Quando l'Italia si scuserá con il Sudtirolo ?

Ecco le (ovvie) ragioni per cui gli italiani dovrebbe scusarsi con i sudtirolesi.
Note: This article is a community contribution and does not necessarily reflect the opinion of the salto.bz editorial team.

È cosí. Inutile girarci intorno. È stato commesso un torto, una ingiustizia molto grave, per la quale non ci si é ancora mai scusati. Non si puó continuare a negare questa responsabilitá in una maniera cosí disonesta. L'Italia aggredí l'Austria-Ungheria in uno dei conflitti bellici piú tragici verificatisi nel XX secolo. L'Italia compí questa aggressione bellica dopo aver repentinamente cambiato alleanza ed esprimendo delle pretese territoriali totalmente ingiustificate e infondate da un punto di storico (non solo la pretesa sul Sudtirolo ma anche sul Trentino). Il comportamento dell'Italia nel contesto della prima guerra mondiale costituisce una decisiva aggravante di ció che si é verificato successivamente. 

Il Tirolo meridionale passa all'Italia nel 1919. Nel 1921, ancora sotto il governo Giolitti V, viene assassinato a Bolzano il maestro elementare Franz Innerhofer da una squadraccia fascista. I colpevoli non verranno mai processati. Con l'avvento del fascismo inizia una oppressione tremenda nei confronti dei sudtirolesi. Viene vietato il tedesco a livello scolastico, nella pubblica amministrazione, a livello della toponomastica, insomma viene messa in atto una selvaggia "opera" di italianizzazione forzata della popolazione locale. 

Tra il 1926 e il 1928 viene costruito il monumento fascista della Vittoria a Bolzano (il maggiore relitto fascista della provincia) e all'inaugurazione, molti sudtirolesi sono perfino costretti a parteciparvi subendo in questo modo una umiliazione davvero odiosa.  Negli anni successivi, e in particolare a partire dal 1933 con l'arrivo a Bolzano del prefetto Giovanni Mastromattei, l'oppressione e la opera di italianizzazione forzata vengono inasprite e accelerate. Quelli sono gli anni che culmineranno con l'"opzione" del 1939 in cui i sudtirolesi dovranno scegliere se restare a casa propria e sotto il tallone del regime fascista, oppure partire per la Germania e passare ad un regime totalitario ugualmente sanguinario. In Sudtirolo durante tutto il ventennio fascista, si verificano anche numerosi maltrattamenti fisici tra cui pestaggi e anche uccisioni. Nel 1942 sulle montagne del Pfossental un pastore di pecore, di nome Johann Spechtenhauser, viene assassinato da una guardia di frontiera fascista con un colpo di fucile. 

Ora questi eventi, nella loro tragicitá, sono sempre stati repressi e mai elaborati non solo da parte degli italiani della provincia ma anche a livello nazionale. Questo fatto é parallelo alla generale mancanza di consapevolezza e di elaborazione storica in merito ai crimini di guerra italiani commessi negli anni '30 e '40 in Etiopia, Slovenia, Croazia e Grecia. Non solo. Non ci si é solo premurati di infischiarsene, ma gli italiani della provnicia di Bolzano hanno perfino chi attivamente (ai tempi dell'MSI sappiamo tutti cosa succedeva e non solo in piazza Vittoria) e chi passivamente mantenuto una sostanziale connivenza con il fascismo e con la simbologia monumentale fascista. Basti pensare ai detestabili caroselli calcistici di fronte al monumento fascista della Vittoria in occasione dei quali non veniva detta una parola di condanna di fronte agli evidenti comportamenti di apologia del fascismo che spesso si verificavano. Oppure basti pensare all'opposizione esercitata da parte dei bolzanini a fare un minimo passo avanti nel processo di de-fascistizzazione della cittá (ridenominazione di Piazza della Pace in Piazza della Vittoria). Insomma non si é mai fatto un minimo sforzo non dico ad ammettere il grave torto inflitto ai sudtirolesi nei decenni passati ma perfino a distanziarsi in modo netto e deciso dalla simbologia fascista e da ció che questa simbologia rappresenta. E le istituzioni (nazionali inannzitutto ma anche comunali e provinciali) cosa fanno ? Difendono il mantenimento dei relitti fascisti con il ridicolo argomento della "storicizzazione". Restaurano il monumento della Vittoria spendendo una montagna di soldi. Permettono la deposizione di corone di fiori ogni 4 novembre di fronte al monumento della Vittoria che non é solo simbolo del fascismo ma anche di una ingiusta guerra di aggressione dell'Italia nei confronti dell'Austria-Ungheria. Permettono una adunata degli alpini a Bolzano che costituisce una chiarissima provocazione. Difendono in modo tenacissimo la toponomastica tolemaica. E contemporaneamente si straparla in continuazione di convivenza. Non si potrebbe essere piú ipocriti.

È necessario aggiungere altro ? Direi di no.

Quando l'Italia e gli italiani si scuseranno con il Sudtirolo e con i sudtirolesi per l'ingiustizia inflitta ? Ditemelo voi.

Il semplice passare del tempo non causa nessuna elaborazione storica. Per elaborazione storica si intende una ammissione di colpa, un prendere atto di un realtá. Questo non c'é mai stato. Si puó dire che c'é stato perfino il contrario, un perseverare nella connivenza attiva o passiva con il fascismo e senza che tale connivenza venisse mai condannata in modo realmente efficace e decisivo.

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Sebastian Felderer Mon, 07/14/2014 - 06:15

Andrea Catalano, questo nome mi rimarrá impresso per sempre. Ho dovuto leggere due volte, per crederci. Al primo colpo avevo il forte dubbio, se era una presa in giro. No, é l'espressione di un ragionamento, che in vita mia, e sono quasi settant'anni, finora non ho mai letto, ma neanche per sogno. E sono scritte in lingua italiana. Quasi da non crederci. Mi metto a leggerlo ancora una volta. Grazie Andrea, grazie salto!

Mon, 07/14/2014 - 06:15 Permalink
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andrew_catalan… Mon, 07/14/2014 - 14:03

c'é qualche errore di battitura qua e la (é "Giuseppe Mastromattei" e non "Giovanni Mastromattei"), ma sono contento che sia stato messo nell'Editor's Choice. :-)

Mon, 07/14/2014 - 14:03 Permalink
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Martin B. Mon, 07/14/2014 - 14:48

Erst wenn eine Mehrheit der Südtiroler Bürger ohne Vorfahren aus dem historischen Tirol den Inhalt dieses Beitrags nachvollziehen und unterstützen können, werden wir diesbezüglich echte Fortschritte machen.

Mon, 07/14/2014 - 14:48 Permalink
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gorgias Mon, 07/14/2014 - 16:31

Sono d'accordo che ci sarebbe la necessità che gli italiani riconoscono i crimini fatti contro la popolazione tedesca durante l'era fascista. Includere in questo contesto però la decisione dell'Italia di partecipare alla prima guerra mondiale contro l'Austria invece di essere un'alleato fedele è pero un'altra cosa. In quanto è stata gran parte il contributo dell'austria a far escalare questa guerra. Anche non vedo la possibilità di istorizzare i relitti fascisti come una cosa invana, in quanto fino ad adesso non c'è stato ancora un tentativo serio. --- Alla fine vorrei far notare che è una cosa veramente peculiare vedere un italano scierarsi in modo talmente intransigente per l'altra parte.

Mon, 07/14/2014 - 16:31 Permalink
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andrew_catalan… Mon, 07/14/2014 - 17:21

In reply to by gorgias

Non si possono "storicizzare" monumenti fascisti che vengono ancora continuamente onorati nel presente e quando c'è ancora connivenza con quel passato. E nel momento in cui quei monumenti non vengono più onorati, nessuno avrebbe alcun problema ad abbatterli. quindi questa storia della storicizzazione è una presa in giro. è un pretesto per non abbatterli. lo sappiamo benissimo tutti. L'aggressione dell'italia all'austria è certamente un fattore aggravante di quello che è successo dopo.

Mon, 07/14/2014 - 17:21 Permalink
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Thomas Benedikter Wed, 07/16/2014 - 22:10

Probabilmente ciò che pesa di più fra il lascito del regime fascista in Sudtirolo sono gli 8mila nomi inventati da Ettore Tolomei, perciò "tolomeiani" semmai (comunque ingegnoso il termine "tolemaico"). La richiesta di perdono ufficiale, espresso da un'autorità di alto rango, infatti ha un significato simbolico e politico altissimo, che di regola precede la riconciliazione. Dalle nostre parti c'erano però atti politici da parte dello Stato a riparare torti del passato, benché, infatti nella memoria storica manca ancora un tale atto formale. In ogni caso, anche in futuro le occasioni non mancheranno.

Wed, 07/16/2014 - 22:10 Permalink