Politics | Autonomia

Medici, la trattativa continua

Tavolo di lavoro tra Roma e Bolzano anche su passi dolomitici e personale. L’incontro “pacificatore” con Kompatscher e la ministra Stefani. Oggi la commissione dei sei.
Stefani Kompatscher Vettorato
Foto: Usp/Ingo Dejaco

Un incontro interlocutorio, che però è il primo passo per la soluzione dei nodi tra Bolzano e Roma. Almeno secondo Arno Kompatscher, sceso ieri pomeriggio nella capitale assieme a Giuliano Vettorato e Daniel Alfreider per il faccia a faccia con la ministra agli affari regionali Erika Stefani, in questi giorni per la verità piuttosto occupata dalla difficile trattativa con i 5 stelle sull’autonomia di Lombardia, Veneto e Emilia Romagna. 

La ministra Stefani si é mostrata aperta alle nostre richieste e interessata ad una proficua collaborazione (Arno Kompatscher)

Il frutto del colloquio è l’istituzione di un tavolo di lavoro che affronti le questioni aperte, a partire da quelle nel settore sanità, come le  assunzioni del personale medico e la parificazione delle lingue per l’iscrizione agli albi professionali. Ma ci sono anche altri temi da discutere: sempre riguardo al personale, Kompatscher ha fatto notare come questa fosse “una competenza primaria stando allo Statuto di autonomia, ma di fatto è stata svuotata a seguito della riforma del 2001”. Seguono - in concomitanza con l’insediamento della commissione paritetica dei sei e dei dodici, previsto oggi alle 12 - la norma di attuazione sulla digitalizzazione e la modifica al codice della strada per favorire le chiusure al traffico, dove e quando ritenuto necessario, dei passi dolomitici.

 

 

L’incontro “pacificatore” è arrivato dopo l’impugnazione da parte del consiglio dei ministri di due norme adottate da Bolzano tramite la legge di variazione del bilancio, che riguardano la valutazione dei dirigenti sanitari e i corsi di formazione per i medici di base e specializzandi. Kompatscher aveva attaccato frontalmente la Lega, colpevole a suo avviso di non proteggere la Specialità altoatesina “dagli attacchi centralistici dei ministri dei 5 stelle”.

Abbiamo parlato di temi importanti che necessitavano di chiarimenti e la ministra Stefani si è mostrata molto sensibile alle richieste in quanto è un’autonomista convinta (Giuliano Vettorato)

Al termine del colloquio, al quale erano presenti i parlamentari altoatesini e dirigenti del dipartimento Antonio Naddeo e Eugenio Gallozzi, le dichiarazioni sono state - come spesso accade - beneauguranti: “La ministra Stefani si é mostrata aperta alle nostre richieste e interessata ad una proficua collaborazione”, così Kompatscher. “Abbiamo potuto parlare in modo esauriente di temi importanti che necessitavano di chiarimenti e la ministra Stefani si è mostrata molto sensibile alle richieste in quanto è un’autonomista convinta”, aggiunge Vettorato, collega di partito nella Lega.

Oggi tocca alla commissione paritetica dei sei (specifica per l’Alto Adige), integrata dalle nomine governative (alcune vivacemente criticate dai 5 stelle) di Michl Ebner, Antonio Lampis e Filippo Maturi. Per la Provincia di Bolzano ne fanno parte Manfred Schullian, Meinhard Durnwalder e Carlo Vettori.