Umwelt | inquinamento

La sicurezza prima di tutto

I criteri provinciali per limitare l'inquinamento luminoso assecondano i privati e le politiche securitarie dei comuni: sì a deroghe e tempi di adeguamento fino al 2030.
Giuliano Vettorato
Foto: Asp

La Giunta provinciale ha approvato oggi (5 luglio) i nuovi criteri per il contenimento dell'inquinamento luminoso e per favorire il risparmio energetico negli impianti di illuminazione esterna pubblica. 
La delibera poggia la propria base sui decreti emanati nel 2011 dal Ministero dell’Ambiente, sulla base dei quali a tutti i comuni italiani veniva richiesto di elaborare un piano per l’illuminazione pubblica, e la Legge provinciale approvata in aula lo scorso gennaio 2022 che estende il raggio di applicazione ad alcuni settori privati.
Le nuove linee, spiega l’assessore Giuliano Vettorato in conferenza stampa, oltre all’estensione alla sfera privata continueranno a disciplinare l’illuminazione pubblica e a serviranno da indirizzo alle amministrazioni comunali.


Le nuove disposizioni entreranno in vigore a partire dal 1 gennaio 2023 e introdurranno l'obbligo di spegnere durante le ore notturne l'illuminazione delle insegne, dei pannelli e le scritte autoilluminanti e di tutte le tipologie di illuminazione decorativa e delle vetrine.
È previsto un adeguamento tecnico di un anno.
Le sorgenti luminose di nuova installazione non dovranno inoltre superare la temperatura di colore di 3000 Kelvin e l'indice di resa cromatica (CRI) non deve essere superiore a 80. L’illuminazione delle insegne dovrà avvenire dall’alto verso il basso, attraverso apparecchi schermati, e non potranno avere luce intermittente o abbagliante. 
Per adattare le insegne luminose ci sarà tuttavia tempo fino al 2030 e dovrà essere fatto alla prima manutenzione straordinaria
Si assisteranno cambiamenti anche per quanto riguarda l’illuminazione dei beni artistici e architettonici, in cui verrà adeguata la temperatura di colore delle luci, che verranno comunque spente dalle 23 alle 6.
Anche in questo caso i cambiamenti richiesti potranno essere fatti fino al 2030.
È esclusa dagli orari di spegnimento l’illuminazione per la sicurezza pubblica, i servizi pubblici, le attività ricettive e gli esercizi aperti durante le ore notturne. In particolare, i nuovi criteri vanno incontro alle politiche securitarie dei comuni, che possono chiedere deroghe per vie e piazze sulla base di motivi di sicurezza e “decoro” urbano, che potranno così garantire l’illuminazione notturna nei luoghi interessati.
Viene infine introdotto il divieto di utilizzo di proiettori di illuminazione, i cosiddetti sky beamers, sia mobili che fissi. In caso di violazione, verranno previste sanzioni amministrative da 500 fino a 1500 euro.
 

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Gianguido Piani Di., 05.07.2022 - 20:35

Gli ultimi anni si sono diffusi pannelli luminosi per la pubblicita' variabile e continua. A Bolzano per fortuna pochi, a Milano e' una tragedia. Li' probabilmente tutti insieme fanno l'equivalente di una centrale elettrica di media potenza, qualche decina di MW, forse anche di piu'.
Saro' fuori dai tempi, ma a Bolzano inizierei col togliere quelli in stazione, in particolare quelli con messaggi acustici incorporati, lasciando, anzi mettendo meglio in evidenza le informazioni riguardo i treni in partenza. Le agenzie pubblicitarie difficilmente saranno d'accordo.

Di., 05.07.2022 - 20:35 Permalink
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Josef Fulterer Mi., 06.07.2022 - 20:54

Antwort auf von Gianguido Piani

Um die lästige Lichtverschmutzung und die nächtliche Stromverschwendung erheblich zu reduzieren, könnten außer den Fußgänger-Überquerungen (Zebratreifen) alle öffrntlichen Beleuchtungen mit Bewegungsmeldern angesteuert werden.

Mi., 06.07.2022 - 20:54 Permalink