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Nuove sinergie culturali

Un nuovo accordo tra le grandi istituzioni per la produzione e promozione di spettacoli dal vivo rivoluzionerà le stagioni teatrali regionali.
TSB
Foto: Luca Guadagnino

Con una doppia conferenza stampa tenutasi a Bolzano e a Trento, giovedì 21 aprile è stato annunciato uno storico accordo tra le principali istituzioni regionali di produzione e promozione di spettacoli dal vivo, ovvero, il Teatro Stabile di Bolzano, il Centro Servizi Culturali Santa Chiara, la Fondazione Haydn di Bolzano e Trento e il Coordinamento Teatrale Trentino.

Si tratta di una sinergia prima inedita, proprio perché per la prima volta programmatica e sancita da un accordo, allo scopo di dare vita ad una programmazione teatrale e musicale di ampio respiro intrecciando le potenzialità artistiche e le risorse di tutte le istituzioni.

«Un nuovo e più intenso dialogo e collaborazione tra territori non potranno che aumentare la qualità della programmazione e rafforzare le reti tra le due province a vantaggio di progetti culturali sicuramente innovativi, di più ampio respiro e di successo», spiega Chiara Rabini, Assessora alla Cultura del Comune di Bolzano. L'obiettivo di questa nuova politica di respiro regionale è infatti innanzitutto il continuo miglioramento qualitativo dell'offerta culturale, con la produzione congiunta di spettacoli inediti e la valorizzazione delle eccellenze presenti e residenti sul territorio.

In quest'ottica è stato siglato dunque un protocollo d'intesa vero e proprio tra i tre enti operanti nell'ambito della produzione e promozione teatrale - lo Stabile di Bolzano, il Centro Santa Chiara e il Coordinamento Teatrale Trentino - un accordo istituzionale che oltre a razionalizzare le risorse vuole favorire l'allargamento dei pubblici coinvolgendo le nuove generazioni, producendo spettacoli di alta qualità e allo stesso tempo lavorando per raggiungere il mondo universitario e scolastico e portarlo a teatro - o portare loro il teatro.

 

 

«Dietro a questa sinergia tra enti di grande richiamo della cultura regionale c’è una volontà comune di rafforzare ulteriormente il ruolo del teatro, valorizzandone le attività e creando nuove opportunità per il futuro», afferma Giuliano Vettorato, Assessore alla Cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano «Sono orgoglioso del risultato raggiunto che porterà al nostro pubblico un’offerta teatrale ancora più variegata di alto livello».

Tutti gli obiettivi sopra citati trovano già una concreta realizzazione nella Stagione Regionale Contemporanea, ovvero, una rassegna unica, con un un unico abbonamento, che sarà votata alle molteplici prospettive del teatro di ricerca - già sono stati resi noti alcuni nomi come Emma Dante, Duncan Macmillan, Antonio Rezza e Romeo Castellucci - e che si svolgerà tra Trento e Bolzano. Inoltre l'attenzione alla scena locale e la valorizzazione delle sue risorse si concretizzano nella piattaforma per la circuitazione dello spettacolo professionale regionale, che ha come scopo costruire una stagione di compagnie professionali locali. Gli spettacoli selezionati tramite un bando verranno presentati in una tournée sul territorio regionale in particolare nell'ambito dei cartelloni del Teatro Stabile e del Coordinamento Teatrale Trentino.

Nello spirito di questa sinergia tra le istituzioni culturali regionali ad aprire le stagioni 2022/2023 dello Stabile di Bolzano e del Centro S. Chiara sarà la prima coproduzione in assoluto della Fondazione Haydn e il Teatro Stabile; un omaggio a Pier Paolo Pasolini dal titolo Profeta, corsaro, che prevede una forma di concertazione tra attori e orchestra, dove alcune opere poetiche e letterarie del grande intellettuale vengono cucite insieme in una drammaturgia di Leo Muscato e Laura Perini, accompagnati da musiche di Bach, Haydn, Ives e Barber.

Il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi esprime soddisfazione per questa nuova iniziativa: «Sono orgoglioso di questa ulteriore collaborazione che sconfina dalla nostra città e Provincia per mettere in rete cultura, saperi specifici e risorse umane competenti; è segno di una gestione manageriale e di una governance efficiente capace di riconoscere e valorizzare il patrimonio culturale esistente, in questo caso nella tradizione del teatro e della musica, ambiti in cui Bolzano da anni si contraddistingue nel segno dell'eccellenza».