Society | Gastbeitrag

"Per uno sconosciuto non si piange"

Dal diario di viaggio a Lampedusa, citando Emily Dickinson. I ragazzi incontrano Paola La Rosa, che lotta per chi ha perso vita e nome, e il reporter Mauro Seminara.
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Foto: Michele Lonardi

Questo diario nasce dall’esperienza vissuta da un gruppo di 13 ragazzi e ragazze che, su iniziativa del Centro Giovani Villa delle Rose di Bolzano, hanno intrapreso un viaggio a Lampedusa. L’esperienza fa parte di un lungo percorso iniziato lo scorso febbraio che ha dato la possibilità ai giovani partecipanti di approfondire le tematiche dei diritti umani e dell’accoglienza.

Per una settimana il gruppo incontrerà autorità politiche, volontari, operatori sociali e cittadini dell’isola, simbolo dell’accoglienza e delle criticità legate al fenomeno migratorio. Ogni giorno i ragazzi riporteranno, attraverso racconti e fotografie, le loro impressioni ed esperienze vissute a Lampedusa.

 

E’ tarda mattinata, il sole è già alto e riflette la sua luce sulla pietra bianca del cimitero di Lampedusa. Ad accoglierci c’è Paola La Rosa, che con determinazione e senso di giustizia ha dedicato e dedica tuttora il proprio tempo alla restituzione di umanità e dignità a tutte quelle persone che oltre alla vita hanno perso anche il nome. La quasi totalità delle tombe un nome non lo ha e le uniche notizie che è stato possibile recuperare delle storie di queste persone riguardano le circostanze della loro morte o del ritrovamento dei loro corpi. Davanti al cancello d’ingresso è presente una citazione che rappresenta a pieno l’idea dietro a tutto questo lavoro.

 

Una citazione di Emily Dickinson

Fabio, il nostro compagno di viaggio, legge ad alta voce “Per uno sconosciuto gli sconosciuti non piangono”, una citazione di Emily Dickinson, affissa all’ingresso del cimitero, che rappresenta l’impegno di Forum Lampedusa Solidale, ovvero il tentativo di conservare una storia di un essere umano che è stato spersonalizzato, nel tentavo di realizzare un sogno di vita migliore.

Fabio, il nostro compagno di viaggio, legge ad alta voce “Per uno sconosciuto gli sconosciuti non piangono”, una citazione di Emily Dickinson, affissa all’ingresso del cimitero, che rappresenta l’impegno di Forum Lampedusa Solidale. Ogni lapide è un monito all’assenza di un sistema che garantisca giustizia e rispetto ad ognuno

 

 

Ogni lapide è un monito all’assenza di un sistema che garantisca giustizia e rispetto ad ognuno, lacuna istituzionale che gli attivisti come Paola cercano con dedizione di colmare e denunciare.

Ciò che ci accompagna nel tragitto che ci riporta verso i nostri appartamenti, è il ripetersi nella mente dei nomi di Welela, Ester, Yassin e di tutti gli altri nella speranza che l’impegno sociale e solidale possa arrivare a smuovere anche le istituzioni.

 

La Porta di Lampedusa

Il secondo incontro della giornata prevede la visita alla Porta di Lampedusa - Porta d’Europa. Ad accoglierci ci sono Carmen, il nostro punto di riferimento dell’associazione Edusa, e Veronica Policarpo. Ci troviamo in uno dei punti più a sud d’Europa. Dal 2008 la porta di ceramica alta cinque metri e larga tre voluta da Arnoldo Mosca Mondadori e realizzata da Mimmo Paladino vuole essere un emblema per far riflettere le nuove generazioni in merito alle tragedie avvenute in mare. L’opera artistica rappresenta il passaggio tra la terraferma e il mare con immagini iconiche legate al viaggio.

A conclusione della giornata, incontriamo Mauro Seminara, giornalista e reporter che opera da tredici anni a Lampedusa. Con lui cerchiamo un punto di partenza per capire la complessa situazione di Lampedusa

 

 

A conclusione della giornata, incontriamo Mauro Seminara, giornalista e reporter che opera da tredici anni a Lampedusa. Con lui abbiamo parlato di mass media, giornalismo e dell’importanza di un’informazione di qualità. Il messaggio che più ci ha colpito è sicuramente quello di sviluppare uno spirito critico e riflessivo di fronte a qualsiasi genere di notizia, cercando sempre di approfondire ed arrivare alla fonte di qualsiasi tematica, ricordandoci quanto un impegno come il nostro possa essere un punto di partenza nel capire la complessa situazione di Lampedusa.

 

di Shakira Casin e Simone Carrer

Centro Giovani Villa delle Rose