Chronicle | Le indagini

Pestaggio allo Sheraton, nuovi indagati

Una foto contenuta nel cellulare di uno degli aggressori ha consentito alle forze dell'ordine di risalire ad altri 4 responsabili del feroce pestaggio.
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Foto: Seehauserfoto

Proseguono le indagini sul selvaggio pestaggio nel quale un gruppo di giovani albanesi ha aggredito due coetanei altoatesini nel corso di un party in zona industriale a Bolzano. Quattro ragazzi erano già stati riconosciuti e indagati, ma le ultime notizie dalla questura riferiscono di altri responsabili individuati e denunciati a piede libero per i reati di lesioni aggravate, minacce, ingiurie e danneggiamento aggravato. Nel comunicato diramato dal questore Lucio Carluccio viene specificato che anche in questo caso si tratta di persone di nazionalità albanese, già noti alle forze dell'ordine.

Le indagini che stanno portando all'individuazione di tutti i responsabili dell'aggressione si sono svolte in modo rapido grazie alla immagini registrate dalla videosorveglianza di uno sportello bancomat e alle numerose testimonianze dei partecipanti al party. Risaliti in questo modo all'identità di due giovani, gli investigatori nel corso di alcune perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica hanno rinvenuto e riconosciuto nelle loro abitazioni gli abiti indossati la sera della rissa e addirittura uno dei due aveva in casa una t-shirt macchiata di sangue, oltre a un vistoso occhio nero. Ma soprattutto è stato visionato uno smartphone contenente una fotografia che ritrae cinque partecipanti al pestaggio, immortalati proprio poco prima della lite, e permettendo così agli inquirenti di risalire all'identità di altri responsabili.

Ed ecco il riepilogo dello stato dell'arte delle indagini, affidato alla nota della questura: “Otto sono state le persone indagate, sette le persone accompagnate presso gli uffici della Questura, numerose le misure preventive notificate, dall’avviso orale al foglio di via obbligatorio dalla città di Bolzano. A carico di uno degli indagati, inoltre, è stato già disposto dal Questore il Decreto di Espulsione con contestuale Ordine di allontanamento dal territorio nazionale, entro il termine di quindici giorni previsto dalla legge. Sono ancora in corso indagini al fine di stabilire le responsabilità individuali dei singoli partecipanti e al fine di verificare la partecipazione degli stessi soggetti ad altre aggressioni”.