Politik | Scelte abitative

"Case, a Vienna si fa il contrario"

I Verdi in "missione": il 75% delle e degli abitanti della capitale vive in affitto e gli alloggi popolari sono assegnati a chiunque guadagni meno di 3.400 euro al mese.
Casanova: una periferia a misura d'uomo
Foto: Immagine dal web

Le politiche abitative di Vienna sono un modello conosciuto in tutto il mondo. Dato che in Alto Adige il dibattito sull’edilizia sociale ha ripreso slancio grazie al disegno di legge proposto dall’assessora Deeg, la quarta commissione legislativa si è recata a Vienna per osservare e ascoltare. 

Secondo i Verdi, ad una prima valutazione del viaggio studio, in Alto Adige le cose vanno nella direzione sbagliata. E le "nuove" proposte dell’assessora Deeg in particolare sono in totale contrasto con ciò che a Vienna è successo da decenni.

Mentre Vienna ha sempre privilegiato l'edilizia pubblica e l'affitto (il 75% delle e degli abitanti di Vienna vive in affitto), la politica sudtirolese ha sempre privilegiato le case di proprietà (in Alto Adige oltre il 70% vive in una casa di proprietà). Anche per questo il mercato degli affitti da noi è sotto pressione e gli affitti sono in parte inaccessibili. A Vienna, invece, la maggior parte delle persone vive in alloggi pubblici o sovvenzionati. “Il basso costo degli affitti ci ha davvero colpiti” - riferiscono Brigitte Foppa e Riccardo Dello Sbarba, che erano a Vienna con la delegazione altoatesina – in Alto Adige sarebbero assolutamente inimmaginabili”. Il criterio del tetto massimo degli affitti è in vigore in Austria da più di 100 anni e ha effetti positivi”.

 

Ciò che va in una direzione particolarmente sbagliata in Alto Adige, secondo le prime valutazioni dei consiglieri Verdi, è che per avere accesso agli alloggi pubblici esiste il criterio del limite di reddito basso. A Vienna, invece, ha accesso agli alloggi pubblici chiunque guadagni meno di 3.400 euro netti al mese. In questo modo nascono quartieri molto misti. In Sudtirolo l'edilizia sociale è fatta su misura quasi esclusivamente per le persone socialmente bisognose. "Ma lo stato sociale dovrebbe esserci per tutte e tutti - abbiamo imparato anche questo a Vienna!" commentano Brigitte Foppa e Riccardo Dello Sbarba.

"Ciò che ci preoccupa molto è il fatto che l'assessora Deeg intenda assegnare in futuro gli appartamenti Ipes solo a tempo determinato. A Vienna ci è stato detto che il segreto per una buona coesione sociale sta proprio in una locazione a tempo indeterminato, la quale motiva le persone a prendersi cura del "proprio" (sì, in realtà non proprio!) appartamento”. Se sai che puoi rimanere in un appartamento per il resto della tua vita, è molto più probabile che te ne prenda cura. Limitare la durata della locazione a un tempo determinato, com’è intenzione dell'assessora Deeg, creerà solo nuove insicurezze. A proposito: a Vienna le persone restano in questi appartamenti anche quando il reddito aumenta. Questo porta prosperità, il che fa bene all’l'economia - e di certo alle famiglie.

"Una politica di acquisizione di terreni pubblici a lungo termine, una pianificazione urbana sostenibile, idee visionarie e una gestione economica del bene pubblico hanno fatto di Vienna quello che è oggi. Tutto questo farebbe bene anche all'Alto Adige", concludono i Verdi.