Politics | I RISULTATI

Fraccaro vince le parlamentarie M5s

Nessuna sorpresa dai nomi annunciati a Pescara. Per la Camera Verena Weinert, D'alterio e de la Cruz. Zanella ci riprova al Senato. Segue Corradini, vicino a Degasperi
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Foto: web

Riccardo Fraccaro, Carmen Christina Verena Weinert, Mario D’alterio, Aurea Jara de la Cruz per la Camera, con i supplenti Matteo Perini e Luca Narduzzi. Cristiano Zanella per il Senato, seguito dal supplente Massimo Corradini. Sono i vincitori delle parlamentarie del movimento 5 stelle in regione, che in quest’ordine verranno inseriti nei due listini per il proporzionale sui due rami del Parlamento alle elezioni politiche del 4 marzo.

I nomi sono stati annunciati ieri sera – e pubblicati sul nuovo Blog delle stelle – al termine del Villaggio Rousseau a Pescara nel quale il candidato premier Luigi Di Maio ha elencato i venti punti per il governo del Paese. “Via 400 leggi inutili”, smart nation, reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza, “meno tasse, più qualità della vita”, sicurezza e legalità, “stop al business dell’immigrazione”, lotta a corruzione, mafie e conflitti d’interesse, tutela dei risparmiatori, 17 miliardi per aiutare le famiglie con figli sono alcuni degli interventi promessi dal M5s, sempre più “macchina” elettorale che pesca consenso a destra e sinistra e mira a strappare, per vincere, il voto dell’astensione.

La realtà grillina pare avere ingranato la quinta in una marcia che mette la sordina ai critici, ai malumori della base e degli esclusi dalle parlamentarie. Ne ha fatto le spese perfino il leader carismatico e fondatore, il cui percorso sul blog verrà separato rispetto al sito del movimento, il Blog delle stelle. Malgrado le smentite congiunte sia di Grillo che di Di Maio, il no alle future ed eventuali alleanze pronunciato a margine del deposito del simbolo al Viminale (con la metafora alquanto bizzarra del panda che non mangia carne ma solo cuore di bambù) è risuonato per appena un giorno. Poi è stato bypassato dalla linea del candidato premier sulla quale convergono tutti i big, compreso Alessandro Dibattista, e sembra gradita ai peones e a gran parte dei militanti. Un’alleanza in Parlamento con chi ci starà sulla base di precisi punti del programma pentastellato: questo è quello che Di Maio, d’intesa con Davide Casaleggio, va ripetendo da mesi.

Tornando ai candidati regionali, il risultato è da copione. Nessun problema per Fraccaro, numero due di Di Maio assieme a Alfonso Bonafede. Per lui, nel caso di una rielezione che è ritenuta scontata, si aprono spazi per incarichi importanti. Sarà fantapolitica ma Marco Damilano sull’ultimo numero de L'Espresso ragiona su un’apertura necessaria del “Sistema” istituzionale ai 5 stelle - opposta a una chiusura che sarebbe un parallelo con quella posta nei confronti del partito comunista 70 anni fa – e parla della presidenza della Camera. Chissà, vedremo a chi andrà la terza carica dello Stato.

Dietro di lui Carmen Christina Verena Weinert e Mario D’alterio: attivista trentino conosciuto in Valsugana, si era candidato sindaco a Pergine per il movimento nel 2013 (prendendo 444 voti, il 4,38%). Segue Aurea Jara de la Cruz. Per i tre le speranze sono basse, per non dire assenti (a meno di un exploit M5s).

Al Senato “torna” Cristiano Zanella, già candidato alle provinciali del 2013 e sul collegio di Trento per Palazzo Madama nello stesso anno. Anche per lui le speranze di elezione sono basse. Segue Massimo Corradini, nome vicino all’ala del movimento locale che guarda più a Filippo Degasperi che a Fraccaro. Non è riuscito a scalzare il predecessore dal primo posto della lista.

Il movimento è al lavoro per fornire a Di Maio la lista di nomi dei candidati da collocare nei collegi dell’uninominale in regione. Dovrebbe essere pronta per fine mese.