Environment | l'iniziativa

“Riuscite a vedere l'assurdità?”

L’iniziativa (concordata) di Extinction Rebellion al Museo di Scienze Naturali. Dipinto di nero l’acquario, contro le politiche estrattiviste dell’industria fossile.
Azione XR museo scienze naturali
Foto: Salto.bz

Negli ultimi anni, un decimo delle barriere coralline del mondo è stato dichiarato scomparso, mentre il 50% non supererà il 2030. Nell’acquario, allestito nel 1997 al primo piano del Museo di Scienze Naturali di Bolzano vengono conservate diverse tipologie di specie marine che con molta probabilità non riusciranno più a sopravvivere in natura. 
Da qui l’idea di Extinction Rebellion, in collaborazione con il museo stesso, di accendere nuovamente i riflettori sulla crisi climatica in corso con un’iniziativa simbolica per ricordare che le barriere coralline saranno tra i primi ecosistemi che collessarenno completamente per via dell'aumento di temperatura degli oceani. 
“La vita sul nostro pianeta sta morendo, e noi con essa. Le scelte scellerate delle grandi aziende, specie del settore fossile, e una politica che pensa solo al presente ci stanno condannando. In questi acquari vengono riprodotte delle copie artificiali in miniatura di ecosistemi che tra pochi anni non esisteranno più in natura. Gli equilibri ecologici nei nostri Oceani sono stati irrimediabilmente intossicati dalla sete di profitto di pochi, a discapito del futuro di tutti. Riuscite a vedere l'assurdità di tutto questo?”, è l’intervento letto da Nau, unə giovane attivista del movimento, mentre le pareti della vasca venivano colorate con della vernice nera, un colore che simboleggia il petrolio e il carbone prodotto dagli avidi processi estrattivisti che stanno compromettendo irrimediabilmente la salute del pianeta e la cui combustione è la principale responsabile delle emissioni climalteranti. Le impronte delle mani lasciate sulla vasca consentono di scorgere ancora la vita che si muove all’interno dell’acquario. Un modo per simboleggiare la speranza, dicono lə attivistə, ma anche per richiamare alle azioni climatiche necessarie per arginare il collasso del pianeta.

 


“La scienza parla di sesta estinzione di massa: in questo momento il tasso di estinzione delle specie viventi è fino a 1000 volte più rapido del tasso naturale, e sta aumentando ogni mese che passa – continua Nau –. A causare questa devastazione sono le pratiche umane tra cui le più importanti la deforestazione, la cementificazione e l'agricoltura intensiva che sconvolgono il territorio, lo sversamento di scarichi e sostanze inquinanti nelle acque e l'emissione di gas serra in atmosfera, con gli effetti che ben conosciamo sul clima. Nel caso dei coralli, l'estinzione è causata da acidificazione delle acque, innalzamento delle temperature e del livello del mare e distruzione diretta delle barriere a causa delle attività economiche. Quando le prossime generazioni ci chiederanno cosa abbiamo fatto per evitare questa misera fine, saremo pronti a rispondere che ‘lo sapevamo ma non abbiamo fatto nulla per fermarlo’ ?”
Il direttore del museo, David Gruber, era presente durante la kermesse, dichiarando non solo di supportare l'azione ma prendendo anche posizione contro l’ondata repressiva e gli attacchi mediatici contro lə attivistə per il clima. “Vogliamo essere un luogo di scambio e confronto, smettiamo di demonizzare questi attivisti – ha dichiarato alla stampa presente –. I musei hanno un ruolo centrale. Possono trasmettere i temi del cambiamento climatico e la crisi ecologica a un pubblico ampio. Per questo vogliamo lasciare l'acquario dipinto fino a questa domenica".

 

Una posizione analoga a quella già assunta dall’International Council of Museums, il principale ente di rappresentanza dei Musei internazional cha aveva dichiarato di  “riconoscere e condividere sia le preoccupazioni espresse dai musei in merito alla sicurezza delle collezioni sia le preoccupazioni degli attivisti climatici mentre affrontiamo una catastrofe ambientale che minaccia la vita sulla Terra” e che il fatto che i musei facciano da sfondo alle proteste climatiche è sinonimo di “testimonianza del loro potere simbolico e rilevanza nelle discussioni sull’emergenza climatica”.
Al termine dell’intervento di Nau, lə attivistə hanno inscenato un “die-in”, una morte simulata per ricordare la connessione imprescindibile tra essere umano e natura e le ripercussioni dell'estinzione dei coralli sulla vita umana: la scomparsa di una barriera corallina compromette la protezione costiera, con effetti diretti sull’innalzamento del livello del mare, attività economiche, come turismo e pesca, e la sussistenza delle comunità delle comunità.

 


Extinction Rebellion ha puntato infine nuovamente il dito contro la Giunta provinciale, definita troppo lassista nel combattere la crisi climatica ed ecologica in atto. “Non ci fermeremo – dicono l attivist – finché la giunta non comunicherà la gravità dello stato di emergenza climatica ed ecologica alla Cittadinanza, proteggerá immediatamente gli ecosistemi sudtirolesi a rischio di distruzione e la smetterà di fare passi indietro sugli impegni climatici presi, indirrà Assemblee deliberative di Cittadine e Cittadini comuni ed indipendenti, per ovviare al fallimento del piano climatico regionale nel periodo 2011-2021 e per guidare una rapida, equa e giusta conversione ecologica della società e dell'economia sudtirolese”.