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Il viaggio di "Wanderlust"

L'EP di Giulia Martinelli è un percorso geografico fra New York, Milano, S.Francisco, Madrid, Bonn cui corrispondono diverse esperienze e stati d’animo. La recensione.
Giulia Martinelli
Foto: Samira Mosca

Giulia Martinelli, venticinquenne cantautrice meranese, non è proprio una novellina. Ha già pubblicato un album a fine 2014 (“Unusual girl”) e un mini nel 2017 (“Dreamers”) e adesso torna con un altro EP dal titolo “Wanderlust”. Cinque brani prodotti e registrati egregiamente da Mattia Mariotti, chitarrista ben noto in ambito locale, che proseguono nel migliore dei modi il percorso artistico iniziato con “Unusual girl”.

Nei precedenti lavori infatti le canzoni, che già mostravano un songwriting fra i più solidi, anelavano ad arrangiamenti che non fossero mero abbellimento, ma che ne esaltassero l’essenza profonda e fossero in grado di renderle complete e di creare l’ideale intreccio fra parole e suono. Questo è precisamente ciò che accade con i cinque brani di “Wanderlust”, un mini album che individua un percorso geografico fra diverse città (New York, Milano, S.Francisco, Madrid, Bonn) cui corrispondono diverse esperienze e stati d’animo.

Wanderlust: un lavoro che sicuramente lascerà il segno e proietterà Giulia Martinelli verso nuovi progetti e nuova musica

Apre le danze “Something in between” e subito si viene proiettati in sonorità brillanti e rarefatte, che costituiranno la cifra stilistica di tutto l’EP. “New York”, l’unico brano esplicitamente dedicato ad una delle città toccate dalla Wanderlust, ci fa entrare un passo in più nell’atmosfera che Giulia vuole trasmetterci e si presenta già più deciso e intenso del precedente. La title track “Wanderlust” consacra dal punto di vista sonoro e compositivo questo piccolo viaggio in punta di piedi, ma è con la successiva “Dear You”, una delicata e commovente lettera ad un possibile amore non ancora sbocciato, che la gemma dell’album si apre in tutto il suo splendore. Irresistibile ritornello, bridge perfettamente incastonato nel tessuto melodico, voce angelica in armonia con la brillantezza sospesa delle chitarre, questo è un brano che arriva dritto al cuore dell’ascoltatore.

Chiude infine “Backup plan”, brano che Giulia aveva già presentato nei suoi live act e che, pur risultando un po’ meno organico nell’insieme dell’EP, è tuttavia gradevole e riuscito. Una veste grafica curata da Alissa Thaler (attenzione che tra poco esce anche il suo album!) con le fotografie di Samira Mosca e due video che stanno girando su YouTube (“Backup plan” e “Dear you”) costituiscono infine l’aspetto visuale a complemento di un lavoro che sicuramente lascerà il segno e proietterà Giulia Martinelli verso nuovi progetti e nuova musica.

 

Backup plan (official music video) - Giulia Martinelli