Politics | Comunali 2020

“Il centrodestra - vero - siamo noi”

Merano, la Lega che va da sola e i Fratelli d’Italia “nazionalisti”. Urzì replica ad Armanini: “Sbaglia, noi identitari, l’unica novità. Insieme battiamo Rösch, Svp, Pd”.
Urzì, Alessandro, Fratelli Italia
Foto: A. Urzì

Questione di copyright, in quel di Merano. O meglio di autenticità della proposta. Il centrodestra “originale” e innovativo, quasi fosse un brevetto, è quello incarnato nel Burgraviato come nel resto dell’Alto Adige da Fratelli d’Italia, compagine che ha il vento in poppa a livello nazionale grazie al buon momento della leader Giorgia Meloni (capace di mettere in ombra Salvini). E se si vuole pensare di vincere occorre unirsi, altro che dividersi: questo pensa Alessandro Urzì, leader di Alto Adige nel cuore e referente provinciale della formazione di destra, che interviene prontamente per replicare alle dichiarazioni tranchant di Sergio Armanini. Il responsabile della campagna elettorale della Lega a Merano ha detto senza giri di parole, nella sua intervista a salto, che per il suo partito è meglio andare da solo alle comunali del 3 maggio, piuttosto che rischiare di perdere voti presentandosi assieme a FdI, ritenuti troppo “nazionalisti” mentre il Carroccio è “federalista”.

 

Pressing sul Carroccio

 

Superfluo dire che Urzì, il quale da mesi lavora di diplomazia e ottimismo per ritrovare l’unità del centrodestra anche a Bolzano (pare che novità siano attese questo fine settimana), non è d’accordo. “La Lega rivendica giustamente il suo spazio a Merano, come altrove” esordisce morbido il consigliere, che mantiene vivo il dialogo sottotraccia. “Tuttavia, siamo consapevoli del fatto che siamo noi la forza politica più originale per il governo della città, alla luce della grande fase riorganizzativa di FdI a livello nazionale e delle ultime evoluzioni nel quadro politico comunale, che ha visto scelte più dettate dalla volontà di conservare la poltrona che altro”.

Se c’è un centrodestra originale, quello è il nostro: siamo l’unica formazione che può fare la differenza, a Merano come altrove (Alessandro Urzì)

Il consigliere bersaglia la scelta di Alleanza per Merano, già criticata da Armanini con un’accusa dello stesso tenore. La lista che esprime l’assessore Nerio Zaccaria, nata nell’area di centrodestra, ha stretto un accordo con la Civica per Merano dei centristi Giorgio Balzarini e Andrea Casolari per schierare come candidato sindaco Dario Dal Medico. Un avversario in più al primo turno nella contesa che vede l’attuale sindaco Paul Rösch, sostenuto dall’allenza Verdi-Team K-Sinistra, Richard Stampfl per l’Svp, il nome del Pd che converge su Diego Zanella e quello leghista, da individuare in una triade di cui fanno parte Armanini e Karl Martinelli.

Zaccaria e gli alleati di Alleanza per Merano vogliono solo occupare poltrone. Con il Pd e il disastroso sindaco verde

“Mi sembra che quella di Zaccaria e alleati - prosegue Urzì - sia una mossa dettata solo dalla volontà di occupare le poltrone, che segue l’appoggio al Pd e al disastroso sindaco verde, colui che ha tagliato più alberi in tutto l’Alto Adige”.

 

“Più che nazionalisti, identitari”

 

Insomma, per il consigliere di FdI è ad un’altra offerta che deve guardare l’elettorato di lingua italiana. Più che “nazionalista”, identitario”, precisa. “Fratelli d’Italia a Merano non c’era nella scorsa consiliatura e con il coordinatore locale Alfonso Ponticelli sta facendo un grande lavoro di rete sul territorio. Se c’è un centrodestra originale, quello è il nostro: siamo l’unica formazione che può fare la differenza. Riguardo al nazionalismo, noi riteniamo che l’Alto Adige non sia un’eccezione per un’alleanza che vale nel resto d’Italia. Il prima gli italiani non si ferma a Salorno. Certo, noi qui non diciamo solo prima chi parla italiano, ma vogliamo dignità per la nostra comunità”.

Capisco che ci siano delle resistenze della Lega. Ma non possiamo rischiare che al ballottaggio ci arrivino altri, da Rösch al candidato Svp. Facciamo una proposta unica e originale

Segue il nuovo appello a presentarsi uniti con la Lega: “Capisco che ci siano delle resistenze, e le rispetto. Armanini ha detto bene sul fatto che ci siamo sentiti e continuano i contatti con il commissario Bosatra, anche se finora non si è mosso nulla. Ecco, non possiamo rischiare che al ballottaggio ci arrivino altri, da Rösch al candidato Svp. Ripeto: lavoriamo assieme su una proposta per viabilità, sicurezza, arredo urbano, il ruolo di Sinigo”. E con quale candidato “unico”? “Non mi permetto di dire nulla, ho troppo rispetto”, conclude Urzì, rimandando la palla al Carroccio.