Politik | Elezioni provinciali

Liste in pista

Scaduti i termini per presentare le squadre di candidati. La Lega schiera Bessone, Mattei e Nevola. Forza Italia, c’è il nodo Bendinelli: “Ammesso o annulliamo elezioni”.
Elezioni
Foto: upi

Il rintocco delle 12 di oggi, 4 settembre, ha decretato la chiusura delle liste per le prossime provinciali. 14 sono in tutto i partiti e i movimenti che affronteranno la sfida elettorale, dei 17 simboli iniziali due sono stati ritirati, ovvero i contrassegni “in più” sia di Verdi sia dell’Alto Adige nel cuore, che erano quelli di 5 anni fa presentati anche nella tornata del 2018 qualora fossero sorti problemi nella raccolta firme con il nuovo simbolo. Rinuncia invece a candidarsi Il popolo della famiglia che non è riuscito a raccogliere le 400 firme richieste a sostegno della lista. 

 

Biancofiore all'attacco

 

Primo a bussare alla porta dell’Ufficio Affari Istituzionali della Provincia stamattina il Team Köllensperger, che schiera l’ex pentastellato che dà il nome alla lista Paul Köllensperger in testa, seguito da Stefan Planker e Francesca Schir. Ultima, quasi allo scadere del tempo, Forza Italia che scioglie le riserve sui nomi: capolista sarà il neurochirurgo Mario Vitale, al secondo posto Alberto Sigismondi (ex leader di Fratelli d’Italia) e la sorella della deputata Michaela Biancofiore, Antonella. Al quarto posto il parlamentare, residente a Garda, Davide Bendinelli: il nome che, secondo la coordinatrice regionale di Forza Italia, farà saltare le elezioni di autunno dal momento che per la legge elettorale locale possono candidarsi come consiglieri provinciali (o come presidente della Provincia) solo i cittadini residenti: per l'Alto Adige residenti nel territorio della regione, e per il Trentino solo nella provincia di Trento. Se Bendinelli non sarà ammesso Biancofiore promette battaglia: chiederà l’annullamento delle elezioni

Dopo gli ultimi spinosi eventi anche la Lega rivela finalmente la testa di lista che vede il commissario Massimo Bessone al primo posto seguito dalla consigliera comunale di Merano Rita Mattei e il consigliere di Bolzano Luigi Nevola, gli altri in ordine alfabetico, compreso il consigliere comunale della città capoluogo Carlo Vettori. Nel centrodestra la lista unitaria L’Alto Adige nel cuore e Fratelli d’Italia colloca sul “podio” il consigliere provinciale Alessandro Urzì capolista, Alessandro Forest e Marco Galateo. Ce la fa anche CasaPound che punta sui tre consiglieri comunali di Bolzano per la testa di lista, nell’ordine: Maurizio Puglisi Ghizzi, Andrea Bonazza e Sandro Trigolo

 

Ostacoli superati

 

Sul fronte diametralmente opposto riescono a depositare la propria lista (alla guida il consigliere meranese David Augscheller, seguito da Cecilia Bosone e Gabriele Benatti con il resto dei candidati in ordine alfabetico e rispettando l’alternanza uomo-donna) anche Vereinte Linke Sinistra Unita malgrado qualche intoppo nel trovare chi autenticasse le firme. “La legge è molto restrittiva e in più il periodo estivo non ha facilitato le cose, ci siamo organizzati con i giudici di pace e con i dipendenti provinciali che sono dovuti venire naturalmente fuori orario di lavoro e in base alla disponibilità, di conseguenza si sono allungati di molto i tempi”, spiega a salto.bz Luca di Biasio, coordinatore locale di Sinistra italiana nonché candidato alle provinciali. La compagine che si presenterà alle elezioni aveva anche chiesto al presidente Arno Kompatscher in persona di autenticare le firme, “nonostante le diverse visioni politiche, per dare un segno di democrazia. Naturalmente era molto impegnato ma ci ha fatto gli auguri per il 21 ottobre, auguri che abbiamo ricambiato. Un bel gesto di democrazia è stato anche quello di Paul Köllensperger che ha firmato la nostra lista e noi la sua”, dice Di Biasio.

Fra gli altri che avevano già sbrigato le pratiche burocratiche relativamente alla lista la Svp con Kompatscher capolista, Südtiroler Freiheit, Freiheitlichen e BürgerUnion. Tutto pronto anche per il Pd - insieme a La Civica di Merano, socialisti e radicali -, capitanati da Christian Tommasini; per i Verdi guidati da Brigitte Foppa; per il Movimento 5 stelle con Diego Nicolini in testa e infine per i centristi di Noi per l’Alto Adige con il giornalista Ennio Chiodi capolista.