Society | La questione dei mendicanti

Come eliminare i mendicanti da Bolzano

Il sindaco Spagnolli propone di eliminare il problema dei mendicanti elargendo loro cartine della città al posto dei soldi. Un'operazione "a doppio fondo" che lascia affiorare tutto l'imbarazzo nei confronti di una forma di vita che noi stentiamo a comprendere.

La notizia è stata già divulgata e ampiamente discussa. Per limitare il fenomeno dell'accattonaggio nel centro di Bolzano, il sindaco Luigi Spagnolli ha proposto ai bolzanini di evitare quanto più possibile di elargire soldi a chi ne fa richiesta. A Spagnolli però non si addice la faccia del cattivo. Ecco infatti la sua controproposta: al posto dei soldi bisognerebbe dare ai mendicanti cartine della città sulle quali sono stati evidenziati i luoghi dove loro potrebbero trovare da mangiare e da dormire. Insomma: se avete bisogno, noi vi aiutiamo, ma alle nostre condizioni e purché sgombriate le strade.

Ma il sindaco si aspetta veramente che i mendicanti accettino questo tipo di aiuti? Interrogato nel merito, Spagnolli ha rimarcato come “l'iniziativa sia rivolta essenzialmente ai cittadini e ai turisti, per liberarli dall'impaccio di dover riflettere sul fatto di mettere o meno la mano al portafoglio, e soprattutto nella speranza che, limitando l'elargizione del denaro, chi adesso sta tutto il giorno a chiedere i soldi capisca che non ne vale più la pena”. Del resto, se per ipotesi i mendicanti, felici e contenti di avere queste cartine esplicative al posto degli spiccioli, prendessero d'assalto i vari centri di accoglienza, è più che probabile che gli operatori non riuscirebbero a gestire la nuova situazione. “Ma è un'ipotesi remota – ha detto il sindaco -, ai mendicanti non interessano mica le cartine...”.

Si potrebbe ovviamente analizzare da molti punti di vista l'iniziativa del sindaco. La prima cosa che balza agli occhi è comunque l'imbarazzo di chi si vede costretto a risolvere un problema sperando che non ne sorga un altro. Poi c'è l'ipocrisia (anche se in questo caso manifesta, addirittura rivendicata come totalmente voluta, quindi bisognerebbe chiamarla in modo diverso, mi chiedo come) di travestire da “aiuto” qualcosa che invece ha una mera finalità deterrente (le cartine, stampate per i mendicanti, in realtà non sono per loro). Infine la persistente incomprensione del fenomeno dell'accattonaggio, visto quale “piaga sociale” essenzialmente motivata dalla “pigrizia” di chi lo esercita (perché non vanno a lavorare?) o dalla malvagità di organizzazioni (delle quali gli organi istituzionali preposti alla sicurezza continuano a minimizzare la presenza) votate allo sfruttamento di queste persone.

In realtà la gran parte dei mendicanti pone un problema difficilmente risolvibile utilizzando le nostre abituali categorie antropologiche, morali o economiche. E forse proprio perché il semplice gesto che chiede, talvolta con molesta insistenza, ma senza dare o promettere nulla in cambio, punta il dito contro il modo con il quale noi abbiamo intrecciato nel tempo morale ed economia, modellando quella speciale forma antropologica che il mendicante mette invece in radicale questione. Ha scritto Friedrich Nietzsche nello Zarathustra: “I mendicanti bisognerebbe abolirli! Davvero, ci si adira di dare come di non dare loro qualcosa”. 

Bild
Profile picture for user Stefania Squassoni
Stefania Squassoni Sat, 11/16/2013 - 16:10

"Se tu penserai, se giudicherai da buon borghese
li condannerai a cinquemila anni più le spese
ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo".
Mi è sempre piaciuta questa canzone di De Andrè, bella e sempre attuale...
Hai ragione comunque Gabriele: ci vorrebbe un neologismo per indicare quest'ipocrisia, purtroppo sempre più diffusa, talmente palese, manifesta e dichiarata, da non poter essere più definita così.

Sat, 11/16/2013 - 16:10 Permalink
Bild
Profile picture for user Michael Bockhorni
Michael Bockhorni Mon, 11/18/2013 - 21:48

andere lösungsperspektiven ergeben sich, wenn es nicht mehr um die versorgung (mit essen und unterbringung) von ausgegrenzten personen, sondern um die bewältigung ihrer lebenssituation durch stärkung ihrer fähigkeiten und abbau von vorurteilen und klischees geht.

Mon, 11/18/2013 - 21:48 Permalink