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“RoLa, un fallimento da ribaltare”

A22 e ferrovia, il Team Köllensperger prende atto dei “risultati nulli” del servizio e chiede il rilancio con Rfi e ÖBB. “I camion continuano a inquinare le valli”.
RoLa
Foto: BBT-Infopoint

Gli interventi posti in essere hanno avuto finora “esiti molto insoddisfacenti, per non dire nulli”. Il servizio risulta insomma un fallimento: i tir “continuano ad intasare l’A22” e l’interporto di Roncafort a Trento “è desolatamente sottoutilizzato”. Serve quindi un rilancio: il Team Köllensperger lo chiede per il servizio RoLa, “l’autostrada viaggiante” formata dai camion a bordo dei vagoni ferroviari lungo il Brennero. Un’offerta che dal 2006 “non ha riscosso il successo sperato” e non ha aiutato a ridurre il traffico dei mezzi pesanti sull’arteria, che sono invece aumentati.

 

Mozione “regionale”

 

Il Team K. affida la proposta ad una delle due mozioni depositate per il consiglio regionale di mercoledì 20 marzo - l’altra, di Pietro de Godenz, Ugo Rossi e Giorgio Tonini, promuove un cambiamento della candidatura alle Olimpiadi invernali 2026 “Milano Cortina” includendo il termine “Dolomiti”.

Riguardo ad A22 e camion, i sei consiglieri del Team ricordano nella premessa “l’impegno a spostare quanto più possibile il traffico merci dalla gomma alla rotaia ribadito nel meeting Italia, Austria e Germania del 12 giugno 2018”.

Ma i fatti, almeno in tema di RoLa - dall’acronimo tedesco di Rollende Landstrasse - stanno (quasi) a zero. “Dalle passate sette coppie di treni/giorno in transito, oggi ne giungono a Trento nord - purtroppo - solo due, mentre nel confinante Tirolo arrivano quotidianamente al Brennero (lato Austria) 14 coppie di treni RoLa” si legge ancora nella mozione. Il servizio in pratica non intercetta i camion che scendono in Italia. “Nel 2015 il servizio RoLa aveva trasportato da/per Trento 17.365 tir, mentre diretti fino a Brennersee - provenienti da nord - erano ben 137.566”. Solo un decimo circa: “Tutti questi mezzi giunti ai confine italiano proseguono il loro viaggio in Italia sullA22, contribuendo notevolmente all'inquinamento delle nostre vallate.

 

 

Un insuccesso da ribaltare

 

I consiglieri citano i finanziamenti disposti dalla giunta provinciale altoatesina (9 milioni nel 2016 attraverso il Fondo unico regionale) e “l’analogo impegno” della giunta trentina”. “L’iniziativa però - continuano - non ha riscosso il successo sperato e il trend negativo (dal 2007 al 2016 il numero di treni dedicati è calato addirittura di due terzi) non si è comunque interrotto, mentre il numero di mezzi pesanti in circolazione sull'A22 è aumentato”.

Peserebbero “tra le cause di questo complessivo insuccesso”, la scarsa attrattività economica, segnalata dalle stesse imprese della logistica, degli incentivi pubblici (i 33 euro a tratta), quando il trasporto costa di più via ferrovia che su strada. Ma il dito è puntato anche sui tempi lunghi del carico/scarico e sull’interruzione del servizio a Trento, mentre dovrebbe arrivare a Verona.

Sono “tre punti importanti su cui intervenire”, segnala il Team alla nuova giunta regionale guidata da Kompatscher. L’intento è impegnare l’esecutivo ad un confronto con Rfi e le imprese ferroviarie, anche austriache, per rendere il servizio veloce e attrattivo, capace di intercettare i camion da Brennersee a Verona.

 
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Paolo Gelmo Wed, 03/13/2019 - 15:21

Beh? Cos'è questa novità?
Il transito giornaliero delle decine di migliaia di TIR sulla A22, è un tema troooppo difficile.
Meglio rimanere a combattere contro quattro aerei che atterrano all’aeroporto di Bolzano.

Wed, 03/13/2019 - 15:21 Permalink