Politics | L'intervista

“Non ci fidiamo di nessuno”

Il fascista, leader bolzanino di CP Andrea Bonazza, sulle prossime elezioni comunali, sul progressivo isolamento del Movimento nella politica locale, sull'immigrazione.

salto.bz: Bonazza, Casapound ci sarà alle prossime comunali? Avete già una strategia delineata?
Andrea Bonazza: Non sappiamo ancora se ci candideremo, per il momento cerchiamo di non pensarci, ma l’argomento è fonte di discussione continua dal momento che anche i tesserati ce lo chiedono insistentemente.

Alle scorse elezioni siete riusciti ad approfittare dell’eccessiva lottizzazione politica e delle trasversali lotte intestine fra i partiti e conquistare un posto in consiglio comunale, potrebbero presentarsi le stesse circostanze anche stavolta (visto che la nebbia non sembra essersi diradata finora nel pantheon della politica), sempre che decidiate di scendere in campo?
Faremo quello che ci chiedono i tesserati e dunque siamo comunque propensi a candidarci, anche se guardando alla campagna elettorale iniziata così in anticipo, fatta solo di comunicati pubblicati sui giornali e senza azioni concrete, ci passa quasi la voglia di farlo, proprio per non finire in un minestrone partitico come quello che esiste a Bolzano. Essere eletti non è il nostro scopo principale, siamo piuttosto un movimento politico che agisce sul territorio, che è quello che stiamo facendo e continueremo a fare. È chiaro poi che essere presenti in consiglio comunale o in quelli di quartiere amplifica la nostra voce, c’è stata infatti nell’ultima legislatura una certa risonanza rispetto a quelle che sono state le nostre attività.

Per esempio?
La raccolta alimentare per le famiglie italiane, e quella per gli aiuti da destinare alla Siria. Noi sosteniamo il governo di Assad, crediamo sia l’unica persona che riesca a tenere insieme un paese disintegrato dai conflitti interni, tenendo conto che si è ritrovato da solo contro la Turchia, gli Stati Uniti, lo Stato di Israele e l’Isis a fare il resto. Anche l’Italia ha intrattenuto a lungo rapporti commerciali con la Siria finché poi si è cominciata a diffondere la falsità che Assad fosse un dittatore…

Falsità? Uno dei dittatori più sanguinari del Medio Oriente? 
Dipende cosa si intende per dittatore. Dittatore era anche Cesare, potrebbe esserlo Angela Merkel oggi, così come Barack Obama o Matteo Renzi, che, senza essere stato eletto democraticamente, si trova a governare l’Italia con i risultati pessimi che conosciamo.

Lei si definisce fascista?
Assolutamente sì.

Quindi non sbaglia chi vi dà dei neofascisti?
No, il neofascismo è una cosa piuttosto stupida. Il fascismo è un pensiero politico dinamico, che parla di valori universali come tradizione, patria, giustizia sociale, valori che potranno essere attuali anche fra duemila anni, mi auguro. Il fatto è che purtroppo si ha scarsa conoscenza del fascismo.

Ma continuate, di fatto, a reclutare militanti giocando sulla fascinazione e l’estetica del neofascismo. 
Siamo un movimento di popolo, chi si tessera ha come valore principale la nazione, noi non facciamo politica per i fascisti ma per gli italiani. La maggior parte degli iscritti a Casapound sono fascisti ma ci sono anche socialisti, semplici patrioti, nazionalisti che anche se non condividono in pieno l’ideale fascista lottano, appunto, per la nazione. 

Quello che vi contestano gli avversari politici è il fatto che usiate la violenza come metodo politico.
Sempre meglio di un Grillo e dei suoi “vaffanculo” o di un Buonanno che si presenta in diretta tv con una pistola. Noi facciamo azioni tangibili, come lo striscione con la scritta “La tua amica banca ti ha tradito” che abbiamo appeso davanti al Monte dei Paschi di Siena in Corso Italia insieme a una cravatta annodata a rappresentare un cappio messo al collo dei risparmiatori dai cosiddetti cravattari, appunto.

Torniamo alla questione delle elezioni di primavera: vi hanno isolati praticamente tutti i partiti politici. Lega in primis, che non è disposta a cooperare con movimenti di estrema destra, e che è più interessata a fare la corte alla Svp, la quale fa da terzo incomodo in un probabile sodalizio fra Casapound e il partito del Carroccio? Eppure avete in comune molte battaglie, dalla lotta all’immigrazione alla contestazione delle “politiche criminali” della Ue.
Con i leghisti c’è infatti molta affinità su diverse tematiche ma abbiamo un DNA diverso altrimenti faremmo parte della Lega.

A livello nazionale, tuttavia, il fascioleghismo sembra funzionare, vedi il progetto Sovranità che raccoglie i “salvinisti” dell’estrema destra. 
Il progetto Sovranità a Bolzano è ancora in fase embrionale ma sul piano nazionale ha fatto da ponte fra Casapound e le battaglie di Matteo Salvini, una figura che può dire molto in un centrodestra fatto di zombie.

Banalizzando, quindi, Salvini sì ma la compagine di Vettori & co. no.
I leghisti ci hanno voluto scansare, passando sopra anche un consolidato rapporto di amicizia e questo non ci va giù. E non sono i soli ad essersi comportati così. Ma sappiamo bene come è fatta la politica, e non ci fidiamo di nessuno.

Come accennava, al di là della potenziale candidatura, continuate con le vostre battaglie sociali, recentemente siete stati anche a Ortisei la sera in cui l’amministrazione comunale ha incontrato la cittadinanza in occasione dell’arrivo di 25 profughi nel paese, chi vi ha chiamati?
Due coppie, una di loro con un bambino che frequenta le elementari e l’altra con una figlia che va all’asilo, a 50 metri dal centro profughi. Ci hanno chiamati e siamo andati anche se la classe politica tenta sempre di metterci in disparte.

Forse perché la vostra posizione sull’immigrazione è piuttosto irricevibile. 
Non è vero, la maggior parte delle colpe dell’immigrazione non le attribuiamo all’immigrato che arriva in Europa in cerca di fortuna, ma all’Occidente che ha sfruttato questi paesi da cui i profughi scappano. Continuare a far entrare persone indiscriminatamente in Europa e in Italia significa alimentare un sistema fallimentare, è un serpente che si morde la coda, insomma. Dobbiamo trovare una soluzione radicale che sconfigga la povertà nei paesi in guerra ed eviti di diffonderla nel nostro di paese. 

D’accordo, ma nel frattempo?
Di certo le soluzioni individuate dall’assessora Martha Stocker non sono particolarmente brillanti, parlo dei corsi di musica, di lingue, di cucina. Cosa gliene frega a un siriano di imparare a fare i canederli? A queste persone, vanno insegnate le leggi locali, il rispetto della nostra cultura perché arrivano da realtà completamente diverse dalle nostre, è da questi presupposti che deve concretizzarsi l’integrazione. Devono capire che devono attenersi a certe regole, imparare che la donna va rispettata.

Cioè la donna secondo lei, perché di religione islamica stiamo parlando, è sottomessa. Sa che in diversi paesi musulmani ci sono più donne che ricoprono alte cariche di governo rispetto agli Stati Uniti? Non sarebbe più corretto condannare un determinato paese per la sua arretratezza piuttosto che una religione di 1,5 miliardi di persone?
Il problema è anche religioso, il cristianesimo, per esempio, al suo interno ha posizioni più radicali o più moderate, stessa cosa per l’islam. C’è effettivamente una certa ignoranza fra gli occidentali che tendono a generalizzare molto facilmente sulla religione musulmana ma è anche una questione di interpretazione spesso errata del Corano. 

In Europa l’estrema destra conquista terreno, anche se evidentemente non riesce mai a sfondare, vedi Le Pen in Francia, c’è secondo lei una richiesta da parte dell’elettorato di superare il paradigma politico tradizionale? Molti degli elettori frontisti, del resto, hanno votato comunista per anni.
Non direi che Le Pen non ha sfondato, ha perso solo di qualche punto, da sola contro i Républicains e la coalizione di sinistra.

Beh, dopo il primo turno era in testa in 6 regioni su 13 e al ballottaggio è rimasta, di fatto, con un pugno di mosche. 
Per me lei ha vinto, e non è che io la stimi particolarmente, credo comunque che questo risultato debba dare un segnale forte anche alla destra italiana. Ho parlato con i camerati francesi e loro vedono di buon occhio Marion Le Pen e il vecchio Jean-Marie. A difendere le posizioni anti-nazionaliste sono rimasti gli ambienti radical chic di una sinistra completamente scollegata dal popolo, che è il motivo per cui in molti approdano ai movimenti di destra.

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Mensch Ärgerdi… Wed, 12/16/2015 - 14:10

Agghiaccianti le dichiarazioni su Assad, ma da Casapound non c'èra da aspettarsi altro: chiaro che fanno il tifo per dittatori e criminali internazionali. Questi lupi non perdono ne pelo, ne vizio.

Wed, 12/16/2015 - 14:10 Permalink
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Mensch Ärgerdi… Thu, 12/17/2015 - 15:30

È semplicemente l'ignoranza abissale di una fetta della popolazione che fa virare la stessa verso l'estrema destra. Gente che crede veramnet che ai tempi del duce si stava meglio, perchè non ha minimamente idea di ciò che parla.

Thu, 12/17/2015 - 15:30 Permalink