Environment | GIORNATA DELLA TERRA

Il mondo è nelle nostre mani

Le riflessioni sulla condizione del suolo in Alto Adige e le proposte del WWF Bolzano su traffico, riscaldamento e agricoltura.
hands-600497_960_720.jpg
Foto: Il mondo

In tutto il mondo si celebra il 22 aprile la giornata della terra, un’occasione per riflettere su quanto siano preziose le risorse della natura per la nostra vita e per l’intero pianeta.

Con riguardo al nostro territorio abbiamo chiesto un parere sulla situazione altoatesina al referente per i settori agricoltura, aree protette e caccia del WWF Bolzano Luigi Mariotti.

 

Salto.Bz: Salvaguardiamo a sufficienza l’ambiente in provincia di Bolzano?
Luigi Mariotti: In Alto Adige si tende a fornire una bella immagine di una provincia avanti con l’ecologia. In realtà, non si fa tanto, quanto si dovrebbe.

Quali sono i problemi principali?
Il traffico, il consumo del suolo e l’agricoltura intensiva.

Come si deve agire a suo avviso sul traffico?
Un tram elettrico che conduca i pendolari da Caldaro in città sarebbe positivo. Non solo. Problematica è l’autostrada del Brennero, che è molto trafficata. Bisognerebbe per un verso incentivare il trasporto su rotaia, ma manca la volontà politica di intervenire. La provincia è l’azionista dell’A22, quindi ha interesse a mantenere il traffico e a guadagnarci. D’altra parte, per ridurre il transito di auto e tir con conseguente riduzione di emissioni di sostanze inquinanti sarebbe bene introdurre i pedaggi.

Un ulteriore balzello per il cittadino?
No, rispetto al pedaggio molto più elevati sono i costi sociali legati alla compromissione della salute delle persone e il prezzo pagato dall’ambiente.

Oltre al traffico quali sono secondo lei le altri fonti di inquinamento?
Senz’altro l’inceneritore, che è pure sovradimensionato, tant’è che importiamo rifiuti dal Trentino. Si deve puntare sulla riduzione dei rifiuti e degli imballaggi. Per fare un esempio il latte si dovrebbe confezionare in misura maggiore nelle bottiglie di vetro a rendere. Costa molto produrre e riciclare il tetrapak, che dovrebbe almeno poter essere smaltito non solo al centro di riciclaggio ma in apposite campane piazzate in ogni isola ecologica. Altra nota dolente è il riscaldamento a legna che contribuisce a creare in inverno una cappa nera sulla città. Bisogna orientarsi su modi di riscaldamento ecologici come il gas. Dobbiamo cambiare. Altrimenti alle nuove generazioni consegniamo un mondo troppo inquinato.

Per quanto riguarda il suolo, il consumo che se ne fa a Bolzano è ragionevole?
No. Vi sono tanti edifici, uffici e negozi vuoti da anni. Eppure si continua a costruire.

In agricoltura quali sono le criticità di maggior rilievo?
Da noi l’agricoltura è intensiva. Ci sono circa 3000 piante di mele per ogni ettaro. Per il benessere dell’ecosistema si deve dare spazio alla biodiversità. In questa situazione, dove mancano i competitori naturali e la chimica aumenta, i parassiti prendono il sopravvento. Tante specie utili stanno scomparendo: in primis le api; poi anche la coccinella e le crisope, che si nutrono di afidi, pidocchi e altri insetti dannosi. Si vedono inoltre sempre meno farfalle. Si dà troppa importanza all’economia. Le parole d’ordine devono essere invece rispetto per l’ambiente e sostenibilità delle attività umane.