Society | La reazione

“Basta prendersela con le discoteche”

Dj Dreadlion, alias Luca Vezzoni, sulla chiusura delle sale da ballo voluta dal governo: “Pochi locali in Alto Adige, misura insensata. Sul turismo stessa severità?”.
Luca Vezzoni
Foto: Luca Vezzoni

Una decisione sbagliata, che di nuovo prende di mira le discoteche mentre sorvola su altre situazioni a rischio assembramenti”, quella di Luca Vezzoni, laivesotto, impiegato nel settore turistico, di stanza sull’Alpe di Siusi, e dj per passione da 10 anni con il nome d’arte di “Dreadlion”, è solo una delle voci contrarie alla misura introdotta dal governo per fronteggiare l’incremento dei contagi da coronavirus registrati negli ultimi giorni. L’ultima ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, infatti, sospende fino al 7 settembre “all’aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico”.

Va ricordato che la chiusura di discoteche, sale da ballo e locali era già stata stabilita dal DPCM del 7 agosto. Una disposizione rimasta tuttavia in gran parte disattesa a seguito delle ordinanze delle singole giunte regionali che consentivano ai locali di restare aperti in deroga al dettato del decreto in questione.

 

Intanto le polemiche e le proteste non si arrestano di fronte all’ultima stretta del governo. Una crociata contro la movida, l’ha definita qualcuno, non circoscritta solo alle discoteche ma in generale ai luoghi di ritrovo, motivo per cui l’esecutivo guidato dal premier Giuseppe Conte ha deciso di imporre l’obbligo di mascherina all’aperto in tutti quei luoghi dove possono formarsi assembramenti, dalle 18 alle 6 del mattino.
“Non possiamo - ha detto Speranza - vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza”.

 

I dimenticati

 

Gli operatori dei locali da ballo lamentano una perdita di 4 miliardi di euro per il settore. Ai gestori dei locali il ministero dello Sviluppo economico ha quindi prospettato un sostegno economico. Si parla per il momento di 100 milioni di euro sul piatto. “Mi auguro che il destino di chi lavora nel circuito della nightlife diventi finalmente e sul serio una priorità dell’agenda politica del governo visto che le esigenze degli imprenditori, fermi dai giorni del lockdown, sono state fino a questo momento ampiamente ignorate”, dice Vezzoni a salto.bz sottolineando che “nonostante le numerose esibizioni fatte negli anni io resto un dj ‘amatoriale’, il mio pensiero va piuttosto a tutte quelle persone che con questo lavoro ci campano e che hanno subito gravi perdite in questi mesi”.  

Occorre fare delle distinzioni territoriali, sostiene infine Dreadlion: “Un’ordinanza del genere non ha molto senso in Alto Adige dove le discoteche si contano sulle dita di una mano, e sui turisti che vanno e vengono quanti controlli ci sono? Sarebbe opportuno fare un ragionamento su questo invece che cercare capri espiatori sempre negli stessi posti”.