con il “Ducotone”.

Inoltre, sarebbe interessante analizzare la categoria di richiedenti il Bonus Facciate per rilevare che la maggior parte dei beneficiari dispone già di ottimi redditi, mentre la misura contribuisce ben poco verso le categorie più deboli. Varrebbe la pena di approfondire, almeno per capire se la misura disponga di un valore sociale!

Ciò detto, ritengo che sia doveroso chiedersi ora in quale misura il BONUS 110% inciderà sulla effettiva creazione di valore e sulla ripartizione sociale di questo valore. In primo luogo, sarà necessario verificare che, pur di ottenere il noto salto di due classi energetiche, non si debbano demolire interventi già oggetto di precedenti misure incentivanti. Per il resto, la normativa sembra piuttosto selettiva ma, anche qui, non si ha la percezione della sua ricaduta sull’equità sociale di una misura che si prefigge il rilancio dell’economia senza mai chiedersi a favore di chi!!