epurazioni a 5 stelle 2° parte

Con questo secondo documento vogliamo dimostrare che dietro all'espulsione di Perugini si nasconde una conduzione autoritaria e tirannica del movimento.
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La sera del 6 settembre era stata convocata la riunione dei candidati in un ristorante di Merano alle 18 30.  Due attivisti proponevano l'ordine del giorno. Alessandro Borzaga suggeriva la prosecuzione dei lavori e la raccolta dei documenti necessari alla presentazione delle liste e Francesca Morrone aggiungeva tra i punti la( generica ) possibilità da parte di alcune donne di dimettersi. All'ultimo momento l'orario si sposta alle 19 e 30, ora in cui arriva al ristorante un gruppetto di candidate e candidati che, con piglio aggressivo, impongono alla riunione un taglio del tutto inaspettato. Viene depotenziata la pagina FB dei 50 attivisti e ricreata una nuova pagina segreta dei soli candidati. Si passa alla dichiarazione secca delle sette candidate: “se Perugini (arrivato secondo le primarie) si candida, noi ci ritiriamo! “.  Tradotto: per la legge elettorale 14 maschi in lista decadono automaticamente e ancora ritradotto: la lista non si può presentare = un vero e proprio ricatto. Incalza Kollensperger:” sentito lo Staff nazionale, se io non candido come capolista e mi ritiro, Casaleggio e  Grillo non certificano la lista, non viene concesso l'uso del logo e del marchio”(tutto da verificare). Dal doppio ricatto si passa alla richiesta esplicita (sempre da parte di Paul K.) a Perugini di dimettersi. Andreas naturalmente rifiuta e quindi si propone la votazione per l'espulsione. A quel punto incalza Borzaga, alzando la voce:” è illegale! In tal modo si disattende il risultato popolare delle primarie!  Non siete persone degne di sedere in una istituzione  democratica! Non si deve votare! Questa sera si decide chi ci sta e chi non ci sta ad andare avanti!  Ognuno faccia la propria scelta individuale! “.  La richiesta rimane inascoltata e si ripropone la votazione come unica opzione.  A quel punto, come se l'orrore non avesse mai fine, ci si collega via skype con il deputato trentino Fraccaro che, evidentemente d'accordo al complotto, avvalla la scelta dell'espulsione riferendosi ad altre scelte simili avvenute in diverse realtà territoriali italiane.  La tragica messinscena prosegue per circa un'ora in cui il giovane deputato, fingendosi democratico, ascolta  i 14 presenti e le loro opinioni ma alla fine, si mantiene comunque fermo nell’ approvare l'espulsione.  Finita la tragi- commedia online, in un clima tesissimo di inquisizione e terrore, si passa alla votazione che si perde 11 a 3 contrari (Giorgi, Borzaga e lo stesso Perugini). Votano a favore Ferrazzin,  Nicolini, Giangrossi, Gantioler, Silgoner, Morrone,  Bresadola, Pifano, Fortini, Pedevilla e lo stesso Paul K.  Vota anche un certo Volcan , zero voti alle primarie, prima candidatosi poi dimessosi, poi presente a questa riunione per votare e successivamente nuovamente dimessosi. La maggioranza dei votanti è nel movimento da un paio di mesi e non conosce né Andreas né il suo lavoro di attivista e presidente della sezione locale del movimento.  Cala il sipario sulla pagina più triste e crudele del movimento cinque stelle locale. Alessandro Borzaga, allibito e terrorizzato, trascorre la notte insonne e scrive due documenti (allegati). Uno descrive i  fatti e contiene una  richiesta di aiuto ma  viene spedito solo a pochi intimi e un altro redatto come richiesta di reintegro di Perugini, che viene pubblicata a firma di Fabrizio Giorgi e rimane inascoltata.   Nelle prossime puntate verrà dimostrato come il caso Perugini sia solo la punta di un iceberg e  manifesti visibilmente una gestione distorta e manipolata del movimento cinque stelle e dei suoi valori fondanti (trasparenza, democrazia, partecipazione e egualitarismo)

ESPULSIONI A CINQUE STELLE ANCHE A BOLZANO.

La storia si ripete. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Una purga staliniana in grande stile si è consumata all'ultima riunione dei candidati del movimento cinque stelle. Ciò che salta all'occhio questa volta è che si è proceduto a votazione per l'espulsione di un candidato, non perché discostatosi  (come succede a Roma) dalla “linea di partito” ma per questioni procedurali e di metodo. E che candidato a cinque stelle!!  Si tratta di Andreas Perugini, risultato secondo, per un solo voto, alle primarie del movimento svoltesi il 1 luglio. Il conflitto che è sfociato nella vile espulsione (in una riunione in cui l'argomento non era all'ordine del giorno) è generato dal fatto che Andreas Perugini assieme ad una minoranza di attivisti e candidati ha sempre tentato con insistenza di ripristinare la democrazia interna attraverso il confronto in rete, l'istituzione di riunioni con ordine del giorno e verbalizzazione, cosa del tutto snobbata da un'elite di potere che, fregandosene delle più elementari regole democratiche, aveva sempre fatto il bello e il cattivo tempo nell'organizzazione fin dalla sua nascita. Ecco che Andreas è stato accusato di essere polemico e “rompipalle” e pertanto estromesso e impossibilitato a candidarsi. È stato pertanto sovvertito il voto democratico delle primarie svoltosi In assemblea pubblica. Il tutto è accaduto sotto gli occhi allibiti di attivisti e candidati di minoranza che non hanno potuto fare altro che votare contro incassando la sconfitta. Va aggiunto che l'interessato è stato sottoposto per un paio d'ore ad un umiliante fuoco di fila di accuse pretestuose. Si sta valutando da un punto di vista legale se il fatto non costituisca reato di mobbing, danno psicologico ed economico.  Si vuole inoltre proporre il reintegro dello stesso candidato, non essendo la votazione all'ordine del giorno e non essendo presenti una parte dei candidati e la maggioranza degli attivisti. Il buon lavoro svolto in questi anni da Andreas Perugini che, con modalità simili, circa un mese fa, è stato costretto a dimettersi anche dalla carica di presidente della sezione locale di  5 stelle, è andato distrutto in pochi istanti e la casta interna ha ripreso (temporaneamente) il potere. Esattamente il contrario di ciò che il movimento  ha sempre promosso come valore fondante.

Ecco ragazzi questa è la mia proposta per un articolo che possiamo valutare se mandare alla stampa anche se forse non a nome mio. Sono quasi le tre di notte, mi è venuta la gastrite e non riesco a dormire. Non oso pensare come sta Andreas. Queste persone ( ci sono tutti i nomi segnati in votazione) hanno lavorato nel torbido per mesi consumate dall’invidia e dal rancore. Queste persone non sono degne di sedere in un'istituzione democratica. Non ho mai visto tanta cattiveria.

Richiesta di reintegro di andreas perugini nella lista dei candidati.

Con questo documento chiediamo l'annullamento della votazione del 4 settembre 2013 svoltasi a merano, per i seguenti motivi: -Andreas Perugini è risultato secondo alle primarie con votazione democratica in assemblea pubblica. Quest'ultima votazione sovvertirebbe la volontà popolare -la riunione dei candidati a Merano è stata convocata con tutt'altro ordine del giorno pertanto la votazione non è formalmente valida -le modalità aggressive, autoritarie ed umilianti denotano una totale mancanza di rispetto della sensibilità umana e possono procurare gravi ripercussioni psicologiche in chi le ha subite. -Andreas Perugini è stato espulso pur essendo stato tra i fondatori del movimento ed essendone stato presidente della sezione locale. -Andreas Perugini è stato espulso per questioni procedurali e di metodo o perché “scomodo e antipatico” pertanto non perché discostatosi dà alle linee del movimento cinque stelle nazionale o locale. -Andreas Perugini è stato espulso con accuse infamanti ed infondate. -la cattiveria, il rancore, la violenza psicologica e l'ostinazione messe in campo dai promotori della votazione sono indegne per una organizzazione che promuove la democrazia, l'ecologia e la solidarietà. -è inaccettabile che delle persone che sono nel movimento da due o tre mesi e che non conoscono nemmeno l'interessato si permettano di espellerlo. -è inaccettabile che i candidati votino per espellere i propri competitori interni. Chiediamo pertanto il reintegro immediato di Andreas Perugini nella lista dei candidati e la prosecuzione pacifica dei lavori per presentare la lista alle elezioni provinciali di ottobre. Ci auspichiamo che più persone possibile sottoscrivano e condividano questo documento Saluti