Politics | Aus dem Blog von: Paolo Bill Valente

Cooperazione allo sviluppo: un biglietto da visita

“Guardare oltre i bordi del proprio piatto”: uno stile che va perseguito sostenendo i progetti di cooperazione allo sviluppo proposti da una settantina di associazioni. Ma il settore, negli ultimi anni, ha subito forti tagli.
Note: This article is a community contribution and does not necessarily reflect the opinion of the salto.bz editorial team.

La cooperazione allo sviluppo è il biglietto da visita della Provincia autonoma di Bolzano nel mondo. Fondamentale, nel dare un giudizio di questo tipo di attività, è la qualità dei progetti e delle relazioni che si instaurano con le altre zone del pianeta. Tuttavia l’aspetto quantitativo dell’intervento, per molti versi, fa la differenza. Negli ultimi anni lo stanziamento provinciale per la cooperazione è in costante calo. C’è la crisi e si deve tagliare.

Nel 2013 sono stati destinati al settore 1.656.776 euro, suddivisi in 237.046 euro per le attività di sensibilizzazione in Provincia di Bolzano (il 14,3%), 1.024.259 euro per i progetti delle associazioni nel Sud del Mondo (62%) e 395.470 euro per i programmi gestititi e coordinati direttamente della Provincia in ambedue i settori (23,7%). Altri 297.000 vengono dati a Bolzano dalla Regione a sostegno di progetti provinciali di cooperazione . Nel 2012 il totale ammontava a 1.743.543 euro, ma all’inizio del nuovo secolo la Provincia metteva a disposizione più di due milioni di euro. La fase calante è cominciata nel 2009.

A risentirne non è solo l’immagine della Provincia (illuminante un confronto con quanto avviene a Trento), ma anche la qualità degli interventi. “Dovendo ridurre gli importi richiesti – dicono gli addetti ai lavori – spesso i progetti non possono più essere realizzati come programmato e come richiederebbero le esigenze locali. Si devono magari tagliare parti fondamentali del progetto o i costi del personale e i proponenti sono obbligati a cercare finanziamenti presso altri enti oppure a integrare con fondi privati in diminuzione, con tutte le difficoltà connesse”.

Guardando alla parte dello stanziamento che va a sostegno di una cinquantina di progetti presentati dalle organizzazioni, si nota il crescente scarto tra fondi richiesti e fondi disponibili. Nel 2006, a fronte di un finanziamento richiesto di 3.167.124,82 euro da parte delle associazioni, la Provincia aveva concesso 1.363.999,13 euro (il 43%). Nel 2013 il finanziamento richiesto è di 3.745.538,00 euro e il contributo provinciale di 1.024.259,00, ovvero il 27%. Se nel 2011 la percentuale era ancora del 42%, essa è scesa al 37% l’anno successivo (il 2012).

Il futuro della cooperazione e delle relazioni internazionali da parte della Provincia di Bolzano dipende per molti versi anche dall’importanza che verrà data a questo settore dal nuovo assetto del governo provinciale e dalla distribuzione delle competenze. È improbabile, benché il settore coinvolga un discreto numero di altoatesini (sono circa una settantina le organizzazioni attive in questo settore nel 2013) che il tema sia oggetto delle trattative per la formazione della coalizione e del programma di Giunta.

Il nuovo presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha ribadito più volte la necessità di imparare a “guardare al di là dei bordi del proprio piatto”. Ogni progetto di cooperazione allo sviluppo ben fatto, ogni sforzo sincero per approfondire le relazioni di scambio culturale e sociale e ogni relazione economica con realtà più lontane (ma neanche troppo), sono altrettante occasioni di guardare concretamente oltre i bordi del piatto, cioè di creare opportunità di crescita su più fronti per il bene comune (che è il bene di tutti e di ciascuno). 

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Maximilian Ben… Fri, 12/20/2013 - 09:05

in passato dietro questo motto si nascondeva la visione politica della cooperazione altoatesina. Molto volontariato, forti contatti con le parrocchie e poche figure professionali. Per evitare sprechi, si volava basso. Progetti piccoli, massimo 50.000 €. Condivisibile? Se ne può parlare. Non tutta a cooperazione internazionale professionale è efficiente, ma con questi tagli le briciole che rimangono sono un offesa alla fame.

Fri, 12/20/2013 - 09:05 Permalink