Politics | Il caso

Dati sui tumori, interviene Messner

Dopo il mancato invio all'Airtum, l'assessore alla sanità propone alla responsabile privacy una mediazione o di sottoporre il quesito al Garante.
Messner
Foto: Seehauserfoto
  • L’assessore alla sanità Hubert Messner è intervenuto in prima persona per trovare una soluzione alla mancata consegna da parte del Registro tumori altoatesino dei dati sui tumori all’Airtum di cui si è scritto nei giorni scorsi. La vicenda, che ha suscitato parecchie perplessità in tutto l’ambiente medico-scientifico visto che l’Azienda sanitaria di Bolzano è stata l’unica ad opporre un rifiuto per ragioni di privacy, potrebbe essere sottoposta all’esame del Garante stesso. 

    “Il Registro tumori dell'Alto Adige – spiega Messner - ha sempre partecipato a tutte le iniziative di ricerca, promosse sia da istituti nazionali che internazionali. Nel caso specifico, invio dei dati ad AIRTUM, associazione onlus di natura privata, il Registro tumori dell' Alto Adige si è comportato in conformità alle indicazioni espresse per iscritto dal  DPO (Data Protection Officer) dell'azienda sanitaria. Ho proposto di chiedere un incontro fra dottor Stracci e la nostra DPO per valutare se ci sono altre vie, anche ricorrendo ad una specifica consultazione con l'autorità garante privacy ai sensi dell'articolo 36 del regolamento UE 2016/679, per poter procedere con la comunicazione dei dati”.

    Fabrizio Stracci, presidente di Airtum, aveva definito il danno provocato dal mancato invio come rilevantissimo "perché una funzione di sanità pubblica viene interrotta per motivi di tutela dei dati sensibili creando un precedente in grado di bloccare tutta la ricerca basata sui registri tumori sia perché la mancanza di dati relativi ad aree coperte da registrazione va nella direzione esattamente opposta a quella della creazione di un registro nazionale che ha come scopo principale finora perseguito la copertura dell'intera popolazione italiana".

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Salto User
lino topo Sat, 04/20/2024 - 21:45

Hanno sviluppato il diritto alla riservatezza, sacrosanto in tanti casi, gravi, ma che poi è stato esteso in modo abnorme a situazioni di minor peso, con il sicuro effetti di complicare e burocratizzare i procedimenti, trasformando un diritto in una complicata rete di blocchi, in un insieme di norme di difficoltosissima interpretazione nei casi concreti. Mi vengono in mente, tra infiniti esempi, le sentenze a suo tempo pubblicate qui su Salto, dove tolte le cancellazioni, non restava poi nulla di comprensibile. E ovviamente il caso qui esposto.

Sat, 04/20/2024 - 21:45 Permalink