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Maltrattamenti

Inopportuna lezione di storia

Quando l'incontro con l'altro serve solo a ribadire per l'ennesima volta chi siamo noi.
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Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca10.12.2017

Talvolta ci si imbatte in notizie dal retrogusto talmente comico da suscitare l'effetto contrario: più che ridere, viene da piangere. Qualche giorno fa l'assessora alle politiche sociali Martha Stocker ha tenuto a quindici richiedenti asilo ospitati a Laives una lezione di storia locale, nella quale ha spiegato loro che l'Alto Adige ha fatto parte per molti secoli del Regno degli Asburgo per poi, dopo la fine della Prima guerra mondiale, passare all'Italia in seguito al trattato di pace di St. Germain. Ha ovviamente illustrato il periodo fascista, ha ricordato le Opzioni, l'accordo di Parigi, l'ottenimento del primo – insoddisfacente – statuto di autonomia, il coinvolgimento dell'ONU (il comunicato ufficiale non ci informa se abbia parlato anche della cupa stagione degli attentati) e infine, sospirato happy end, la conclusione mediante l'approvazione del secondo statuto. Ecco la morale che ne ha tratto: “Se vogliamo che i profughi siano in grado di comprenderci e di capire il nostro modo di vivere dobbiamo anche spiegare loro perché siamo così”. Ora, perché una cosa del genere è tristemente comica? L'assessora ha evidentemente un concetto di “integrazione” basato su una visione limitata e unilaterale: chi viene qui deve adeguarsi ed essere trattato come se fosse uno spensierato bambino di nove anni. I drammi vissuti, il portato della propria cultura di appartenenza, tutto ciò che insomma riguarda più da vicino la difficilissima condizione di migrante è qualcosa da azzerare davanti al ritornello delle sofferenze patite dalla popolazione locale. Sofferenze che hanno infatti sempre la precedenza e non possono essere mai messe tra parentesi. Alla fine della sua lezione, Stocker ha lodato il nostro sistema politico e giuridico, secondo il quale non “vi deve essere alcun tipo di discriminazione sulla base della provenienza, della razza, del genere, del sesso, della religione, della disabilità o dell'orientamento sessuale”. La realtà però è molto diversa. Individuate proprio grazie al colore della pelle, le persone che si trovano a transitare dalle nostre parti sono spesso fatte scendere a forza dai treni e, se non rientrano nella stretta quota prevista dai criteri di accoglienza, rischiano di passare la notte per strada. Non bastasse, abbiamo avuto pure il caso della morte di un minorenne disabile, respinto dalle strutture ricettive e finito in una cella frigorifera dell'ospedale per più di un mese. Sarebbe opportuno che Stocker capisse che “se vogliamo che i profughi siano in grado di comprenderci” è prioritario ascoltare soprattutto la loro storia e le loro esigenze, perché non lo facciamo quasi mai.

La rubrica “Maltrattamenti” - in collaborazione con Radio Tandem – può essere anche ascoltata ogni settimana la domenica (ore 19:55), il martedì (ore 13.00) e il giovedì (ore 17:50).

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Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 06:54

Dunque bisogna vietare di raccontare la storia dell'alto adige... Uno dei peggiori articoli mai letti qua su Salto

Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 10 Dicembre, 2017 - 08:48

No. Non ho scritto che bisogna vietare di raccontare la storia dell'Alto Adige. Ho scritto che è grottesco che l'assessora alle politiche sociali tenga una lezioncina di storia dell'Alto Adige a dei profughi, adducendo come motivazione il loro bisogno di integrazione. Grottesco perché in primo luogo questo bisogno di integrazione è di fatto negato in linea di principio da un orientamento generalmente rivolto alla dissuasione e al respingimento, e in secondo luogo perché ogni integrazione, eventualmente, comincia anche e soprattutto ascoltando le esigenze di chi si trova in uno stato di maggiore necessità, cosa che noi invece qui trascuriamo quasi completamente (non conosciamo la storia di chi viene, non conosciamo la lingua, spesso confondiamo i paesi di provenienza, non ricordiamo i nomi... ). Questo ho scritto. Non che "bisogna vietare di raccontare la storia dell'Alto Adige". Bisogna raccontarla al momento opportuno e dopo aver fatto un mucchio di altre cose.

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 09:40

Dunque ha il permesso di raccontare la storia dell'alto adige solo dopo aver fatto un mucchio di altre cose.

Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 10 Dicembre, 2017 - 09:44

Non ho parlato di "permessi" o di "divieti". Ho parlato di opportunità. Sarebbe stato più utile avesse portato un po' di ingredienti per cucinare insieme i Knödel.

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 09:50

Perchè knödel? C'é dentro lo speck di maiale. Dovrebbe informarsi meglio sulla cultura dei profughi e farsi raccontare da loro le proprie usanze.

Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 10 Dicembre, 2017 - 09:56

Non sono tutti musulmani. E comunque vanno bene anche i Knödel di formaggio. O una bella zuppetta d'orzo senza carne salmistrata. L'importante è non fracassare i canederli con l'accordo Gruber-Degasperi e la storia del partito spacciata per indispensabile vademecum integrativo.

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 10:07

Li prendiamo per la gola. Tattica interessante. Comunque trovo che sia un ottima idea raccontare ai profughi ospitati nel centro i Laives la storia del paese che gli da un pasto caldo e un tetto.
Altra domanda. Lei accenna al ragazzo morto tempo fa. Lei sta per caso insinuando pubblicamente che é colpa di Stocker o della giunta se é deceduto?

Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 10 Dicembre, 2017 - 10:21

Non dobbiamo "prendere" nessuno, né per la gola né in altro modo e non parlerei di "tattiche" (lei ha un singolare modo di esprimersi). Sul ragazzo morto: era disabile e minorenne, aveva diritto ad essere accolto, non è stato fatto, è morto. Non sto insinuando nulla. Questo è quanto accaduto. Ognuno tiri le conclusioni che vuole. Sono "in corso" indagini che appurino le responsabilità. Vediamo cosa verrà fuori. Magari la Stocker - tra un canederlo e l'altro - poi ci informerà tutti.

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 10:36

Il mio singolare modo di esprimermi deriva dal fatto che l'italiano non é la mia madrelungua e non lo parlo come lei.
"era disabile e minorenne, aveva diritto ad essere accolto, non è stato fatto, è morto." Sta continunado a insinuare che c'é un nesso tra la morte e il diritto di accoglienza.
Le ricordo alcuni aspetti della vicenda pubblicati dai media:
1. La Svezia, paese notoriamente molto accogliente, ha respinto la richiesta della famiglia, dopodichè hanno vagato per mezza Europa.
2. DOPO essersi rivolti alle Onlus il secondo giorno non hanno mai piu dormito all'aperto.
3. Il ragazzo é morto in ospedale dopo essere caduto dalla sedia a rotelle spinta dal padre in piento giorno in piazza Verdi in compagnia della signora della Onlus.

"Ognuno tiri le conclusioni che vuole". La mia é che lei scrive in modo fazioso, arrogante, senza rispetto per la gente del posto e si eleva a giudice.

Ritratto di Valentino Liberto
Valentino Liberto 10 Dicembre, 2017 - 10:44

E chi sarebbe "la gente del posto"?

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 10:50

lo sa benissimo

Ritratto di Valentino Liberto
Valentino Liberto 10 Dicembre, 2017 - 10:52

Non lo so benissimo. Io? Lei? Di Luca?

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 10:51

Invece di leggere e farsi un autoanalisi sta sviando come al solito

Ritratto di Valentino Liberto
Valentino Liberto 10 Dicembre, 2017 - 10:56

Come al solito? Non le ho mai scritto. Volevo solo sapere da lei, nero su bianco, se chi scrive su questo portale - pur essendo del posto - insulterebbe "la gente del posto".

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 11:03

E lei da dove salta fuori. Stavo chiaccherando con Di Luca

Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 10 Dicembre, 2017 - 10:50

Se l'italiano non è la sua madrelingua, scriva in tedesco, così evita i malintesi. Se vuole allargare la responsabilità (ovviamente indiretta) della morte alla Svezia, faccia pure. Possiamo allargarla se per questo anche alle infelici condizioni della regione di Kurkurk, dalla quale proveniva la famiglia del ragazzo, e alla disgrazia di essere nati (pessimismo cosmico leopardiano). Poi ci sono i fatti più circoscritti che riguardano la nostra provincia. E qui vale quanto segue: arriva la famiglia, passano la prima notte fuori, poi grazie all'interessamento di SOS BOZEN si trovano delle soluzioni. La provincia (rappresentata dalla assessora Stocker) non ha fornito aiuti degni di questo nome. Certo la morte è poi risultata accidentale, ma è accaduta in un disarmante vuoto di solidarietà da parte delle istituzioni. Quando parla della "gente del posto" a chi allude? A quelli che fanno richiesta del passaporto austriaco? Anch'io sono "gente del posto" e quindi mi permetto di esprimere la mia opinione nel modo che ritengo più opportuno. La ringrazio tanto della sua attenzione e le auguro una fantastica domenica.

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 10:59

Ma le é mai sfiorata l'idea sul perchè i suoi interventi suscitano così tanti commenti negativi. Le é mai venuto in mente che il problema non sono gli altri ma il suo modo arrogante di imporre le sue idee e valutazioni che vengono prontamente ridimensionate da molti commentatori qui su salto.
Gli articoli di una Maria Lisa Gasser sono p.e. letti da tutti senza grossi interventi. Per un semplice motivo. Sono Equi!

Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 10 Dicembre, 2017 - 11:08

I miei interventi suscitano commenti sia negativi che positivi. Questa rubrica si chiama "maltrattamenti", e dunque ha un tono dichiaratamente accentato e irritante. Gli articoli della mia stimatissima collega Maria Lisa Gasser sono in larga prevalenza pezzi giornalistici che non esprimono valutazioni personali (a parte quelle implicite). È un altro genere.

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 11:39

Se io vado in un altro paese sono curioso di conoscerlo... semplicemente per capire come muovermi. Se lei crede che sia maltrattamento raccontare a questi profughi la nostra storia allora non sa cosa sono maltrattamenti veri...

Ritratto di Max Benedikter
Max Benedikter 10 Dicembre, 2017 - 12:32

Zu Punkt 2 sind Sie falsch informiert, bzw. betreiben Sie Disinformation. Der Junge musste mit dem Vater auf dem Boden der Evangelischen Kirche schlafen (auf einer Matratze). Und dann immer in den selben Verhältnissen inEs einem Jugendtreff. Tagsüber im Freien! Die Provinz (Stockter, Critelli und Waldner) sollten sich schämen.

Ritratto di Robert Tam...
Robert Tam... 10 Dicembre, 2017 - 12:48

Und warum mussten sie tagsüber im Freien sein?
Weil die Flüchtlingsheime überfüllt sind. Neben einigen wenigen echten Flüchtlingen sind die Heime voll mit Menschen, die das System schamlos ausnutzen und behaupten, Flüchtlinge zu sein, während sie in Wirklichkeit egoistische Glücksritter sind.

Die fiktiven Flüchtlinge, die so rotzfrech lügen, sollten sich schämen.

Ritratto di Servus Leute
Servus Leute 10 Dicembre, 2017 - 13:58

schämst Du dich dafür, dass Du so rotzfrech lügst?

Ritratto di Robert Tam...
Robert Tam... 10 Dicembre, 2017 - 14:02

@servus: Falls ich gemeint sein sollte, was an meinem Kommentar ist gelogen?

Ritratto di Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 10 Dicembre, 2017 - 13:02

Demnach stimmt doch das was Kofler sagt, oder habe ich da was verpasst?

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 13:08

Ich habe explizit darauf hingewiesen, dass ich nur geschrieben habe, was ich den Medien gelesen habe. Der Unfall passierte laut Medien als der Junge von der Quästur zur Mensa auf den Verdiplatz geschoben wurde.

Ritratto di Stefania Pulcini
Stefania Pulcini 10 Dicembre, 2017 - 11:08

Gentile Sign. Tomas .. quella della Stocker non è storia, è una visone unilaterale, con l'intento semmai di comparire ancora una volta vittima della "storia"

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 11:42

Lei era presente all'intervento della Stocker??? Sa esattamente cosa ha detto o come ha dialogato con queste persone.?? Magari avrà anche chiesto a queste persone la loro storia.
Magari é lei che ha una visione unilaterale dell'accaduto?? Chi sà

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 09:40

Dunque ha il permesso di raccontare la storia dell'alto adige solo dopo aver fatto un mucchio di altre cose.

Ritratto di Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 10 Dicembre, 2017 - 12:12

Chissà come mai anche a me mi controllano i documenti sul treno di tanto in tanto. Sarà che becco sempre il turno della pattuglia daltonica... boh!

Ritratto di gorgias
gorgias 10 Dicembre, 2017 - 13:08

Sono d'accordo con Gabriele di Luca che fa più senso a imparali a fare i Knödel che a farli una nozione sulla antologia dei Lederhosen. Però non deve finire lì. Serve a far capire non solo le particolarità locali, ma più i costumi dell'occidente. Le regole stradali. Come si fa la spesa. Come funziona la burocrazia. Quale è la relazione tra i sessi. L’importanza della puntualità e affidabilità, soprattutto nel lavoro. Le x regole quotidiane che seguiamo e prendiamo per scontato senza renderci conto, ma sono estranee a loro. E poi c’è il problema della lingua. Spesso sono analfabeti nella loro lingua e adesso dovrebbero imparare una (e magari due lingue contemporaneamente) e a scrivere in essa.
Però come già detto prima che non si sono orientati nella vita quotidiana parlarli della storia locale al momento è tanto sensato come spiegarli i meccanismi della progressione fredda.

Ritratto di Matti Messer
Matti Messer 10 Dicembre, 2017 - 13:34

sig. de luca, cambi la foto perche i quattro ragazzi non c'entrano niente con questa polemica!

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 13:39

Ovviamente fa piú scena la foto con le Lederhosen piuttosto che quella dell'Ufficio stampa provinciale sul tema

http://www.provincia.bz.it/news/it/news.asp?news_action=4&news_article_i...

Ritratto di Robert Tam...
Robert Tam... 10 Dicembre, 2017 - 13:53

Quando il contenuto è scarso, bisogna cercare di salvare l'articolo con un'immagine provocatoria.

Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 10 Dicembre, 2017 - 15:54

La foto secondo me rappresenta bene la Weltanschauung dell'assessora e ne sottolinea la strategia della formazione del consenso (Stallgeruch).

Ritratto di Matti Messer
Matti Messer 10 Dicembre, 2017 - 16:28

cosa rappresenta secondo lei non mi frega. ha preso una foto senza chiedere le persone ritratte. e la foto e le persone centrano un bel niente con le sue tesi

Ritratto di Matti Messer
Matti Messer 10 Dicembre, 2017 - 19:56

di luca, weg mit dem foto!

Ritratto di Alfonse Zanardi
Alfonse Zanardi 10 Dicembre, 2017 - 20:15

Bitte wenden sie hier einen höflicheren Umgangston an. Wie kommen sie auf die Idee dass es angemessen ist im Befehlston Änderungen an einem Artikel zu fordern?
Und inhaltlich liegen sie falsch: wer sich wie in diesem Bild offensichtlich zustimmend mit einer Person des öffentlichen Interesses abbilden lässt muss auch mit Veröffentlichung rechnen.

Ritratto di Matti Messer
Matti Messer 11 Dicembre, 2017 - 08:57

das foto entstand in einem anderen kontext und hat mit dem artikel nichts zu tun. und unhöflich wurde ich erst, als meine anfragen geflissentlich ignoriert wurden

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 17:18

E con questo commento di una faziosità incredibile utilizzando parole di cui non conosce neanche il significato Di Luca ha fatto vedere che razza di personaggio é.

Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 10 Dicembre, 2017 - 17:34

Kofler, quali sarebbero scusi e parole delle quali non conosco il significato? :D Ah, ognuno fa sempre vedere quel che è. Anche lei, che emana un costante afrore di stalla da ogni cosa che scrive.

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 18:24

Appunto... Stallgeruch ...non sa neanche in che contesto usarlo

Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 10 Dicembre, 2017 - 19:09

Im übertragenen Sinne wird mit „Stallgeruch“ das soziale Milieu eines Individuums bezeichnet, also seine Herkunft oder langfristige Zugehörigkeit zu einer Gruppe, einem Unternehmen oder einer Familie, wobei es sich hierbei meist um gesellschaftliche Eliten handelt. Als Menschen mit dem „richtigen Stallgeruch“ bezeichnet man solche, die durch ihren Habitus, ihre Art zu reden, zu denken und sich zu verhalten, erkennen lassen, aus derselben (in der Regel großbürgerlichen oder adeligen) Gesellschaftsschicht zu stammen, einer speziellen Gruppe (wie Jäger, Segler) oder einer politischen Partei anzugehören, über gleiche Ausbildung, gleiches Auftreten und gleiche Beziehungen zu verfügen und somit die Fähigkeit zu besitzen, von der gewünschten Zielgruppe als „einer der ihren“ wahrgenommen zu werden.
Visto? Stallgeruch hoch3 hier...

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 20:27

Diffati lei lo ha usato in un contesto totalmente sbagliato... non serve fare copia incolla da Wikipedia.
Da un insegnante mi aspetto di più

Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 10 Dicembre, 2017 - 20:48

Wikipedia è affidabile. La spiegazione pertinente. Il contesto millimetrico. E ora che ha imparato una cosa in più mi ringrazi pure.

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 11 Dicembre, 2017 - 06:38

L'arroganza di un insegnante...

Ritratto di Alfonse Zanardi
Alfonse Zanardi 10 Dicembre, 2017 - 18:08

Ich finde es erschreckend dass die Kolumnen von G. di Luca oft so hasserfüllte Reaktionen hervorrufen, sehr häufig ohne fundierte Begründung.
Ich finde seine Aussage nämlich sehr wohl eine zulässige Meinung (es handelt sich hier ja um eine Kolumne und nicht um einen Bericht):
Zum einen ist die detaillierte historische Belehrung von Kriegsflüchtlingen angesichts unsere jetzigen Lebensverhältbisse für diese wohl kaum nachvollziehbar oder auch hilfreich.
Zum anderen macht sie unabsichtlich die historische Perspektive der ewigen Causa Südtirols deutlich: Gegenüber von Einwohnern eines Landes in dem in den letzten Jahren Hunderttausende (!) Menschen umgekommen sind durch Attentate, Bomben, Giftgas, Massenhinrichtungen, Minen, „normale“ Kriegshandlungen und in dem ein Leben für die Zuvilbevölkerung kaum mehr möglich war - gegenüber all dem, was ist hier bei uns geschehen vor fast 100 Jahren?
Es hat eine Grenzverschiebung gegeben.
Nichts weiter.
Wow!
Wurden gläubige Tiroler in Käfigen bei lebendigem Leib verbrannt oder mit Messern enthauptet? Giftgas? Verstümmelte tote Kinder? Wurde Meran, Bozen oder Brixen dem Erdboden gleichgemacht? Wurden Pusterer oder Wipptaler gefoltert?
Nicht dass ich wüsste.
Angesichts dessen empfehle ich allen Hatern hier mal kurz die Festplatte neu zu formatieren und nachzudenken welchen Phantomen man hier teilweise nachjagt.
Aber ich denke für viele hier ist es allein schon unzumutbar wenn ein italienischsprachiger Mitbürger etwas pointiert den Spiegel vorhält.

Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 10 Dicembre, 2017 - 18:26

Grazie Alfons. In effetti i miei "maltrattamenti" hanno esattamente questa funzione: mettere in evidenza il provincialismo micragnoso dell'opinione pubblica italiana e tedesca che si coagula attorno allo sguardo onfaloflesso di molti nostri concittadini. È una mission che mi si addice, e che proseguirò con settimanale cadenza.

Ritratto di Basso Meno (gesperrt)
Basso Meno (gesperrt) 11 Dicembre, 2017 - 14:37

"zulässige Meinung"

Wer bestimmt, ob eine Meinung zulässig ist?

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 18:31

Es ist ein Unterschied ob man einen Spiegel vorhält oder eine Person, die eine im Grunde löbliche Aktion durchführt, durch den Dreck gezogen wird.
Wenn man die Pressemitteilung des Landespresseamtes nämlich zu Ende liest, steht da folgendes:

"ha concluso che non vi deve essere alcun tipo di discriminazione sulla base della provenienza, della razza, di genere, sesso, religione, disabilità o orientamento sessuale. “Sono stati tutti molto attenti, ed è stato piacevole avere un pubblico così interessato” "
Ziel war es also den Anwesenden zu vermitteln, dass in unserer Gesellschaft alle gleich behandelt werden sollten.

Aber Di Luca macht aus der Stocker eine Eva Klotz im Janker, die ihnen beibringen will, was ein gestandener Tiroler ist.

Da braucht man sich nicht wundern wenn dann solche Kommentare kommen.

Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 10 Dicembre, 2017 - 18:48

Ecco appunto. Tutti trattati alla stessa maniera. Con gente che dorme sotto i ponti, paesi che si rifiutano di accogliere, e parecchie persone ammassate in magazzini (Alimarket ecc.). Tutti trattati alla stessa maniera: cioè da schifo. E poi il caso del ragazzo curdo morto. Anche lui trattato alla stessa maniera. E a tutta questa gente "trattata nella stessa maniera" cosa gli facciamo? Klar: una bella lezione sulle magnifiche e progressive sorti dell'autonomia. Grottesco.

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 19:03

Ci sono anche bolzanini che vivono sotto i ponti (vedi il signore che abita sulla passaggiata del Guncina), ci sono comuni che accolgono le persone, parecchi sono stati portati in centri di accolienza decenti messi a disposizione da compaesani. Ci sono anche persone che muoiono scivolando in bagno o in montagna. O attraversando le striscie perchè investiti da automobilisti fortemente alcolizzati senza assicurazione e senza patente.

Basta vedere sempre solo il marcio! È stata un'iniziativa lodevole con delle persone che hanno trovato riparo a Laives, che le piaccia o no

Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 10 Dicembre, 2017 - 19:12

È stata una iniziativa grottesca. Inutile e grottesca. Un ribadire sempre e solo la solita lagna, a persone che provengono da contesti di sofferenza incomparabili e che non hanno nessun bisogno di essere presi in giro con la favola delle "pari opportunità". Questo è stato.

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 19:20

E che ne sa lei di come si sono sentiti??? è stato li o sta solo supponendo come al solito. Ma mi faccia il piacere... RIDICOLO
Secondo lei allora è meglio che non sappiano niente del posto dove sono stati accolti.
Bel modo di vedere le cose.

Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 10 Dicembre, 2017 - 19:34

Beh, come si sono sentiti ce lo dice il comunicato: "Sono stati tutti attenti". LOL. Del posto in cui sono secondo me è utile che sappiano molte cose. Ma se avranno la ventura di stare qui un po' più a lungo potranno sicuramente apprezzare quante possibilità reali di usufruire delle "pari opportunità" decantate dalla Stocker avranno. E magari, perché no?, riceveranno persino il passaporto austriaco. Eh? Dai.

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 10 Dicembre, 2017 - 19:47

Lei non ha parlato di pari opportunità ma che tutti devono essere trattati alla stessa maniera che sono due cose diverse. Per esempio, che in Alto Adige anche una donna può tentere una lezione di storia.
E che adesso tira fuori la faccenda del passaporto per fare una battuta che non c'entra niente in questo contesto é veramente penoso.

Ritratto di Max Benedikter
Max Benedikter 11 Dicembre, 2017 - 07:43

Das ist kein Argument. Sie wissen ja nicht mal von was sie reden!
In der bozner “urgenza freddo“ übernachtet ein Napoletaner und über 70 Ausländer. Aber jetzt werde Sie das andere Totschlagargument benutzen: wir können ja nicht die ganze Welt retten und das jämmerliche Gelabar von Schmarotzern und falschen Flüchtlingen.

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 11 Dicembre, 2017 - 16:55

Das war ein gezieltes Gegenargument auf die einseitigen Aussagen des Herren oben.

Ritratto di Max Benedikter
Max Benedikter 11 Dicembre, 2017 - 07:46

@Kofler: Tutti trattati uguali - wer glaubt's wird seelig!
Schmieden sie sich ihre Realität zurecht, aber verschonen sie uns bitte von ihren hetzerischen Lügen.

Ritratto di Tomas Kofler
Tomas Kofler 11 Dicembre, 2017 - 17:04

Sie sollten schon genau lesen. Ich erklär nur für Sie noch einmal, was ich ausdrücken wollte. Wenn das nicht reicht können Sie mich danach gerne weiter beleidigen.
Ich habe nie gesagt dass alle gleich behandelt werden sondern dass Frau Stocker in Ihrem Vortrag erklärt hat, dass in unserer Gesellschaft vor dem Gesetz alle gleich behandelt werden müssen. Schwule, oder Heteros, ehelich oder unehelich, katholisch, jüdisch,islmanisch, buddistisch, schwarz, gelb, grün, Mann oder Frau. So schreiben es unsere Gesetze vor, im Gegensatz zu manchen Herkunftsländern wo z.B. die Sharia herrscht. Ich finde es schon wichtig dass man so etwas vermittelt.
Dass es davon abgesehen nicht allen Menschen gleich gut geht (was seit der Steinzeit der Fall ist), hat damit überhaupt nichts zu tun.

Wenn sie mit dieser Aussage nichts anfangen können, dann brauchen wir nicht weiter zu diskutieren.

Ritratto di Valentin 2017
Valentin 2017 10 Dicembre, 2017 - 21:00

Bin auch der Meinung, bevor jemand so eine Kolumme schreibt, sollte er zumindest bei den betroffenen Migranten selbst nachfragen. Wie haben Sie die Aktion Stockers empfunden?
Eine gut gemeinte Aktion einfach schlechtredn...und zwar bewusst...noch dazu auf die etnische Schiene findet ich nicht wert gelesen zu werden!

Ritratto di Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 10 Dicembre, 2017 - 21:52

Die Meinung der Asylbewerber interessiert in Politik und Presse doch niemanden.

Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 10 Dicembre, 2017 - 21:56

Ethnische Schiene? ahahahahahaha. Ormai è la fiera delle assurdità.

Ritratto di gorgias
gorgias 11 Dicembre, 2017 - 07:43

Wieviel so was Sinn macht kann jeder mit ein bisschen Hausverstand und Vorstellungsvermögen leicht selbst nachvollziehen.
Was werden die Betroffenen dazu schon sagen? Große Polemiken werden die keine machen. Die interessieren sich mehr ob sie eine Dach über den Kopf haben und was zu essen.

martha_stocker.jpg
Fonte Facebook
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