Gesellschaft | La statistica

Se il “binge drinking” dilaga

Il fenomeno colpisce soprattutto i giovani. A Bolzano l’alcol fa 3 volte i morti rispetto alla media nazionale.

Bere fino allo stordimento in un breve arco di tempo e in modo continuativo, il “binge drinking”, nato in Nord Europa e diffuso anche alle nostre latitudini colpisce un bevitore su 4, in particolare giovani. Secondo l’ultimo rapporto Istisan, datato 2016, la fascia di età più colpita è quella tra i 18 e i 24 anni con una percentuale di consumatori del 21% per i maschi e del 7,6% delle femmine. Riguardo la mortalità dovuta all’eccesso di consumo di alcol la Provincia autonoma di Bolzano è da maglia nera, si registrano infatti, nel 2012, 7,54 decessi (ogni 100.000 abitanti) con valori quasi tre volte superiori alla media nazionale (2,55 decessi ogni 100.000 abitanti). Peggio fa solo la Valle d’Aosta (8,23 decessi ogni 100.000 abitanti).

Valori estremamente elevati sono stati registrati anche nella provincia autonoma di Trento (5,37 decessi ogni 100.000 abitanti) in Molise (4,37 decessi ogni 100.000 abitanti), Basilicata (3,20 decessi ogni 100.000 abitanti) e Calabria (3,09 decessi ogni 100.000 abitanti). Le regioni in cui si riscontrano il minor numero di decessi in rapporto alla popolazione sono invece state la Sicilia (1,64 decessi ogni 100.000 abitanti), la Toscana (1,71 decessi ogni 100.000 abitanti) e la Campania (1,78 decessi ogni 100.000 abitanti).


 
In quanto al “binge drinking”, il capoluogo altoatesino è primo in classifica con oltre il 25% dei giovani che tendono a bere in maniera spropositata. Per il terzo anno consecutivo, nella Provincia di Bolzano, nel 2014, si legge nel rapporto, la prevalenza delle consumatrici di almeno una bevanda alcolica risulta la più elevata di tutte le regioni italiane (68,8%) così come quella delle consumatrici di aperitivi alcolici (41,0%), di amari (33,2%) e superalcolici (26,2%); sempre tra le donne risultano inoltre superiori alla media nazionale le prevalenze di consumatrici di vino e birra. Tra gli uomini la prevalenza di consumatori di almeno una bevanda alcolica, così come quella dei consumatori di birra e aperitivi alcolici e superalcolici risulta più elevata della media nazionale.

I dati che si riferiscono alle abitudini di consumo delle bevande alcoliche mostrano che in questa Provincia Autonoma si registrano per entrambi i sessi i valori più elevati di tutte le altre realtà territoriali della prevalenza dei consumatori di bevande alcoliche in modalità binge drinking (maschi: 25,5%; femmine: 10,4%) e delle consumatrici fuori pasto (femmine: 39,5%); sono infine superiori alla media nazionale i valori di prevalenza dei consumatori a rischio ISS per entrambi i generi e dei consumatori abituali eccedentari tra le donne. Non si registrano infine variazioni percentuali significative rispetto alla precedente rilevazione delle prevalenze delle diverse bevande alcoliche e delle abitudini di consumo.

Bild
Profil für Benutzer Hartmuth Staffler
Hartmuth Staffler Mo., 16.05.2016 - 16:32

Auch trotz dieser schrecklichen Sauferei sind die Südtiroler wesentlich langlebiger als die Italiener. Nicht auszudenken, was passieren würde, wenn wir auch noch auf das Saufen verzichten.

Mo., 16.05.2016 - 16:32 Permalink
Bild
Profil für Benutzer Hartmuth Staffler
Hartmuth Staffler Mo., 16.05.2016 - 20:45

Antwort auf von Martin B.

Früher war es nicht besser und die Jugend von heute ist nicht besser oder schlechter als die Jugend von früher. Und auch die Sinnhaftigkeit der Statistiken hat sich nicht verändert. Laut den offiziellen Statistiken trinken die Südtiroler mehr als die Italiener, sie sind aber auch wesentlich gesünder und langlebiger als die Italiener. Wenn man böse sein wollte, könnte man die Statistiken so interpretieren, dass die mediterrane Kost und die Zurückhaltung beim Trinken die Lebenserwartung verkürzen, während Saufen und Tiroler Kost das Leben verlängern. Ich will nicht böse sein und behaupte das daher nicht, aber eine Erklärung hätte ich schon gerne.

Mo., 16.05.2016 - 20:45 Permalink