Politik | Istruzione

“Hanno vinto gli interessi di partito”

Educazione civica nelle scuole, la Svp si mette di traverso e il consiglio provinciale approva un punto solo della mozione del Team Köllensperger. “Troppo poco coraggio”.
Team Köllensperger im Landtag
Foto: Othmar Seehauser

“Sarebbe stata una situazione ‘win-win’ per tutti perché la nostra mozione avrebbe introdotto un curriculum centrale per la scuola italiana e per le ore di compresenza - fächerübergreifende Unterrichtsstunden - nella scuola tedesca e avrebbe valorizzato il ruolo dei docenti dell’area disciplinare di diritto ed economia (i più adatti per l’insegnamento dell’educazione civica e già presenti negli organici di molte scuole”. Amara è la presa d’atto del Team Köllensperger, primo rivale della Svp, che ieri, 3 luglio, si è visto respingere in consiglio provinciale i punti fondamentali della mozione sull’introduzione dell’educazione civica alle superiori, già “ritoccata” per poter soddisfare le varie istanze.

L’emendamento finale impegnava la giunta a intervenire a favore di una celere e traduzione dei contenuti legati all'educazione civica nelle scuole superiori, affidando ai docenti dell’area disciplinare di diritto ed economia risorse disponibili e titolarità per l’implementazione della stessa; a prevedere un curriculum centrale per garantire un'omogenea implementazione dell’insegnamento di contenuti legati all'educazione civica in tutta la provincia, capace di valorizzare anche le particolarità del nostro territorio nel contesto europeo; e infine a organizzare audizioni e incontri con persone ed uffici interessanti, allo scopo di preparare l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica e del curriculum centrale. Quest’ultimo punto è stato l’unico ad incassare il via libera dell’aula, un esito che suona come un “contentino” alle orecchie del consigliere d’opposizione Köllensperger.

Sarebbe stata una situazione ‘win-win’ per tutti

Particolarmente critico è stato l’assessore Philipp Achammer che ha ricordato come a livello statale si intenda introdurre l’educazione civica in tutte le scuole, affidando l’incarico agli insegnanti di diritto ed economia dove questi sono presenti. “Se si approvasse la mozione, però, bisognerebbe introdurre la materia anche nelle scuole elementari e medie, ma questo non è possibile, presso i centri scolastici non ci sono tanti insegnanti a disposizione con le competenze necessarie. Nella scuola tedesca si può intervenire sulle materie trasversali, ma nella scuola italiana la situazione è diverso. La Provincia dovrà comunque attivarsi, dopo l’approvazione deIla legge nazionale, per adattarla alla situazione locale”, così Achammer.

 

L’opposizione scomoda

 

Abbiamo fatto il possibile per venire incontro alle richieste di tutte le parti politiche, ma hanno prevalso gli interessi di partito”, dichiara Paul Köllensperger, “formare cittadini consapevoli dotati di senso critico è un obiettivo primario della scuola e con un minimo adattamento dei programmi scolastici sarebbe stato possibile aumentare o addirittura introdurre contenuti inerenti il diritto e l’economia, potendo così affrontare numerose tematiche con i nostri ragazzi. Basti pensare alle recenti novità che hanno portato all’introduzione della materia ‘Stato e Costituzione’ all’esame di maturità”. Köllensperger ha poi sottolineato che l’educazione politica è parte del programma di governo della giunta nonché un obiettivo prioritario della recente legge sulla democrazia diretta.

Peccato, perché i tanti giovani, insegnanti e genitori che da anni chiedono l'introduzione della materia di educazione civica e politica resteranno ancora delusi

“La maggioranza ha perso un’occasione per sottolineare il proprio impegno concreto in questa direzione. Peccato, perché i tanti giovani, insegnanti e genitori che da anni chiedono l'introduzione della materia di educazione civica e politica resteranno ancora delusi. Il punto approvato relativo all’organizzazione di audizioni ed incontri è troppo poco coraggioso”, osserva Köllensperger che rincara poi la dose: “Peccato perché agli annunci della vigilia il partito di maggioranza non ha fatto seguire fatti concreti, e non è la prima volta. E intanto i nostri studenti saranno interrogati all’esame di maturità su contenuti di educazione civica senza una preparazione strutturata e sistematica”.