Politik | Merano

Pieno di idrogeno

All’ipotesi di un impianto di produzione di idrogeno alla ex Solland di Sinigo si aggiunge quella di una stazione di rifornimento. Su cui s’interrogano Verdi e M5S.
idrogeno
Foto: web

Nel programma della SVP di Merano, alle ultime elezioni comunali, si parlava di una stazione di rifornimento a idrogeno da realizzarsi nella città sul Passirio. Nel frattempo, con una delibera della Giunta provinciale, è stato sottoscritto un accordo tra il Ministero della transizione ecologica e l’Assessorato alla mobilità che ha portato a riconoscere alla Provincia di Bolzano un contributo con fondi PNRR per ben 14 milioni di euro per la riconversione di aree industriali dismesse in siti di produzione d’idrogeno. “Tra le aree ci sarà anche quella della ex fabbrica Solland a Sinigo?” si domandano i Verdi di Merano, con un’interrogazione rivolta alla maggioranza Alleanza, Civica e SVP riguardo al sito in via di smantellamento dopo la conclusione dello svuotamento dell’impianto. “La Giunta è stata contattata dall’amministrazione provinciale? Che idea ha in merito all’eventuale realizzazione di questi impianti sul proprio territorio e, nel caso vi siano sviluppi che interessino Sinigo, intende informare tempestivamente la popolazione del quartiere circa la realizzazione di un ulteriore impianto che risulterebbe senz’altro delicato e impattante?”.

 

 

Problema traffico?…

 

Se da un lato una direttiva europea del 2016 prevede che nei vari stati membri si realizzi una rete di infrastrutture di base per la distribuzione di carburanti alternativi, tra cui l’idrogeno, la Giunta provinciale altoatesina nell’agosto del 2022 aveva approvato il progetto “Brenner Green Corridor” per la produzione di idrogeno anche a uso trasporto, intendendo così da un lato aumentare l’attuale produzione di idrogeno, dall’altro costruire nuove stazioni di rifornimento e sviluppare un sistema di logistica e distribuzione più capillare dell’idrogeno. “La vicinanza tra impianti di produzione e stazioni di rifornimento per l’idrogeno è conveniente” spiega la consigliera comunale verde Madeleine Rohrer, “perciò, alla luce del programma della SVP e dalla lettura della delibera provinciale, ipotizziamo che a Sinigo si possano realizzare entrambe, portando perciò ulteriore traffico nel quartiere cittadino”. Secondo l’accordo Provincia-Ministero, fino al 31 marzo si procederà all'individuazione delle possibili aree e alla presentazione di progetti di riutilizzo delle stesse.

 

 

Intanto il consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle Diego Nicolini attacca i Verdi. Secondo Nicolini, infatti, anche gli ecologisti implicitamente appoggerebbero “il progetto volto a sviluppare la rete di stazioni di rifornimento a idrogeno” e l’idea stessa di considerare l'ex fabbrica di silicio di Sinigo come sito. Il consigliere Diego Nicolini considera lo sviluppo dell’idrogeno, se non per scopi sperimentali, “uno spreco di capitali ed un’assurdità, in quanto si tratta di una risorsa la cui applicazione per una mobilità standardizzata è ormai tramontata dal punto di vista dello sviluppo industriale”. “Attenzione a parlare di sostenibilità in relazione all’idrogeno: solo l’idrogeno verde è prodotto da energie rinnovabili, allo stato attuale gran parte della sua produzione ha un forte impatto in termini di emissioni di gas climalteranti e impatto ambientale, che di verde ha ben poco.

 

…o niente traffico?

 

Riguardo al rifornimento, Nicolini incalza gli ecologisti aggiungendo altri interrogativi: “Chi utilizzerà queste stazioni visto che i veicoli a idrogeno per la mobilità diffusa praticamente non esistono e sono già stati superati da anni dai veicoli elettrici a batteria? Perché mai dovremmo incentivare con soldi pubblici stazioni di ricarica ad idrogeno quando oggi in tutto il mondo le stanno chiudendo? Per proporre soluzioni innovative è necessario osservare quello che sta succedendo nel resto del mondo ed individuare strade che rappresentino opportunità per il nostro futuro, non solo per la sostenibilità ambientale, ma anche economica e sociale”.