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Il viaggio continua

A Lampedusa con il sindaco Martello per capire la complessità delle migrazioni. E poi il Centro per le tartarughe del Wwf. Prosegue l'esperienza "nell'isola accogliente".
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Foto: Samira Mosca

Questo diario nasce dall’esperienza vissuta da un gruppo di 13 ragazzi e ragazze che, su iniziativa del Centro Giovani Villa delle Rose di Bolzano, hanno intrapreso un viaggio a Lampedusa. L’esperienza fa parte di un lungo percorso iniziato lo scorso febbraio che ha dato la possibilità ai giovani partecipanti di approfondire le tematiche dei diritti umani e dell’accoglienza.

Per una settimana il gruppo incontrerà autorità politiche, volontari, operatori sociali e cittadini dell’isola, simbolo dell’accoglienza e delle criticità legate al fenomeno migratorio. Ogni giorno i ragazzi riporteranno, attraverso racconti e fotografie, le loro impressioni ed esperienze vissute a Lampedusa.

 

Come tutti i giorni, anche oggi a colazione ci siamo ritrovati tutti: ognuno esce con i suoi tempi dalla propria camera con occhi assonnati, conversazioni in sospeso e sogni da raccontare. Ormai ci si sente a proprio agio, tanto da condividere risate, pensieri e tazzine.

 

Assieme al sindaco

Stamattina abbiamo un incontro con l’attuale sindaco Salvatore Martello presso la sede centrale del municipio. Seduti a semicerchio davanti a lui e ai premi di cui Lampedusa è stata insignita, il primo cittadino ci racconta le vicende di Lampedusa dal suo punto di vista. A partire dal 1993 Lampedusa è stata approdo di persone in cerca di un futuro, di una vita migliore. Il ruolo che ricopre Martello lo porta ad essere molto istituzionale: ci fornisce informazione e date legati e all’immigrazione, fenomeno che secondo il sindaco è causa, assieme alla marginalità dell’isola, dei disagi percepiti dai cittadini. Ci convinciamo sempre più, dopo tutti questi incontri, che l’argomento che abbiamo deciso di affrontare è molto complesso e letto in maniera differente in base al proprio ruolo, alle proprie esperienze ed esigenze.

 

 

Un'isola accogliente

Passeggiando per Lampedusa il tempo trascorre come scandito da due diversi orologi: avendo molti impegni al giorno in agenda, ci sembra che le ore passino velocemente, ma, allo stesso momento, l’apertura e lo spirito accogliente delle persone che abbiamo conosciuto ci fanno credere di essere qui sull’isola da una vita.

 

Alla scoperta delle tartarughe

Più volte negli incontri è emersa l’importanza della tutela dell’ambiente dell’isola, per questo decidiamo di recarci al “Centro di recupero delle tartarughe”, a cura del WWF ITALIA che, con un progetto internazionale opera a Lampedusa dal 1990. Il centro si occupa di sensibilizzazione e di preservazione dell’ambiente, recupero, cura delle tartarughe e il reinserimento nel loro habitat naturale. Scopriamo dalle parole del volontario che ci guida attraverso le vasche, che le tartarughe sono un anello imprescindibile per mantenere l’equilibrio dell’ecosistema ambientale del mondo: il loro contributo consiste nel nutrirsi di meduse, animali pericolosi per la sopravvivenza della pluralità delle specie di flora e fauna marine. Con l’aumentare della temperatura del mare e con la diminuzione dei predatori, le meduse si stanno moltiplicando letteralmente: negli anni la loro presenza potrebbe allontanare i turisti ed impattare l’economia dell’isola.

 

Amici da una vita

Come da rituale, per concludere la giornata, incontriamo Vito Fiorino, e tra un bicchiere di vino e una cena a base di pesce, chiacchieriamo amabilmente di esperienze di vita, politica e mare come se ci conoscessimo da sempre. In queste occasioni ci sembra di entrare in sintonia con l’anima delle persone.

 

di Adele Aderenti, Michele Lonardi e Roberta Catania

Centro Giovani Villa delle Rose