Gesellschaft | Sanità

Una conquista chiamata mySanitour+

Nasce il nuovo fondo sanitario integrativo per i lavoratori del turismo. Costanzo (Filcams/Cgil): "Potranno beneficiarne tutti, anche gli stagionali. Un grande valore".
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Foto: Pixabay/Darko Stojanovic

Una buona notizia: d’ora in avanti, in Alto Adige, anche i dipendenti del settore turistico, con contratti di lavoro a tempo indeterminato e determinato, potranno contare su un’assistenza sanitaria integrativa.
Il fondo, autonomo, si chiama mySanitour+ e lo hanno messo a punto dopo lunghe trattative l’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti Hgv e le parti sociali: ASGB Commercio/Turismo, CGIL-AGB/Filcams-Lhfd, Fisascat SGBCisl e UILTuCS TAAS in collaborazione con la Società di Mutuo Soccorso Mutual Help. Le prime richieste di prestazioni potranno essere inoltrate a partire dal 2022.
A parlarci del nuovo piano sanitario e del perché questo strumento di welfare complementare sia una conquista per i lavoratori tutti del turismo è Antonella Costanzo, segretaria della Filcams/Cgil locale.
 

Ci spiega perché era importante questa battaglia e per quale motivo il comparto turistico è arrivato in ritardo sull’assistenza sanitaria integrativa rispetto ad altri settori?

Antonella Costanzo: La premessa è che la contrattazione collettiva nazionale del settore turistico ha individuato nella sanità integrativa contrattuale uno dei tre pilastri della retribuzione dei lavoratori. Retribuzione. Bilateralità. Sanità integrativa. Quest’ultima, dunque, è uno dei temi verso i quali si stanno indirizzando le contrattazioni di settore.
In Alto Adige, per anni si è vissuta una condizione di disapplicazione della contrattazione collettiva nazionale. Le parti datoriali infatti, non riconoscevano, né in modo diretto né attraverso le quote di retribuzione sostitutive, la sanità integrativa. Il contratto integrativo provinciale, siglato nel marzo del 2019 aveva tra i presupposti prioritari, quello di regolarizzare tale posizione. La pandemia ha rallentato l’applicazione di quel dispositivo contrattuale, che ha visto la sua definizione in percorso territoriale che è poi stato meglio qualificato nel corso degli ultimi mesi. L’esigenza delle parti era quella di offrire ai lavoratori accessibilità ed efficacia alle prestazioni, radicamento sul territorio, bilinguismo. Per rispondere alle esigenze di cui sopra, le parti sociali hanno costruito un fondo sanitario territoriale mySanitour+, legato al fondo sanitario nazionale FAST.

E come "funziona" mySanitour+?

Il fondo, in collaborazione con il Fondo nazionale FAST, si è dotato di un proprio e specifico nomenclatore (pacchetto di prestazioni sanitarie), calato sulle esigenze dei lavoratori del territorio, che tenesse altresì conto delle condizioni già supportate dal sistema sanitario pubblico. Si sono così evitate le sovrapposizioni di prestazioni, individuando prestazioni con alta frequenza di richiesta territoriale e che tenessero conto della tipologia di “popolazione lavorativa” a cui le prestazioni sarebbero state rivolte. Il percorso ha visto affidare a MutualHelp la gestione di un service operativo del Fondo, individuando nella mutua un soggetto competente, affidabile, di grande esperienza e fortemente radicato sul territorio.

Il Covid ha alzato il livello di attenzione collettiva verso il tema della salute, i fondi integrativi sono anche un modo per alleggerire il sistema sanitario? Indicativa, del resto, è la pressione subita dalle strutture durante la pandemia.

Durante il periodo Covid i fondi di assistenza sanitaria nazionale hanno messo in campo prestazioni specifiche e di grande valore economico e sociale, come ad esempio la diaria in caso di contagio da Covid. A Bolzano queste prestazioni verranno riconosciute solo a partire dal primo gennaio 2021.

La piccola grande rivoluzione è che nella platea dei beneficiari del nuovo fondo figurano tutti i lavoratori del turismo, compresi quelli stagionali.

Il grande valore del fondo sanitario territoriale, oltre che nella qualità del nomenclatore, sta infatti nella popolazione alla quale si rivolge. I lavoratori coinvolti sono tutti i 35/38 mila lavoratori occupati nel settore turistico. Sia che questi siano lavoratori a tempo indeterminato, sia che questi siano lavoratori stagionali. Le imprese, quindi, iscriveranno tutti i lavoratori al fondo sanitario, a prescindere dal fatto che questi ne facciano o meno richiesta (come è previsto invece per il fondo nazionale). Per ogni lavoratore verrà versata una quota per ogni mese di effettiva prestazione lavorativa.

Che tipo di prestazioni vengono offerte ai lavoratori?

Visite specialistiche, diagnostica strumentale, odontoiatria, pacchetto maternità e non autosufficienza, sono gli ambiti di eccellenza del nuovo piano sanitario. Va inoltre detto che ampia e radicata è la rete di strutture convenzionate alle quali possono rivolgersi i lavoratori.

Sono previsti vantaggi anche per i familiari degli associati?

Vengono coperte prestazioni specialistiche in favore dei figli degli associati, entro il primo anno di vita del bambino.

In che misura questo nuovo strumento di welfare potrà rendere più attrattivo il settore turistico?

In un settore in cui i lavoratori contrattano individualmente le retribuzioni lorde/nette, il riconoscimento della sanità integrativa, diventa fondamentale perché è una fetta di retribuzione “collettiva”, che non potrà in alcun modo essere assorbita dalle pattuizioni individuali.