Wirtschaft | Sviluppi

Solland, fumata nera

Nessuna intesa raggiunta durante l’incontro che si è tenuto oggi a Roma al Ministero dello Sviluppo economico. Schwarze (Cgil): “stanchi di promesse vuote”.

Somiglia sempre più a un vicolo cieco il lungo percorso in salita dei lavoratori della Solland Silicon di Sinigo. L’incontro al Ministero dello Sviluppo economico fra azienda e organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil), che sarebbe dovuto essere decisivo per il destino della Solland, non ha dato i risultati sperati. “La situazione diventa sempre più ingarbugliata con il passare delle settimane - commenta Stefan Schwarze della Cgil -, Pugliese [l'imprenditore irpino proprietario della Solland, ndr] ha detto che la disponibilità economica arriverà dalla vendita dello stabilimento olandese, cosa che aveva già annunciato due mesi fa, sono promesse vuote già sentite troppe volte”.

I sindacati hanno chiesto a Massimo Pugliese il saldo delle due mensilità di ottobre e novembre (per alcuni dipendenti anche settembre) entro il 24 dicembre e il resto delle spettanze - la mensilità di dicembre e la tredicesima - entro il 15 gennaio. La controproposta è stata invece quella di un pagamento di 1.500 euro entro il 24 dicembre, a titolo di acconto, e il resto degli arretrati entro il 31. “L’azienda non ha mai rispettato la parola data, riteniamo molto improbabile che lo faccia ora”. Domani, 22 dicembre, intanto, si terrà l’assemblea dei lavoratori a cui parteciperanno, oltre a Schwarze, anche Maurizio Albrigo (Cisl) e Alfred Delmonego (Uil), l’obiettivo è stabilire le prossime mosse, cassa integrazione straordinaria compresa, che per il momento resta sospesa. In attesa di vedere se Pugliese pagherà quanto dovuto, i sindacalisti chiederanno un rinvio dell’incontro all’assessorato al Lavoro previsto per domattina. Se gli impegni non verranno onorati scatteranno le ingiunzioni di pagamento.