Kultur | Smentita

“Né tagli né licenziamenti”

Cultura italiana, l’assessore Vettorato assicura che i 15 posti di lavoro al Centro Trevi non si toccano. Ma: “Rinnoveremo il bando con un ridimensionamento delle ore”.
Giuliano Vettorato
Foto: G. Vettorato

Aveva destato scalpore, qualche giorno fa, la notizia secondo cui l’assessorato alla cultura italiana avrebbe tagliato i fondi alla cultura cominciando con il licenziamento di 15 lavoratori al Centro Trevi di Bolzano dal 1 gennaio 2020 per effetto di un ridimensionamento dei bandi finanziati dalla Provincia e decidendo per l'internalizzazione del servizio di gestione del Centro, ma anche delle Mediateche del capoluogo e di Merano e del Centro audiovisivi, attualmente affidato a due cooperative. Una prospettiva che aveva subito messo sull’attenti i sindacati, la Cgil ha anche annunciato un presidio davanti all’ingresso del Centro Trevi per venerdì 7 giugno dalle ore 09.30 alle 11.30.

A chiedere conto dei tagli effettivi oggi (5 giugno) in consiglio provinciale, nello spazio dedicato alle interrogazioni sui temi d’attualità, Paul Köllensperger del Team K che ha domandato inoltre come la decisione di “chiudere i rubinetti” sarebbe stata giustificata dalla giunta provinciale e se ci sarebbero stati ulteriori tagli e licenziamenti in altri ambiti culturali e scolastici o relativamente a progetti connessi all’insegnamento delle lingue, infine quali iniziative e progetti si intenda offrire per sostenere il plurilinguismo e l’insegnamento delle lingue.

L’assessore Giuliano Vettorato rassicura: “Non ci sono tagli e non ci saranno licenziamenti di 15 persone, si tratta esclusivamente di un contratto di una cooperativa che fa servizio al Trevi”, ma c'è una precisazione non trascurabile: “Rinnoveremo il bando con un ridimensionamento delle ore richieste”. Per quel che riguarda l’iniziativa “Il cerchio dell’arte”, che veniva organizzata al Centro Trevi, questa, dice Vettorato “non è stata tagliata, è semplicemente scaduta: se ne presenterà un’altra”. In quanto alle lingue nelle scuole materne, “è stato rimodulato il bando con base d’asta ribassata per le stesse ore di servizio. Ci sarà il metodo CLIL, e saranno coinvolte le cooperative attive nel settore. Non ho mai detto quanto riportato dai media”.