Society | L'emendamento

“Possiamo farcela”

“Sostegno a fronte di impegno”, la formula di Achammer per l’integrazione. Altri 300mila euro a favore dei corsi di lingua tedesca. E il buon esempio di Salorno.
Achammer, Philipp
Foto: Salto.bz

Rendere la legislazione in materia di integrazione più chiara ed esauriente possibile in modo da facilitare il processo stesso di inserimento dei cittadini stranieri nel tessuto sociale. Questo l’obiettivo annunciato oggi (28 giugno) in conferenza stampa dall’assessore Philipp Achammer che, a tal proposito, ha illustrato un emendamento alla legge provinciale sull’integrazione che verrà discusso questa settimana in consiglio. Alla base della proposta di modifica c'è anche un parere dell’Avvocatura della Provincia. I cittadini stranieri “devono avere residenza e dimora stabile sul territorio provinciale per la durata del beneficio delle prestazioni; nel rispetto dei principi della proporzionalità e ragionevolezza, l’accesso alle prestazioni che vanno oltre a quelle essenziali può essere legato alla partecipazione a misure di promozione dell’integrazione. Anche la forma di erogazione delle prestazioni può essere configurata in modo tale da favorire l’integrazione”, questo il contenuto dell’emendamento.

Dopo diversi incontri con i mediatori culturali, con l’ausilio anche del cosiddetto Patto per l’integrazione i cui 3 punti principali sono Unione, Collaborazione e Pluralismo, spiega Achammer, “abbiamo compreso con ancora più decisione che occorre una spinta per diventare parte di una società, ma deve essere un impegno bilaterale: dobbiamo guardare alle richieste dell’immigrazione e al contempo a cosa dobbiamo richiedere noi all’immigrazione ed è una sfida che possiamo vincere”. Fra le misure che vengono messe in campo dalla Provincia - a patto che i cittadini stranieri partecipino alle iniziative di promozione all'integrazione - “oltre ai servizi base, come quello ospedaliero ad esempio, che non sono messi in discussione”, ci sono i corsi gratuiti di lingua in italiano e in tedesco - per questi ultimi la Provincia metterà peraltro a disposizione altri 300mila euro -, quelli di orientamento e consulenza che tanto funzionano a livello austriaco e tedesco, assegni famigliari che saranno molto probabilmente erogati non in forma monetaria ma come bonus per facilitare l’accesso all’istruzione, contributi per l’affitto: “In tema di abitazione si può fare di più”, specifica l’assessore. 

Ma ci saranno anche misure di integrazione di comuni e comunità comprensoriali. “Pioniere”, in questo senso, è Salorno che intende attivare una collaborazione con le scuole e con i vari gruppi etnici presenti sul territorio comunale un progetto pilota per l’integrazione. “È importante - conclude l’assessore -, anche considerando il fatto che le prestazioni (valevoli solo per i cittadini extra-europei) non sono un dovere ma una possibilità -, che si creino tutte le condizioni necessarie per far sì che i cittadini extracomunitari diventino membri attivi della nostra società piuttosto che relegarli in un gruppo parallelo, ma ci deve essere una volontà anche da parte loro. Perché il nostro imprescindibile obiettivo è la convivenza pacifica, e se questa dovesse in qualche modo essere minata da chi non dimostra l'intenzione di voler essere parte integrante della società non comportandosi secondo le regole, ci saranno, per i singoli, conseguenze negative”.