Politik | Bolzano 2016

Volkspartei cercasi

Anche Mario Tagnin, candidato al ballottaggio, punta al dialogo "innanzitutto con l'SVP". Del successo di CasaPound non è "né scandalizzato né preoccupato".

„Siamo al ballottaggio, e da qui partiamo“ è il lapidario commento di Mario Tagnin al risveglio dopo la notte elettorale, che lo ha colto nel bel mezzo di un'influenza. Del risultato ottenuto dalla compagine che lo ha sostenuto (Lega Nord da un lato e Uniti per Bolzano, che raggruppa Forza Italia, Alto Adige nel Cuore e Unitalia), il candidato del centrodestra dice che è fisiologico, per le coalizioni, rimanere al di sotto della somma aritmetica delle singole liste che le compongono. „In più c'è la novità della coalizione con la Lega. Siamo un marchio nuovo, appena nato“, riflette, „è normale che il risultato sia inferiore a quello precedentemente ottenuto dalle liste.“

A poche ore dalla fine degli scrutini, Tagnin non ha ancora avuto la possibilità di analizzare nel dettaglio il responso delle urne, né di consultarsi con i partner di coalizione, finora sentiti solo via SMS. „Innanzitutto ci incontreremo tra noi, poi sicuramente bisognerà aprire il dialogo con tutti, in primo luogo con i possibili partner di governo e con le forze a noi più affini, sicuramente con la SVP che sta al centro.“

Ma SVP e Tagnin non fanno un governo. „Con Giorgio Holzmann (Alleanza per Bolzano) essenzialmente siamo pronti a parlare, ma bisogna vedere che intenzioni ha lui perché in fase di campagna elettorale non ho capito se era più vicino alle posizioni del PD o a quelle dell'estrema destra. Gli estremi è sempre difficile comprenderli se si vuole un governo stabile.“ Ma non basteranno neanche Tagnin, SVP e Holzmann per fare un governo, aggiunge. „Ci sono tante variabili.“

Su un coinvolgimento di CasaPound, che porta a casa 3 consiglieri, Tagnin non sembra possibilista: „Bisogna vedere cosa hanno da dire in merito i possbili partner di governo. Se bisogna dialogare con la SVP, occorre considerare anche la sua posizione.“ La crescita di CasaPound lo sorprende ma non lo preoccupa. „Io non mi scandalizzo mai per il voto dei cittadini, bisogna vedere come mai gli elettori hanno votato in questo modo. Mi preoccupano di più le manifestazioni violente al Brennero. C'è bisogno di toni moderati e di molta razionalità.“

È immaginabile un dialogo anche con Renzo Caramaschi, suo avversario nel ballottaggio del 22 maggio, per una große Koalition? „Per il futuro, il mio obiettivo è quello di superare i vecchi schemi della politica“, risponde Tagnin. „La große Koalition significherebbe rimanere imprigionati in questi schemi. È prematuro parlarne. Sarebbe opportuno trovare una soluzione alternativa, proprio segnare uno stacco rispetto a chi ha governato in passato o perlomeno ha portato Bolzano a questa situazione. Io e Caramaschi rappresentiamo due mondi diversi.“