L'origine delle lingue retoromanze.

Ipotesi sull'origine degli idiomi romanzi rintracciabili nell'arco alpino centro-orientale.
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L'origine degli idiomi retoromanzi non é ancora mai stata chiarita in modo conclusivo. L'insieme delle lingue romanze comprende numerose varianti linguistiche usate in una vasta area che si estende principalmente dai Grigioni in Svizzera fino alla parte occidentale del Friuli, passando per il Trentino e il Sudtirolo. Appartenenti a questa categoria linguistica sono il romancio (parlato nei Grigioni), il solandro e il noneso (parlati in Val di Sole e in Val di Non), il ladino dolomitico (nelle sue varianti gardenese, fassano e badiotto) e l'ampezzano.

Questa distribuzione geografica degli idiomi retoromanzi coincide sostanzialmente  con l'area che in epoca pre-romana e romana veniva chiamata "Rezia". La Rezia era una antica regione alpina (poi provincia romana) che si estendeva dai Grigioni fino al Friuli comprendente l'Alta Valtellina, gran parte del Tirolo storico e, a nord, parte della Baviera meridionale. La popolazione indigena della Rezia pre-romana (documentata a partire dal VI secolo a.C.), nota archeologicamente come "cultura di Fritzens-Sanzeno", era rappresentata dai Reti la cui origine é tutt'oggi dibattuta. Secondo gli storici romani  Tito Livio e Plinio il Vecchio i Reti deriverebbero da Etruschi rifugiatisi sulle Alpi. A sostegno di questa tesi  c'é la evidenza che l'alfabeto retico mostra forti somiglianze con l'alfabeto etrusco, tanto che il linguista Helmut Rix ha categorizzato la lingua retica insieme alla lingua etrusca nella stessa categoria nota come famiglia delle "lingue tirseniche" (tra cui vi sarebbe anche la cosiddetta lingua "lemnia" originaria invece dell'Asia minore) .(https://de.wikipedia.org/wiki/Rätische_Sprache). Altri sostengono che il retico invece fosse una lingua indigena e isolata similmente al basco oppure di derivazione celtica. 

Con la conquista romana della Rezia intorno al 15 a.C. si é verificata, nei secoli successivi, una sovrapposizione del latino sulla lingua retica. Da questa sovrapposizione del latino sul "retico" potrebbero derivare, come sostengono alcuni linguisti, gli idiomi retoromanzi, tra cui il romancio e il ladino ma anche il noneso e il solandro (https://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_retoromanze#Terminologia).

A partire dal V secolo d.C. in occasione del progressivo stanziamento nella regione alpina centro-orientale delle popolazioni germaniche si é determinato un progressivo processo di germanizzazione linguistica (ed etnica) che peró é stato probabilmente piú lento di quel che si pensa comunemente. Infatti almeno fino al XVII secolo in Alta Val Venosta veniva ancora parlato il romancio mentre nell'Alta Val d'Ega (a Welschnofen) era ancora presente il ladino. In gran parte il processo di germanizzazione linguistica é stato un processo di spontanea assimilazione. È interessante notare anche come alcuni nomi di luoghi tedeschi in Sudtirolo derivino effettivamente da questo antico substrato retoromanzo. Questa derivazione retoromanza riguarda anche molti cognomi sudtirolesi tedeschi maggiormente diffusi nelle aree ladinofone e limitrofe.