Chronik | Dati 2018

Biblioteche, quale futuro?

Calano i prestiti e i libri nelle sale di lettura altoatesine. Intanto per il polo all’ex Pascoli di Bolzano c’è la concessione edilizia. Ma non le garanzie di Condotte.
Eurac biblioteca
Foto: eurac

I cambiamenti sociali, la tecnologia e l’avvento del virtuale incidono sulla frequentazione dei presidi culturali “fisici”. Accade anche in Alto Adige, dove gli ultimi dati Astat sulle biblioteche confermano il calo in corso per prestiti e patrimonio librario. Nonostante la tendenza nel triennio, dal 2016 in poi, l’istituto di statistica provinciale sottolinea “il fondamentale ruolo culturale” e “la funzione sociale” delle 276 sale di lettura presenti in provincia, nelle città come nei contesti rurali e periferici. Intanto a Bolzano prosegue il lavoro per il polo bibliotecario. Il Comune ha rilasciato la concessione edilizia circa il progetto da 60 milioni di euro all’ex Pascoli, tuttavia mancano ancora le garanzie finanziarie da parte di Condotte spa, la società titolare dell’appalto che è commissariata.

 

Cultura: presidio fisico vs virtuale 

 

Il 2018 delle biblioteche altoatesine, certifica Astat, si è chiuso con 2 milioni e 512.267 prestiti totali e un patrimonio di 3 milioni e 72.021 volumi. Nel 2017 i numeri erano rispettivamente 2 milioni e 513.093 e 3 milioni e 122.633; nel 2016 i dati erano ancora più elevati, 2 milioni e 625.492 prestiti e 3 milioni e 123.411 libri.

 

 

Non va meglio per i supporti mediatici, diversi dal “vecchio” libro di carta. Anche se il relativo patrimonio aumenta (dalle 319.393 unità del 2016 alle 336.430 del 2018), i prestiti diminuiscono, scendendo da 1.005.955 a 884.421. 

Riguardo alle sedi, sono 276, nella stragrande maggioranza (87,3%) biblioteche pubbliche locali. Vivono grazie a 2.273 addetti che svolgono il lavoro per l’85,3% in forma volontaria e per il 14,7% retribuita. I volontari sono soprattutto donne (91,6%). Internet è comunque presente nell’offerta: sono 302 le postazioni multimediali collegate online; 86 presidi dispongono di wi-fi gratuito.

 

 

Guardando al territorio, Bolzano vanta il patrimonio librario più alto - molto di più rispetto ai prestiti, come si vede dal grafico sopra - e il numero di volumi per abitante maggiore (11,7). Nelle comunità comprensoriali Salto-Sciliar, Pusteria e Venosta i prestiti superano i libri a disposizione, segno che il servizio è richiesto.  

 

Polo bibliotecario

 

Per l’ex Pascoli l’assessore Massimo Bessone ha ritirato la concessione edilizia. “Il titolo - afferma - costituisce un passo formale importante per proseguire con la progettazione. Entro l’autunno 2019 potrà così essere predisposto e approvato il progetto definitivo per quest’opera di rilievo per la città di Bolzano e per l’Alto Adige”, afferma. Il pool di progettisti incaricati da Condotte spa, impresa aggiudicatrice dell’appalto, guidati dall’architetto Sergio Beccarelli, nei prossimi mesi dovranno integrare il progetto tenendo conto delle prescrizioni straordinarie indicate dal Comune di Bolzano in riferimento, ad esempio, alla scala antincendio

 

 

In attesa di una schiarita - se l’esito alla fine dovesse essere negativo si dovrà riassegnare l’appalto - proseguono le verifiche sui requisiti di partecipazione alla gara. Così informa la Provincia: si procederà con la firma del contratto con Condotte e con il progetto esecutivo solo se l’azienda presenterà - ancora non l’ha fatto - “le necessarie garanzie bancarie”. Per il polo bibliotecario il tempo stimato dei lavori è tre anni, per 118.590 metri cubi dal costo totale di 59,975 milioni di euro.