Politik | Il caso S. Maurizio

“Il Pd non cede terreno”

Botta e risposta fra il Landeshauptmann e Tommasini. Il vicepresidente Pd: “Non lasceremo la sanità solo in mano alla Svp”. Biancofiore insiste: “Kompatscher si scusi”.
Kompatscher, Tommasini
Foto: USP

Arno Kompatscher sa bene che non può permettersi di reggere il peso dell'impopolarità governativa in tempi di (pre-) campagna elettorale. Non ci è voluto molto perché il governatore altoatesino intervenisse nuovamente sulla polemica “etnica” scoppiata intorno all’ospedale di Bolzano, sostenendo di essere stato frainteso. E che la Svp dovrebbe occuparsi del San Maurizio (date le sue ben note criticità, dal pronto soccorso oberato alla carenza del personale sanitario), nosocomio centrale della Provincia, non avendolo fatto a dovere fino a questo momento. E a onor del vero la parola “italiani” associata alla malagestione dell’ospedale bolzanino, come avevamo già riportato, non era mai stata pronunciata dal Landeshauptmann durante l'ormai famoso discorso all’assemblea dei delegati della Svp. “Per troppi anni abbiamo lasciato il San Maurizio in mano ad altri”, aveva dichiarato. E nel gioco dei “non detti” espliciti l’allusione non può che essere, per esclusione, al Partito democratico.

 

Fuoco alle polveri

 

“Ieri era colpa degli ‘italiani’, oggi del ‘Pd’, domani di chi? Dei ‘marziani’?”, alza la voce il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini chiedendosi “a chi giovano questi attacchi e queste strumentalizzazioni”. L’esponente Pd si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “La sanità pubblica in AltoAdige - afferma - ha certamente molte luci ma anche ombre e come noto l’assessore competente è da sempre targato Svp. Che ci sia in corso un confronto forte sul futuro della sanità pubblica è testimoniato anche dal fatto che l’assessora competente Martha Stocker (della Svp) non si ricandiderà”. E ancora: “L’ospedale di Bolzano ha i suoi problemi, a partire dal pronto soccorso (la nuova struttura però sarà pronta già la prossima primavera), ma ha anche tante professionalità ed eccellenze. Spesso si parla solo delle cose che non funzionano. Ma non si parla delle migliaia di medici, infermieri e personale che ogni giorno garantiscono la nostra salute e a cui va il nostro sostegno”. 

Tommasini si dimostra risoluto, ne va, del resto, della sopravvivenza elettorale. Se si attacca in questo modo il Pd c’entra forse il fatto che il partito abbia alzato il tiro sulla difesa della sanità pubblica per tutti?, si domanda il numero 2 della Provincia, “A chi dà fastidio tutto ciò? Questo ci conferma nel fatto che il Pd faccia bene non solo a difendere l’ospedale di Bolzano e la sanità pubblica, ma anche ad occuparsi di più della sanità in tutta la Provincia, non lasciando il tema alla sola Svp”. 

“Ieri era colpa degli ‘italiani’, oggi del ‘Pd’, domani di chi? Dei ‘marziani’?” (Christian Tommasini)

Dice la sua anche l’ex assessora comunale di Bolzano Maria Chiara Pasquali secondo cui è sempre più evidente lo spostamento a destra del partito di raccolta sudtirolese: “Kompatscher ha cambiato verso - osserva - dare colpe al Pd per l’inefficienza della SVP dimostra evidente difficoltà interna al partito... Vuol dire che le prossime provinciali ci faranno tornare indietro di decenni rispetto all’Autonomia e alla Convivenza. I partner della SVP saranno probabilmente la destra tedesca dei Freiheitlichen e la nuova destra xenofoba e razzista della Lega di Salvini? Caro sindaco Caramaschi la vedo male per la nostra città capoluogo e per tutti gli investimenti promessi alla città…”.

La diatriba in corso non è altro che la pietra tombale sull'alleanza fra Pd e Svp, sostiene il consigliere provinciale del Movimento 5 stelle Paul Köllensperger che prende atto del monopolio delle due forze politiche sulle strutture ospedaliere della provincia e sulla sanità tutta: “Se l'ospedale di Bolzano non funziona, è perché per troppo tempo è stato nelle mani del Pd. Parola di Kompatscher. Al di là della lettura politica del messaggio, praticamente un addio all'ormai ex partner di giunta provinciale, mi ha colpito questa ammissione così aperta del fatto che qui in Provincia anche gli ospedali sono lottizzati tra la Svp ed il Pd. Anche la Sanità!”.

Nel frattempo non demorde la coordinatrice regionale di Forza Italia Michaela Biancofiore che già aveva lanciato l’idea di una petizione per chiedere le dimissioni del presidente della Provincia, dopo le ultime dichiarazioni riportate dai media, e aveva annunciato anche un'interrogazione all'UNAR, l'Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali e al Ministro dell'Interno Matteo Salvini, per ravvisare se ricorrono le motivazioni per il commissariamento della Provincia. “Voglio le scuse di Kompatscher agli italiani, io non mollo - tuona su Facebook la deputata azzurra -. Serve indignazione popolare, sto preparando petizione”.

 

 

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Marcus A. Mo., 02.07.2018 - 07:25

Es wäre wichtiger, die Sanität und viele andere öffentliche und halb-öffentliche Einrichtungen von den Fängen DER GESAMTEN Politik zu befreien!

Auf wessen Kappe geht Herr Schael? Wo steht man mit der EDV-Reform?

Der Pakt mit dem PD war ein riesengroßer politischer Fehler. Den PD jetzt aber dermaßen und laufend bloß stellen zeigt von sehr, sehr wenig Charakter und Anstand.

Mo., 02.07.2018 - 07:25 Permalink
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Hartmuth Staffler Mo., 02.07.2018 - 21:04

Kompatscher hat von den "anderen" gesprochen, also von den ceteros. Seltsam, dass die Italiener sich betroffen fühlen, wo doch üblicherweise als ceteros und damit als Barbaren nur die Südtiroler gelten, wie ja am restaurierten Siegesdenkmal zu lesen ist.

Mo., 02.07.2018 - 21:04 Permalink
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pinaz cinquantasette Mi., 04.07.2018 - 11:34

Egregio signor Hartmuth Staffler,
mi pare che Lei stia purtroppo esaurendo gli argomenti antiitaliani (questo è veramente scadente...) e mi permetto di aiutarLa suggerendole nove argomenti per cui i sudtirolesi sono socialmente e storicamente superiori agli italiani e - diciamocelo - anche agli altri europei (per non parlare di profughi, immigrati e altre pestilenze....):

1) Non è vero che gli antichi Romani hanno conquistato l’Austria, furono fermati sul Bergisel da una compagnia di Kaiserjaeger appoggiati da due reparti di Schutzen di Bressanone. I romani commissionarono le sedicenti prove della conquista dell’Austria alla stessa casa cinematografica che realizzò il falso sbarco sulla luna per conto della Nasa.

2) Non è vero che la prima università d’Europa è italiana, 1000 anni prima della fondazione dell’università di Bologna (1088) già funzionava l’imperiale università sudtirolese di Bressanone, il cui rettore fondò successivamente anche la prima compagnia di Schutzen della città. Questo è dimostrato dal ritrovamento di pergamene in caratteri runici che costituiscono il libro di testo dell’unica materia insegnata: la storia del Tirolo.

3) Non è vero che la banca più antica del mondo è italiana, infatti essa era austriaca, anzi tirolese, si chiamava Almenberg Bank Schenna e aveva sede in Tirolo a Scena. La banca fu italianizzata dai fascisti e il Tolomei ne storpiò il nome in Monte dei Paschi di Siena. Ovviamente, da quando è italiana la banca è andata a rotoli.

4) Leonardo da Vinci era un nazionalista fanatico, che studiava macchine da guerra e propugnò anche la guerra chimica. Per fortuna, essendo italiano, le sue macchine non funzionavano e non poterono essere usate contro l’esercito imperiale.

5) Il papato e la curia romana erano un covo di ladri, lussuriosi e omosessuali e bene ha fatto Martin Lutero….. oops questo non si può dire perché l’Austria è rimasta papista!! A proposito, come mai abbiamo la stessa religione degli italiani?

6) L’America è stata scoperta da un austriaco, Christoph Tauben di Innsbruck che discese l’Inn con una canoa e un equipaggio di ventiquattro Schutzen, giunse al Danubio e poi al Mar Nero, navigò fino a Genova e poi a Palos dove rinforzò l’equipaggio con alcuni marinai spagnoli e salpò per le Americhe. Cristoforo Colombo e Cristobal Colon sono storpiature del suo vero nome introdotte dal bis-bis-bis-bisnonno di Tolomei. Tutt’oggi la bandiera degli USA presenta strisce bianco rosse mutuate dai colori del Tirolo.

7) Cesare Battisti era un traditore, Garibaldi un codardo, i generali italiani degli incapaci, i soldati dei fannulloni vigliacchi; Kaiserjaeger e Schutzen sono tutt’altra cosa, veri eroi. Ooops, ma allora come mai abbiamo perso la guerra?

8) Non è vero che l’Austria ha solo 8,5 milioni di abitanti. Il calcolo è più complesso, infattI: ogni austriaco vale per dieci europei medi, tranne i viennesi (sovversivi di sinistra) che valgono uno; i tirolesi ovviamente valgono cento. Di conseguenza l’Austria ha circa 132 milioni di abitanti ed è quindi il più grande stato d’Europa.

9) Non è vero che gli austriaci festeggiarono l’Anschluss nel 1938 perché erano filonazisti, fu solo un equivoco: erano convinti che fosse l’Austria ad essersi annessa il Terzo Reich e non viceversa.

Mi., 04.07.2018 - 11:34 Permalink