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Esami di Stato: "Un buon compromesso"

Pubblicate ieri, lunedì 14, le Ordinanze circa gli Esami di Stato del primo e del secondo ciclo. Soddisfatti gli studenti ma, in Provincia, può cambiare ancora qualcosa.
Maturità
Foto: upi

A 100 giorni dall’inizio degli Esami di Stato, Roma pubblica le Ordinanze contenenti le modalità di svolgimento sia dell’esame di terza media sia di quello di Maturità. I ragazzi e le ragazze delle scuole superiori, che fin da settembre avevano richiesto delle linee chiare e coerenti con il loro percorso scolastico, caratterizzato dalla DaD, tirano un sospiro di sollievo. Ritornano due – o forse tre – prove scritte, e un orale. Queste le maggiori novità introdotte insieme alla nuova suddivisione dei punti della Maturità (50 per i crediti scolastici, 15 per la prova in italiano, 10 per quella della materia d’indirizzo e 25 per l’orale).

 

“C’è spazio di manovra per fare anche la prova scritta in L2, ma c’è la volontà di essere uniformi al resto d’Italia”

 

L’Esame che si troveranno ad affrontare gli studenti delle scuole medie sarà una via di mezzo tra quello canonico e quello proposto in piena emergenza Covid. “Quest’anno sono previste due prove scritte: italiano e matematica. Sono state escluse la prova in lingua inglese e quella in lingua tedesca anche se, per quest’ultima, rimane dello spazio di manovra da parte della Provincia. A livello locale – spiega Marco Fontana, Dirigente Scolastico delle Vittorio Alfieri di Bolzano – gli studenti potrebbero vedersi aggiunta una terza prova, ma sembra esserci la volontà di rimanere uniformi al resto d’Italia”. Le sensazioni? “Gli insegnati si aspettavano il ritorno a un esame più completo, e così è stato. Gli studenti hanno sicuramente una esperienza scolastica anomala, in DaD; quindi credo che la presenza delle prove scritte renderà questo Esame impegnativo. Non dico più difficile, ma richiederà una certa attenzione”.

 

“Finalmente le modalità di svolgimento della Maturità sono nero su bianco”

 

“L’introduzione delle prove scritte è un altro passo verso la normalità e credo che questo sia particolarmente importante per noi studenti. Inoltre – dice Nadia Zuggal, Presidente della Landesbeirat der Schüler/innen – avere la commissione d’Esame interna con solo il Presidente esterno è più rassicurante. Insomma, è stato trovato un buon compromesso che tiene conto degli anni passati a seguire le lezioni in didattica a distanza.” Concorde è anche la collega della Consulta Studenti in lingua italiana, Silvia Pomella: “Aspettavamo questa Ordinanza da tantissimo tempo. D'ora in avanti, con i nostri insegnanti, potremo muoverci con più sicurezza. La reintroduzione della seconda prova è stata una scelta prevedibile e condivisibile, soprattutto perché è mirata a valorizzare la materia d’indirizzo, quella che, in questi 5 anni, ci ha sempre accompagnati”.

 

Il Ministro Bianchi ha affermato che questi Esami “sono frutto del confronto e della condivisione con gli studenti”, due cose avvenute durante i diversi incontri tra le parti, a cui anche Pomella ha partecipato.
“Come Consulte avevamo chiesto direttamente al Ministro di mantenere il punteggio dei crediti a 60, vista l’intenzione di riportarlo a 40. In parte siamo stati ascoltati, al credito scolastico infatti sarà attribuito fino a un massimo di 50 punti” ha chiarito Pomella.
La paura più grande verte sulla valutazione della II prova che, ad avviso degli studenti: “rischia di diversificarsi troppo tra gli Istituti, in quanto la prova non arriverà da Roma ma, per tenere conto di quanto svolto effettivamente durante le lezioni, verrà elaborata dalle singole scuole.”