Chronicle | Istruzione

Università, servono 500 posti letto

I numeri della Lub elencati da Kompatscher al Team K. Gli sviluppi sulle nuove facoltà e gli alloggi. “I fondi previsti dall’accordo 2020-2022, confronto iniziato”.
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Foto: unibz

La Libera università di Bolzano ha costi fissi che ammontano a 53,4 milioni di euro (nel 2019), 272 dipendenti, escluse le maternità, 258 accademici, di cui 67 docenti ordinari con una retribuzione annuale lorda, ad inizio carriera, di 98.000 euro, valore che supera lo stipendio ministeriale ed è finalizzato ad attrarre “professori di fama internazionale”. Ancora, una nuova facoltà, Ingegneria, che sarà attiva dall’anno accademico 2022-2023 e quella di musica che dipenderà dalla complessa intesa con il Miur per l’assorbimento del Conservatorio Monteverdi. Dulcis in fundo, la necessità per lo sviluppo dell’ateneo nei prossimi anni - che sarà oggetto del prossimo accordo programmatico per il 2020-2022 - di far fronte al problema della carenza di alloggi: trovando “460 posti letto aggiuntivi” come indicato dalla stessa Unibz.

 

Tutti i dati della Lub

 

Sono i dati relativi alla Lub che mette nero su bianco Arno Kompatscher, presidente della Provincia di Bolzano, nella corposa risposta all’interrogazione del Team Köllensperger. 

I sei consiglieri del gruppo, capitati da Paul Köllensperger, partono dalla convenzione triennale stipulata nel 2017 con l’ateneo, che ha previsto un finanziamento di 56 milioni di euro per il primo anno, 60 nel 2018 e 65 nel 2019. “Come ha già detto Kompatscher, dopo l’anno in corso le risorse non aumenteranno e l’università dovrà acquisire fondi esterni, dalla Ue ai privati, per i progetti di ricerca”. Si chiede quindi la risposta a numerosi interrogativi, a partire da quali saranno i costi fissi da qui fino al 2024.

 

 

Il governatore risponde in primo luogo dicendo che ammontano per il 2019 a 53,4 milioni e che il loro sviluppo dipenderà “almeno in parte” dal prossimo accordo programmatico, su spese e investimenti, per il quale “è appena iniziato il confronto” con l’Unibz.

 

Docenti e requisiti linguistici

 

Si passa ai dipendenti, che sono 272 nelle sedi di Bolzano (compreso il Noi Techpark), Bressanone, Brunico. Del totale, 193 sono a tempo pieno, 79 a tempo parziale, 222 hanno il tempo indeterminato e 50 sono a tempo determinato.

I docenti sono in tutto 258, divisi tra ordinari (67), associati (50), aggregati (18), ricercatori senior (17) e junior (106). I contratti di docenza (non le persone a cui sono intitolati) risultano al 30 giugno 1.072. “La maggior parte del corpo docente - precisa Kompatscher - è in possesso delle conoscenze di almeno due delle quattro lingue di insegnamento che sono tedesco, italiano, ladino e inglese”.

 

 

Gli accademici si impegnano comunque “ad acquisire entro tre anni le competenze di base anche nella terza lingua”, aggiunge il governatore. Il dato sugli accademici che hanno presentato certificati nella seconda e terza lingua ammonta a 53 e sarebbe “sottostimato” perché “alcuni docenti hanno un’evidente padronanza di tutte e tre le lingue, ma non presentano alcun certificato”. Per invogliarli sarebbe stato previsto un sistema di incentivi, l’indennità lingue. Tuttavia, 32 persone non hanno presentato alcun certificato.

 

I nodi: nuove facoltà e alloggi

 

Tocca poi alle tre sfide in corso per la Lub, le nuove facoltà e l’aumento dei posti letto. Per la facoltà di musica la bozza di modifica dello statuto del Monteverdi formulata da Unibz - che però non è piaciuta in seno all’istituzione musicale - “è la base della discussione tra le parti interessate, conservatorio, ateneo e Provincia”. “In conclusione si giungerà a un’intesa tra Provincia, ministero competente tramite l’approvazione dello statuto modificato nonché l’emanazione di un decreto ministeriale che ne permetterà l’implementazione giudirico-amministrativa”. Per i tempi andranno però chiarite anche le incognite sulla tenuta del governo nazionale.

 

 

Passando alla facoltà di ingegneria, che avrà sede al Noi Techpark e assorbirà in parte le attività di quella di scienze e tecnologia, il biennio 2019-2020 viene dedicato alla pianificazione delle risorse e ai primi programmi di studi. Sarà attiva dal 2022-2023 con focus su ingegneria meccanica, elettrotecnica, tecnologie informatiche. Il costo stimato per Ingegneria va dai 332.000 euro per il 2020 ai 5,897 del 2024, quello per il Monteverdi dai 7,127 del 2020 ai 7,890 del 2024.

Chiude il capitolo alloggi, il tallone d’Achille per la crescita dell’università in un capoluogo attanagliato dal costo della vita e della casa. La Provincia offre al momento 521 posti nei convitti a Bolzano, 79 a Bressanone e 12 a Brunico. Nel 2020/2021 dovrebbero aggiungersi 84 posti nel convitto “Elisabethinum”. In vista delle nuove facoltà la stima comunicata dall’Unibz, precisa ancora Kompatscher, è di 460 posti letto aggiuntivi, 300 a Bolzano, 100 a Bressanone e 60 a Brunico. Intanto si fa fronte con gli annunci a “immobiliaristi e proprietari di alloggi” e con il portale Yost.Apartments.