Politica | Autodeterminazione

Il referendum di Süd-Tiroler Freiheit è una bufala

Facilmente manipolabile e del tutto inattendibile. Questo il parere di Christoph Moar, un tecnico che si è preso la briga di verificare i parametri di sicurezza relativi alla consultazione online organizzata dal movimento di Eva Klotz.
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Il “referendum” online organizzato da Süd-Tiroler Freiheit per sondare l'opinione dei cittadini sul tema dell'autodeterminazione è una bufala. Lo dichiara Christoph Moar, candidato dei Verdi ma soprattutto esperto di informatica (è lui che ha curato le primarie online del suo partito). “Basta un solo colpo d'occhio – afferma Moar – per accorgersi che l'operazione di Süd-Tiroler Freiheit non rispetta nessuno dei criteri di sicurezza necessari per trattare questo genere di cose”. In pratica il risultato della consultazione sarebbe facilmente manipolabile.

“I criteri indispensabili per garantire la sicurezza del voto – spiega Moar - sono tre: la segretezza (nessuno dovrebbe poter risalire all'identità del votante), la non dispersione (ogni singolo voto deve essere contato), e soprattutto l'unicità (ogni votante deve avere un'unica possibilità di voto). E' un gioco da ragazzi dimostrare che nel caso in questione essi non vengano rispettati”.

La registrazione sulla pagina online di Süd-Tiroler Freiheit relativa alla votazione richiede la conoscenza di pochi dati, che qualsiasi persona potrebbe, volendo, procurarsi. Nome, cognome, data di nascita. Informazioni che nel caso di persone pubbliche sono facilmente rintracciabili (basta utilizzare Wikipedia). E soltanto i primi numeri dell'atto di nascita. Inoltre, ed è questo un particolare che Moar giudica sconcertante, la registrazione non è filtrata da alcun “Captcha Code”: “In questo modo il rischio non è soltanto che venga sabotata, ma possono essere generati automatismi in grado di trovare senza alcuna difficoltà i numeri dell'atto di nascita richiesti”. “Si tratta persino di dati accessibili anche consultando le liste elettorali - aggiunge Moar. E' sufficiente inoltrare una richiesta motivata a un sindaco, per esempio se si vuol fare una statistica o una ricerca di carattere storico”.

“ Quale attendibilità può avere – chiede infine Moar – una consultazione che consente in pratica a poche persone di votare per altri? Süd-Tiroler Freiheit ha preparato a lungo l'operazione, ha speso moltissimi soldi (180.000 euro) e il tema sul quale chiama la cittadinanza ad esprimersi è estremamente delicato. Sarebbe bastato affidarsi a dei tecnici anche solo minimamente competenti. La cosa buffa è che anche noi fummo contattati per dare indicazioni su chi aveva sviluppato il nostro sistema di votazione online. Poi decisero di fare di testa loro. E questi sono i risultati”.