Politik | Il dibattito

Centro intermodale: stop anche dal Comune

La partita sul megaprogetto di Ponte Adige ripartirà dopo le elezioni con un protagonista in più (i residenti) ed una nuova giunta comunale.

Magica campagna elettorale. Dopo la Provincia anche il consiglio comunale di Bolzano ha espresso un parere fortemente critico sul mega progetto di riqualificazione dell’area del MeBo Center a Ponte Adige, che si trova nel territorio facente capo al comune capoluogo. 

Nello specifico il consiglio comunale ha approvato una somma di tre emendamenti alla variante urbanistica di assestamento, unendo un ampio ventaglio di forze, da Projekt Bozen al PD, dalla SVP agli ecosociali
Il messaggio è lo stesso lanciato negli scorsi giorni dalla Provincia attraverso il suo passo indietro: il progetto viene ritenuto inadeguato ed eccessivo nell’impatto
In questo modo Comune e Provincia hanno entrambi sentenziato che, stante la necessità di riqualificare la zona del ‘mostro’ urbanistico di Sigmundskron, questo potrà avvenire solo in maniera sostenibile e partecipata insieme ai cittadini residenti a Ponte Adige ed a Frangarto che si trova a poche centinaia di metri dal sito interessato. 

In merito canta vittoria Guido Margheri di SEL (“lo dicevamo da mesi, ci definivano il partito del NO ed adesso sono d’accordo con noi”). Sempre Margheri ha avuto modo di rallegrarsi perché la vicenda del MeBo Center da riqualificare ha portato SVP e PD a criticare, per Bolzano, la legge urbanistica provinciale (il fantasma di Benko come sempre incombe) “che limita la potestà del Comune sul suo territorio". 
Margheri aggiunge una stoccata interna alla sua area politica, criticando il city manager del comune Helmuth Moroder che, autorizzato dal sindaco, “ha partecipato alla commissione di concorso per il famigerato progetto”. 

La forza della campagna elettorale, dicevamo. 
La rivolta dei cittadini che vivono all’ombra di Castelfirmiano ha avuto il massimo esito possibile, mettendo in discussione un progetto ‘intermodale’  da 37 milioni di euro che prevedeva tra le altre cose anche la realizzazione di un nuovo mega ponte sull’Adige, lo spostamento della ferrovia e l’abbattimento di alcuni edifici, oltre alla ricostruzione del MeBo Center che sarebbe dovuto diventare sede di Bls (con studi di produzione cinematografica) e/o della Rai

Toccherà dunque alla prossima giunta comunale occuparsi (anche) di questa questione urbanistica. Con la decisione del consiglio comunale intanto ora anche l’assessora Chiara Pasquali è in grado di preparare il suo bilancio di fine mandato. Intanto nel suo partito continua l’ebollizione per i posti in lista e, soprattutto, quelli in giunta. E anche quello della Pasquali, a quanto si sente in giro, pare essere tra i più ambìti. Con una specifica concorrenza interna ai Democratici che nelle prossime settimane potrebbe diventare davvero spietata.