Politica | Mobilità

“Accessi chiusi nelle ore di punta"

Caramaschi e Lorenzini confermano l’intenzione di istituire a Bolzano “entro la fine della legislatura” restrizioni orarie per l'entrata dei pendolari in città.
20170626_151530.jpg
Foto: Foto: Salto.bz

Nei giorni scorsi l’assessora comunale Marialaura Lorenzini si è nuovamente messa nei guai, lamentando un carico di lavoro eccessivo per gli uffici Mobilità e Ambiente che fanno politicamente capo a lei in Comune a Bolzano. E chiedendo un ‘coordinatore esterno’ nello specifico per quanto riguarda la gestione della mobilità. 

L’uscita di Lorenzini ha suscitato la reazione del sindaco (“non è possibile”) e suscitato un chiarimento che è stato celebrato durante la seduta di giunta di oggi 26 giugno, in cui Lorenzini si è rammaricata del fatto di aver usato il termine coordinatore al posto del più opportuno ‘esperto esterno e di incarico o consulente’. 
Sulla questione Lorenzini e Caramaschi sono tornati durante la conferenza stampa del lunedì, confermando che il disguido è stato superato. E cogliendo l’occasione per spiegare che è sulla gestione del grande e complesso problema del traffico dei pendolari che con ogni probabilità l’amministrazione comunale avrà bisogno di un supporto esterno

Caramaschi e Lorenzini in sostanza hanno detto che il problema del traffico a Bolzano viene studiato da tempo e che l’amministrazione comunale nei prossimi mesi potrà contare su ulteriori dati statistici in grado di consentire una valutazione complessiva nell’ottica degli interventi che la città capoluogo attende da anni, per recuperare una propria vivibilità. 

Tra poco avremo dati aggiornati sui movimenti interni alla città”, ha ricordato il sindaco in merito. E l’assessora Lorenzini ha aggiunto che “in autunno partiranno anche nuove rilevazioni con il ‘conta-macchine’ relative agli accessi alla città da parte dei pendolari”.

“Per migliorare la mobilità a Bolzano dovremo agire su più piani” ha quindi detto Lorenzini. Consentendo dunque al sindaco di arrivare al punto della questione.

“Quando sarà terminato il collegamento con il metrobus da e per l’Oltradige la tendenza che emerge è quella di impedire in futuro l’accesso alla città con le auto private in determinati orari e soprattuto al mattino tra le 7.30 e le 8.30.”

Insomma: l’intenzione è quella di “diminuire in maniera drastica” (parole del sindaco) il traffico privato in entrata in città

Domanda chiave: dove? 
Risposta lapidaria: ovunque. Ovvero soprattutto nei punti dolenti ovvero gli accessi delle maggiori fonti di traffico pendolare e quindi via Einstein per Laives e soprattutto via Druso per i 22mila veicoli che giornalmente si riversano in città dall’Oltradige
Naturalmente questo sarà possibile quando appunto avremo delle alternative veloci e frequenti da offrire ai pendolari, come appunto sarà il metrobus e forse in futuro il tram”, hanno precisato sindaco del capoluogo e assessora alla mobilità. 

Come fare però con le grida di dolore della zona di piazza Gries, in rivolta fin d’ora contro l’incremento di traffico dovuto al nuovo insediamento abitativo nella zona e il traffico commerciale che a breve sarà causato dalla nuova cantina di Gries a San Maurizio?
La giunta ha fretta (“non possiamo aspettare i tunnel e l’areale ferroviario”), ma non così tanta da chiudere subito via Vittorio Veneto. Questo è quanto dicono Lorenzini e Caramaschi. Mentre il sindaco si sbilancia, dicendosi convinto che la chiusura temporizzata delle porte della città potrà essere messa in atto già nella fase finale della legislatura da lui guidata

Insomma: la giunta si sta manifestando coraggiosa, per lo meno nelle intenzioni. Esistono però due incognite non da poco. Per prima cosa 1) bisognerà vedere come i pendolari (e i bolzanini) vivranno le eventuali nuove regole d’accesso alla città. Dopo di che andrà anche 2) verificato l’effettivo funzionamento delle alternative di trasporto pubblico messe a disposizione. 

Il sindaco intanto si prepara (anche psicologicamente) alle prove tecniche di caos, che potranno derivare in luglio e agosto dagli eventuali giorni di pioggia. Con l’automatico riversamento dei turisti dalle valli in città. Forte del fatto che “in occasione del forte maltempo di domenica 25 giugno tutto sommato ne siamo usciti bene”, ricorda Caramaschi.

Ma spesso il traffico può risultare un problema molto peggiore delle tempeste. Lì non ci sono Vigili del Fuoco Volontari che tengano. E il sindaco lo sa bene.

Bild
Profile picture for user Faber Simplicius
Faber Simplicius Mar, 06/27/2017 - 16:04

Il caldo sta dando alla testa di Sindaco ed Assessore!
Adesso il nemico pubblico numero uno della città di Bolzano sono quei delinquenti di pendolari che osano venire a lavorare a Bolzano ma con la prorpia auto anziché usare il mezzo pubblico (il "cavallo di San Francesco" e la bicicletta sono stati al momento esclusi dalle alternative praticabili, ma non si sa mai...).
Ovviamente i turisti, che con la prima goccia di pioggia sciamano a Bolzano partendo dal circondario intasando tutte le vie con le loro auto, non sono contemplati nella crociata promossa/promessa dai Due né lo sono i "forzati" del Mercatino di Natale....
Eh si, chi viene a lavorare a Bolzano proveniendo da fuori è brutto sporco e cattivo.....ma contribuisce a tenere alto il PIL della città!

Mar, 06/27/2017 - 16:04 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Dai retta a un cretino
Dai retta a un… Mer, 06/28/2017 - 09:04

Attribuire ai pendolari il problema del traffico cittadino è davvero al limite dell'oltraggioso oltre a dimostrare una colpevole miopia. Come se chi fa il pendolare con la propria auto lo facesse apposta. Insomma tutti ricchi e spreconi questi pendolari eh ?
La realtà è che mancano le alternative ed i pendolari devono arrangiarsi in qualche modo, anche usando il loro mezzo di trasporto. Fornite delle alternative valide (ossia a costi e tempi paragonabili a quelli del mezzo privato) e vedrete che il problema si risolve da sé.
Consiglierei il Sindaco e la Giunta di concentrarsi altrove invece che fare sparate semplicistiche e colpire le categorie deboli. Ma anche di farsi un giretto in via Roma alle 7:45, durante i periodi di apertura delle scuole oppure in zona industriale (via Siemens/Galilei) dopo le 17:00 per meglio capire quali sono le (vere) cause del traffico. Oppure di evitare di far costruire in pieno centro decine di palazzi provinciali - dove buona parte dei pendolari va a finire - o mega centri commerciali.
E di rivedere i principi e le strategie con cui è progettata la viabilità cittadina.
Buon lavoro!

Mer, 06/28/2017 - 09:04 Collegamento permanente