Politik | Bolzano 2016

“Ora spetta alla Svp decidere”

Il day after: le strategie di Caramaschi, candidato sindaco del centrosinistra, in vista del ballottaggio del 22 maggio con Tagnin (centrodestra). E i Verdi cosa faranno?

Caramaschi, un giudizio su questo suo risultato elettorale.
Le aspettative sono state premiate, pensavo che avremmo raggiunto una forbice fra il 18,5% e il 23%, quindi direi che è andata bene. Ora c’è la sfida del ballottaggio con Tagnin, del resto non avrei mai ipotizzato un confronto con la Svp.

Più che altro sperava non si verificasse una tale eventualità.
Sicuramente, perché in quel caso si sarebbe dovuta mettere in discussione un’alleanza storica, invece in questo modo la maggioranza degli italiani potrà decidere insieme alla Volkspartei quale sarà il prossimo governo della città.

Come vede il ballottaggio con Tagnin?
Ce la giocheremo, devo riconoscere che abbiamo fatto entrambi una campagna fondata sulla concretezza dei temi, con grande fair play e rispetto reciproco, stimo Tagnin sia come persona che come avversario politico.

Ora c’è da convincere la Svp a fare un passo indietro rispetto alla sua posizione blockfrei e a sostenere lei, impresa possibile?
Spetta a loro fare le dovute valutazioni e decidere da che parte vogliono stare, non credo che possano rimanere solo “spettatori”. La città si è espressa, una possibile maggioranza c’è, si tratta di ragionare sui programmi e sulle cose da fare, è il momento di accelerare, questo. Quella del commissario non è una soluzione ripetibile all’infinito, è chiaro che Penta è stato efficiente e veloce - più facile, del resto, farlo senza doversi confrontare con consiglio e giunta comunale - ma il commissario non può programmare il futuro della città, per quello ci vuole il processo democratico.

Servirà un gesto sartoriale anche con i Verdi, il loro appoggio è sostanziale, a questo punto, ma la divisione sull’aeroporto pesa, riuscirà a trovare un compromesso con loro tenendo anche conto che se la Svp decidesse di "favorirla" dovrebbe anche superare lo storico scetticismo nei confronti degli ambientalisti?
Ho tentato di trovare un terreno comune già illo tempore perché volevo i Verdi con me, ma appunto sull’aeroporto abbiamo visioni diverse, una questione peraltro su cui il consiglio comunale, la giunta e il sindaco non hanno competenza. Ognuno, chiaramente, ha diritto alla sua opinione ma il tema non può essere motivo di divisione, ciascuno dovrà prendersi alla fine le sue responsabilità.

Chi altro tenterà di avvicinare per costruire la sua maggioranza?
Movimento 5 Stelle e Gennaccaro. Sono aperto al dialogo partendo però dal programma della coalizione.

E l’ipotesi della Große Koalition?
Molto difficile a questo punto.

Lei è il candidato del centrosinistra ma dai risultati di questa tornata elettorale della sinistra è rimasto evidentemente ben poco, anche nello stesso Pd.
Mi spiace in primis per Margheri, una persona che ha sacrificato molto per la governabilità della città, ha pagato in modo improprio e immeritato lo scotto della nuova legge elettorale. Il punto è che la sinistra è portatrice di alcuni sogni che si sono di fatto liquefatti, e bisogna prenderne atto.

E di questa avanzata di Casapound cosa dice?
Sorprendente. Avrebbero bisogno di andarsi a rileggere un po’ di storia, in ogni caso, questi loro richiami antidemocratici sono inaccettabili.

Crede che i successi della destra alle presidenziali austriache abbiano influenzato il voto altoatesino?
Questo non lo so, quello che dispiace è che metà della popolazione sia rimasta a casa perché per governare, in democrazia, c’è bisogno che i cittadini esprimano la loro opinione. La politica non è solo interesse, ci sono anche persone che ci mettono idee, passione, onestà, tempo libero e fatica e questo non va dimenticato.

C’è chi dice che il commissario Penta non debba affrettarsi troppo a fare le valigie.
I soliti gufi, come direbbe Renzi. Io comunque ce la metterò tutta, poi quello che sarà sarà.