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Dall'atelier alla città

Apre “SERENDIPITY: la città come teatro" Babylon atelier
“Serendipity is looking in a haystack for a needle and discovering a farmer's daughter.” Julius Comroe Jr., 1976
Note: This article is a community contribution and does not necessarily reflect the opinion of the salto.bz editorial team.

Aprendo “SERENDIPITY” – la città come teatro Babylon OPEN Atelier chiude una stagione triennale iniziata nel 2012

“Serendipity is looking in a haystack for a needle

and discovering a farmer's daughter.”

Julius Comroe Jr., 1976

“La serendipità è cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino” è uno dei tanti modi di tradurre un concetto datato e attuale derivante da una città fiabesca, Serendippo, che definisce il modo di procedere delle scienze, della mente che (si) apre, ovvero la scoperta, l'invenzione: cercare qualcosa e trovarne un'altra, insight o, come nel motto di Picasso "io non cerco, trovo", aprire l'anima intuitiva, o ancora il perdersi nella città del flaneur benjaminiano, per trovarsi e trovare "tesori" ad ogni angolo.

 

 

 

"BABYLON: dall'atelier alla città", come recitava l’incontro in atelier di ottobre in occasione della “Giornata del Contemporaneo”, dopo il laboratorio triennale di idee e pratiche, presenta un'idea di incubatore di impresa creativa, il progetto "SERENDIPITY", con Teatro Pratiko associazione culturale, CRATere festival, META in collaborazione con la proprietà di uno spazio di circa 300 m2 in via Macello a Bolzano. Il nuovo spazio viene messo a disposizione a condizioni favorevoli (copertura spese), per facilitare la crescita di progetti creativi e innovativi, la produzione musicale e visiva, o altre progettualità “sostenibili” - nel senso di cultura che si autoproduce e migliora la qualità della vita in senso ecologico, riqualifica e rende risorsa viva la marginalità e gli spazi di abbandono. Sono stati individuati i progetti residenti artistico culturale di Elisa Grezzani, quello artistico culinario Nikitas Boat Project, quello di produzione musicale Phoniricrecords. Sabato 21 marzo dalle 18 aperitivo e presentazione presso il BABYLON atelier (in via Macello 9) delle idee di utilizzo del nuovo spazio (in via Macello 18) da parte dei proponenti oltre ad altre idee per serate teatrali, di cinema, workshops, presentazioni, seminari, laboratori ... che possano attivare un luogo di produzione e co-working, comunità poietica, ovvero produttrice di immaginario: parole e fatti.

L’atelier messo a disposizione di Nazario Zambaldi da Josef Reinisch e aperto per presentazioni, concerti, anteprime teatrali dal 2012, denominato Babylon dal progetto espositivo iniziale, è stato quindi luogo di condivisione di idee, rilancio e attivazione di pratiche, fertilizzazione a partire dai linguaggi artistici come motore socio-culturale.  

Sabato 21 marzo, ore 18, Babylon OPEN atelier via Macello 9 a, Bolzano. Presentazione dei progetti di residenza permanente nel nuovo spazio di via Macello 18 - Nikitasboatproject - Phoniricrecords - Elisa Grezzani - Aperitivo con assaggi musicali e bocconcini ad arte. - Discussione, condivisione idee e proposte per il nuovo spazio di via Macello 18, in vista dell'inaugurazione di aprile: presentazioni, seminari, teatro, musica, laboratori, proiezioni... Per informazioni, proposte, idee: [email protected] +39 329 6768999 FACEBOOK: Babylon OPEN Atelier – Serendipity

Teatro PraTIKo associazione culturale - CRATere festival – Babylon OPEN Atelier – META Mediazione Teatro Arte

P.s.: GRAZIE

Sabato 21 marzo 2015 al Babylon Atelier inizia la Primavera, come l'anno scorso con "SPRING!" come sempre, ovunque... L'atelier aperto nel 2012 in occasione della "Giornata del Contemporaneo" e diventato luogo di immaginario condiviso presenta il nuovo spazio che accoglierà da aprile tre "atelier", quello artistico di Elisa Grezzani, quello culinario di Nikitasboat Project, quello musicale di Phoniricrecords. L'impazienza è ora di avviare questo incubatore per i tre progetti residenti, ma nell'aperitivo di sabato già si vogliono accogliere Idee e proposte per aprire a ospitalità, condivisioni, collaborazioni, farne quanto prima uno spazio di co-working, artistico, teatrale, culturale, umano... A quanti hanno attraversato in questi anni il Babylon, per feste, concerti, presentazioni, mostre, performances, reading, chiacchiere... va il mio GRAZIE. Dall'apertura con il progetto espositivo, per le parole rivoluzionarie di Gisella Vismara, i suoni di Stefano Bernardi in Lone Baby Etude, la festa d'apertura di Salto rivista online con Christian Papa Lesina Debiasi, Maximilian Benedikter tra gli altri, il workshop di architettura partecipata per il quartiere Vintler organizzato da Thomas Demetz con studenti e architetti, come le presentazioni di "Città nella Natura" e "Nuovi Paradigmi" con gli autori Mosè Ricci e Pino Scaglione, tra le presentazioni anche Eleonora Goio con il libro "Mezzaluna al rovescio" a cura di Stefan Wallisch, tra musica e teatro "Le Psicomacchine" di Sandro Ottoni, con i suoni di Mauro Franceschi e la voce di Cinzia Butelli, TheComfortZone con Max Carbone, Sandro Giudici, Stefano Sgorbati, Sandra Montagnana, Carlo Benzi, Paolo Bergamaschi, la musica e i suoni di kvsu, formato da “kurodama e ubumaic”, Hannes  Pasqualini e Michele Cagol, i Satelliti, Andrea Polato e Marco Dalle Luche, in Gate4 insieme a Controfase e Ma.Lab, Sergio Pircali, Francesco Gigliotti e Massimo Andreasi, le opere artistiche di Mike Fedrizzi, Davide Ottoni, Paolo Quartana, Ivo Corrà, le letture e proiezioni video di Giovanni Accardo, Valentina Mignolli, Claudia Rizzieri, Marco Pinamonti, Carla Arcieri con gli studenti tra cui Andrea Bedin, Filippo Marselli, Enrico Solfrini e Andrea Spreafico, Stefania Accettulli, Siria Lenzi, Corinne Piccolo, Massimiliano Di Stasio, Sara Rocco, il gruppo Gestalt tra Trieste e Bolzano con Elena Capra, i transiti di Cuoghi e Corsello, Pietro Babina, Codice Ivan e per il teatro I Teatri Soffiati con Alessio Kogoj, Silbrino in “U.F.O.”, Monica Trettel in "Pesciolino", per l'aiuto e la collaborazione preziosa Betti Paolucci, per lo spazio Josef Reinisch... e tanti altri. Grazie!