Chronicle | Offerta di emergenza

Scuole e asili, oggi le richieste

Le strutture tedesche aprono dal 18 maggio, quelle italiane posticipano dopo il 25. I criteri: priorità a chi lavora in sanità e sicurezza. Ma non mancano i problemi.
scuola
Foto: Pixabay

Inizio da lunedì 18 maggio per le strutture in lingua tedesca e ladina (qui il link per la domanda), posticipato invece per quelle in lingua italiana, dal 25 maggio in poi (il link per la modulistica da compilare e poi inviare in email all’istituto). Attenzione alla giornata odierna - mercoledì 13 maggio - in cui è attiva fino a mezzanotte la raccolta online delle domande dei genitori aventi diritto che saranno poi valutate da un’apposita commissione. Procede in corsa l’allestimento del servizio di emergenza per i bambini delle scuole materne e elementari in Alto Adige, che specificatamente “non potrà accogliere tutti”, ma solo i figli dei genitori che rispondono criteri licenziati ieri dalla giunta provinciale. Mentre Philipp Achammer è sicuro della data di apertura e garantisce (per tutti gli ordinamenti) protocolli sanitari rigorosi, con una copertura totale degli insegnanti dai rischi di contagio, la scuola italiana si trova a inseguire. Vale soprattutto per i docenti, che aderiranno su base volontaria, uno dei punti contestati dai sindacati. E l’attesa si estende alle linee guida sanitarie, ancora questa mattina non pervenute.

“Una volta valutate le richieste, quantificate le adesioni e avute le regole a livello di precauzioni per la salute potremo dare dati certi, su quanti gruppi verranno formati e quando partiremo. Al momento pensiamo nella settimana dal 25 al 29 maggio”, precisa a salto.bz il sovrintendente Vincenzo Gullotta.

 

Kompatscher: vale la legge provinciale

 

Dopo l’approvazione dei criteri a fare il punto nella conferenza stampa da Palazzo Widmann sono stati Achammer e Giuliano Vettorato, responsabili per l’istruzione in lingua tedesca e italiana, affiancati da Arno Kompatscher. Il quale, a proposito della legge provinciale sulla Fase 2, contestata dal governo, anche se il dialogo Bolzano-Roma continua, ha precisato che il testo ha efficacia anche durante l’eventuale iter di impugnazione da parte del consiglio dei ministri. “Anche se sarà impugnata davanti alla Consulta mantiene tutta la sua efficacia e sarà fatta osservare dalle forze dell’ordine, naturalmente fino alla decisione della Corte”. In quest’ottica infatti si è mosso lo stesso commissario del governo di Bolzano, Vito Cusumano.

La legge del resto è la base giuridica anche per la riapertura di emergenza dei servizi all’infanzia, pensata per i genitori che devono tornare al lavoro ma non hanno alternative per tenere i figli. 

 

Servizio di emergenza, come funziona

 

Ecco i punti chiave. Entro la giornata di oggi (a mezzanotte) i genitori possono presentare la domanda online, dimostrando all’atto della presentazione la necessità di dovere ricorrere a questo servizio. Possono quindi fare domanda le famiglie in cui i genitori non hanno altro modo di prendersi cura dei bambini attraverso un adulto che vive nella stessa famiglia, attraverso un partner o parenti stretti. Non possono fare domanda le famiglie in cui uno dei genitori può lavorare da casa, in smart working. Le direttrici e i direttori delle scuole decideranno quanti bambini possono accedere al servizio, sulla base della disponibilità degli insegnanti. Questo è uno dei punti contestati: i docenti infatti aderiscono su base volontaria e i sindacati al termine della riunione con le sovrintendenze scolastiche hanno pubblicato una lunga serie di contestazioni.

 

 

Per quanto riguarda i dettagli organizzativi, nella delibera è previsto che nella scuola dell’infanzia le attività dovranno tenersi in gruppi di massimo quattro bambini. Nella scuola primaria le attività dovranno tenersi in gruppi di massimo sei alunni. “Nello svolgimento delle attività non possono essere previsti contatti con altri gruppi o persone; le attività devono tenersi per quanto sia possibile all’aperto e, qualora all’interno dell’edificio, comunque sempre nello stesso luogo”, è specificato nel testo.

 

Dalle 8 alle 12 da lunedì a venerdì

 

Il servizio è offerto ogni giorno da lunedì a venerdì dalle 8 alle 12 ed è diverso dalla didattica in presenza (“Questa è al momento sospesa come in tutta Italia a favore della didattica a distanza - precisa Vettorato - I bambini che sono iscritti sono però dispensati da quest’ultima”). Accesso e uscita degli alunni e delle alunne avverrà in modo scaglionato. Obbligatoria la mascherina per i bimbi alle elementari, dispensata negli asili, mentre vale per i docenti, bidelli e amministrativi. Gli edifici sono dotati di gel igienizzanti. Non è garantito servizio mensa o merenda e sarà vietato l’accesso qualora un ragazzino presente la mattina abbia sintomi febbrili o contatti con persone positive.

Un’attenzione particolare è rivolta ai bambini e ragazzi con disabilità (per loro il servizio si estende alle scuole medie), che saranno assistiti alla mattina e fino al termine della scuola, a condizione che i genitori non possano lavorare da casa e siano costretti a recarsi necessariamente in ufficio.

 

Venerdì si sa chi è accolto

 

Tutte le domande raccolte, poi saranno prese in visione e verificate entro giovedì 14 maggio e già dal giorno successivo, venerdì 15 maggio, tutti i richiedenti saranno informati sull’ammissione o meno al servizio.

 

 

“Sottolineo che si tratta di un servizio di accompagnamento per le famiglie, e non di una riapertura delle scuole - specifica Vettorato – in base alle domande che riceveremo valuteremo i singoli casi e non appena saranno definite le date, andremo a comunicarle a tutte le famiglie. Garantiremo sempre la piena sicurezza per i bambini ed il personale docente”. “Ovviamente - aggiunge Achammer - dopo un periodo di lockdown così lungo i bambini hanno bisogno di contatti sociali. Ma ci troviamo ancora in una situazione eccezionale in cui è necessario avere misure di protezione della salute, per cui i gruppi saranno molto ristretti”.

Per l’iscrizione online, aggiunge la Provincia, le famiglie possono consultare la homepage dell’amministrazione (www.provincia.bz.it) e delle tre Intendenze scolastiche.