Gesellschaft | Rifugiati

“Interverremo direttamente noi”

Strutture per i profughi: i Comuni hanno tempo fino a fine agosto per segnalare strutture ad hoc dopo di che sarà la Provincia a decidere.

“Purtroppo non siamo riusciti ad avere il riscontro atteso da parte dei Comuni. Sebbene i presidenti dei vari Comprensori siano consapevoli della loro responsabilità in questo ambito, il numero e la suddivisione dei posti per richiedenti asilo non corrispondono allo spirito della concreata collaborazione tra Comuni e Comprensori.”

Non ha usato eufemismi l’assessora provinciale Martha Stocker nel descrivere la situazione che si è creata.
A tutt’oggi 25 agosto mancano infatti all’appello ancora 330 posti ‘profughi’ sui 1000 che sono stati assegnati alla Provincia di Bolzano
Alcuni mesi fa la Provincia aveva invitato a più riprese i Comuni a segnalare strutture ad hoc, realizzando una specifica tabella volta a distribuire in maniera adeguata la presenza dei richiedenti asilo sul territorio. 
Ma purtroppo la risposta da parte dei sindaci non è stata all’altezza del livello di solidarietà sociale che normalmente caratterizza le comunità sudtirolesi. 

Quasi mai gli immobili disponibili sono stati segnalati dai Comuni, nella speranza che, nel frattempo, venissero trovate delle altre soluzioni” si è lamentata l’assessora Stocker. Che ha quindi deciso di ricorrere ad un ultimatum, prontamente rilanciato ai Comuni  stessi. 

In pratica se entro la fine di agosto non verranno messe a disposizione delle soluzioni per ulteriori posti di accoglienza per i richiedenti asilo interverrà direttamente la Provincia

L’obiettivo era quello di una distribuzione dei richiedenti asilo il più possibile equilibrata a livello provinciale ed era per questo scopo che avevamo esortato i Comuni a collaborare ed a identificare con noi una serie di luoghi adatti allo scopo” ha ricordato Stocker. 
Se ciò non dovesse avvenire nei prossimi giorni sarà dunque nostro compito, assieme ai Comprensori, identificare immobili o aree di proprietà pubblica da adibire all’accoglienza, eventualmente anche senza il coinvolgimento sinora richiesto da parte dei Comuni”, ha dichiarato l’assessora.

Ricordiamo che dei 1001 richiedenti asilo sinora sistemati a livello provinciale 524 hanno trovato collocazione nel Comune di Bolzano, 213 nel Burgraviato, 50 nella Val Venosta, 48 nel Comprensorio Oltradige – Bassa Atesina, 44 nel Comprensorio Salto Sciliar, 12 nella Val d’Isarco, 66 in Val Pusteria e 44 nell’Alta Val d’Isarco suddivisi complessivamente in 18 strutture. Devono essere ancora collocati 64 richiedenti asilo nel Burgraviato, 44 in Val Venosta, 161 nella Bassa Atesina, 91 nel Comprensorio Salto Sciliar, 139 nella Val d’Isarco e 148 nella Val Pusteria.

La Provincia ha reso noto che nel numero delle strutture ancora mancanti vi sono anche luoghi che sono già stati identificati come Silandro, San Candido, Ora e Vanga, ma che non sono ancora stati attivati, così come località per le quali vi sono già delle soluzioni relativamente concrete.

I requisiti necessari per immobili che possono essere presi in considerazione per l’accoglienza di persone richiedenti asilo sono le medesime: devono essere disponibili immediatamente o con pochi interventi di carattere edile ed offrire posto per almeno 25 persone.