CHI VOTA M5S RISPARMIA

Evviva! Come ogni 5 anni, i nostri politici si sono ricordati dei cittadini: siamo in periodo elettorale
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Ora il cittadino, nella sua veste di elettore, diventa un “target” che la

casta vuole colpire con pubblicità e marketing. A suon di milioni. Che tanto poi rientrano tramite i rimborsi elettorali. Business as usual. Con qualche novità: tutti ora parlano di riduzione dei costi della politica, tema caro al Movimento 5 stelle. Che non

vogliano copiarci? Beh, ne saremmo contenti, sarebbe un’ottima cosa. Ma proviamo a

fare un veloce “fact check”, sfogliando i giornali di stamattina. Gli esponenti dei partitini della destra italiana, il cui programma elettorale può riassumersi nella frase “Voglio la poltrona per altri 5 anni”, ora parlano di rivedere il trattamento di fine mandato (al quale il M5s rinuncia integralmente), omettendo però di dire che gli altri 9.000 euro circa se li tengono ben stretti (tra fisso e rimborsi spese). Perché non ragioniamo per compensi totali anziché sempre solo per parziali che servono a fare propaganda e nascondere la verità? Volete ridurre i costi della politica? Copiateci, firmate il nostro codice etico: 2500 netti al mese e basta, niente diarie, niente vitalizi, niente trattamenti di fine mandato e niente rimborsi spese

forfettarie. Vi aspettiamo numerosi. Fa specie anche sentire un esponente verde dichiarare che “dobbiamo ragionare sui costi della politica per non DARE L’IDEA ai cittadini di essere una casta.” Questa frase contiene l’implicita ammissione di esserlo, oltre alla volontà di nasconderlo. Non è che non l’avevamo capito, ma sentircelo dire fa comunque un certo effetto. Certo, anche loro rinunciano ad una parte dello

stipendio – lo danno al partito. Grazie! Baumgartner della SVP sostiene invece che solo “uno

stipendio decoroso fa in modo che i politici non siano condizionabili dalle lobby”. Bene, ha parlato il partito delle lobby, delle cordate e dei favori ai capitali amici. Dobbiamo trarre la conclusione, che se erano al soldo delle lobby finora con gli stipendi d’oro, ora che questi con la nuova legislatura sono stati ridotti saranno quindi ancora di più al servizio delle stesse? Con stupore ancora maggiore invece leggiamo le parole del segretario del SVP, Martin Alber, che con orgoglio annuncia una campagna “LOW COST” della stella alpina per“solo” 1 milione

di euro. È evidente che la casta ha perso il contatto con la realtà. Saranno altrettanto orgogliosi i cittadini di leggere questa bella notizia, mentre stanno racimolando i soldi

per pagare l’affitto e arrivare a fine mese con la spesa? Magari, caro Alber, citando Maria

Antonietta, potresti dire loro che se non hanno pane, potranno sempre mangiare lebrioches. I

candidati del M5s spendono invece 50 euro a testa per la campagna elettorale e NON vi

riempiranno la cassetta delle lettere e parabrezza con santini di ogni specie di carta da mandare al macero. Il M5s è l’unica forza politica a rinunciare ai rimborsi elettorali. Alle provinciali del 27 ottobre 2013 chi voterà per il M5s contribuirà a diminuire la spesa pubblica. I candidati hanno preso un impegno scritto nei confronti dei cittadini e manterranno le promesse come stanno dimostrando gli eletti M5S in Parlamento e nelle altre Regioni italiani. Il M5s rispetta la volontà popolare del referendum del 1993 che sancì l ́abolizione dei finanziamenti pubblici. Il M5s ha già rinunciato a 42 mln di rimborsi elettorali a livello nazionale. A luglio, in occasione del Restitution Day, i parlamentari M5S hanno restituito 1,5 milioni di euro. Se gli altri parlamentari adottassero lo stesso codice comportamentale si risparmierebbero 40 milioni di euro! Abbiate il coraggio di copiarci!