Politik | Manovre

I leghisti negano, ma…

“Con la SVP nessun contatto” dicono Galateo e Maturi. Ma il partito lascia trasparire il travaglio che visse quando scelse di sostenere fin dal primo turno Mario Tagnin.

Il primo a reagire all'articolo di salto.bz è stato il consigliere comunale della Lega Marco Galateo, direttamente sulla pagina Facebook del nostro giornale.

“Fuffa. Nessun contatto con il sottoscritto. Sono stato eletto nella Lega e seguo le indicazioni di Salvini. #coerenza”

Dopo di che Galateo sempre su Facebook sulla sua pagina ha negato nuovamente il ogni “tradimento degli elettori della Lega” per “fare da stampella al PD”. 
Galateo ha anche colto l’occasione per rilanciare il video di un suo intervento in aula l’anno scorso in Consiglio comunale a Bolzano (“in cui parlavo di coerenza”). 
Non ho cambiato idea” ha aggiunto Galateo, affermando che con la SVP “non c’è stato nemmeno un contatto”. 

Galateo in ogni caso apprezza la prospettiva di un corteggiamento (vero o presunto) da parte della SVP (“è la conferma che lavoriamo bene”). 
L’esponente leghista lascia anche intendere che all’interno della Lega altoatesina non fili tutto così liscio. 

“Diffondere accordi quando non c'è stato nemmeno un contatto non è serio da parte loro e dell'insider lega soprattutto. Questo fa male alla lega e mi fa capire che dobbiamo cambiare alcune cose.”

Galateo sembra fare riferimento, naturalmente indiretto, all’intervista a Kurt Pancheri apparsa oggi sul quotidiano Corriere dell’Alto Adige, in cui lo storico esponente della lega bolzanina critica la scelta del suo partito di far parte dell’alleanza Uniti per Bolzano. In sostanza Pancheri afferma che se la Lega fosse andata da sola alle elezioni avrebbe qualche consigliere in più e soprattutto avrebbe consentito a Baur di andare al ballottaggio. Con l'interessante conseguenza di potergli poi offrire il sostegno in prospettiva ballottaggio, blindando in prospettiva un’eventuale entrata in maggioranza. Nell’intervista al Corriere Pancheri invita i più giovani del suo gruppo a dimostrare maggiore maturità (“sono entusiasti però hanno bisogno di qualcuno più esperto”). E guarda caso il riferimento andava proprio ai due consiglieri Galateo e Maturi, che oggi secondo le voci di corridoio si appresterebbero a “fare da stampella alla SVP”. 

Se Galateo pur negando parla, particolarmente laconico è invece Filippo Maturi, l’altro consigliere comunale leghista che sarebbe in procinto di accettare l’invito a sostenere la maggioranza del sindaco Caramaschi, su forte richiesta da parte della SVP. 
Non c’è è nulla vero e non vedo il motivo di dare peso a un’illazione e ad una fantasia”, dice in merito Maturi.

Resta il fatto che, per il momento, i richiami SVP alla große Koalition si siano tutti schiantati contro il muro. Quello rivolto al ‘moderatoMario Tagnin, innanzitutto. Ma poi anche quelli ‘forse’ rivolti ai leghisti super autonomisti e magari più morbidi ed ‘elastici’. Per carattere (Maturi) o per storia personale (Galateo, per diversi anni già in Forza Italia). 

Nel centrodestra altoatesino moderato ‘ufficiale’ l’unico statement (autorevole) a favore della grande coalizione per il governo di Bolzano guarda caso è venuto intanto dal sindaco di Laives Christian Bianchi
Ma, si sa, oggi come oggi la distanza politica tra Laives e Bolzano nella realtà è molto maggiore degli 11,3 km fisici e stradali che separano i due municipi.