Chronicle | L'inchiesta

"Mascherine da gettare nei rifiuti"

Secondo il perito della Procura, i DPI cinesi non sarebbero stati neppure buoni per l'uso civile. Intanto, il giudice ha negato la traduzione delle intercettazioni.
Mascherine
Foto: upi

“Tutte le semimaschere filtranti non sono risultate idonee ad essere utilizzate né come dispositivi di protezione individuale, di qualunque classe e tipologia, né come dispositivi medicali di qualsiasi classe e tipologia. Sia i risultati delle prove di laboratorio che l’analisi della documentazione hanno dato esito negativo. Alla luce di ciò se ne sconsiglia l’utilizzo e se ne raccomanda lo smaltimento come rifiuto speciale”. E’ uno dei passaggi cruciali del “rapporto tecnico finale” del perito della Procura, Giovanni Stella, agli atti dell’inchiesta condotta dal pm Igor Secco sulle “mascherine cinesi” per la quale sono indagate sette persone: Christoph Engl, amministratore delegato della OberAlp spa, Florian Zerzer ed Enrico Wegher, rispettivamente direttore generale e direttore amministrativo dell'Azienda sanitaria, Patrick Franzoni, medico d'emergenza e viceresponsabile dell'emergenza Covid), Manuel Stecher, responsabile finanziario Oberalp, Peter Auer, esperto nominato dall’autorità di gara, e Stefan Rainer, direttore commerciale Oberalp.

Ieri (24 marzo), intanto, il giudice per le indagini preliminari, Emilio Schönsberg, ha rigettato la richiesta degli avvocati Paolo Fava e Marco Mayr (difensori, rispettivamente, di Florian Zerzer e Patrick Franzoni) di tradurre in italiano  tutte le intercettazioni, telefoniche e ambientali. In seguito alla decisione del gip le migliaia di ore di registrazione attualmente agli atti saranno eventualmente fatte tradurre dalle parti in vista delle prossime udienze stralcio nelle quali saranno selezionate e conservate quelle considerate rilevanti. All’udienza di ieri era presente anche il legale dell’Asl, Marco Cappello, che è parte offesa: “Sono qui per tutelare gli interessi dell’azienda – ha detto ai cronisti  - in base a come andrà avanti il procedimento, valuteremo se costituirci parte civile al processo».

Le ipotesi di reato formulate dal pm Igor Secco sono di frode nelle pubbliche forniture, turbata libertà degli incanti e frode in danno alla pubblica amministrazione. Secondo la Procura, fin dal momento della consegna sia i vertici di Oberalp che quelli dell’Asl sarebbero stati a conoscenza della mancanza di certificazioni del materiale, ma avrebbero omesso di segnalarlo, così come avrebbero nascosto i risultati negativi dei test eseguiti sulle mascherine KN95 e anche che l’Inail aveva imposto il divieto dell’immissione in commercio.

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Adalbert Stifter Sat, 03/25/2023 - 19:24

Mehrere Fragen im Maskenthema beschäftigen mich nach wie vor:
Warum wird ständig behauptet, es hätte kein Material gegeben, wenn doch ein Südtiroler Unternehmer in den Medien angab, er hätte liefern können, wurde aber nie kontaktiert?
Warum konnte Nordtirol bei Bekanntwerden der negativen Gutachten sofort die Verteilung stoppen, während offenbar unter Vertuschungsversuchen hier weiter verteilt wurde?
Wieso konnte der Betrieb im Gesundheitswesen nach Beschlagnahme der Materialien problemlos fortgesetzt werden, wenn es kein anderes Material gab?
Den Beschwichtigern sei ins Stammbuch geschrieben, dass es in keinem der Nachbarländer einen vergleichbaren Skandal gab, dass man wissentlich Gesundheitspersonal mit untauglichem Material in den Dienst geschickt hat!

Sat, 03/25/2023 - 19:24 Permalink