Chronik | L'anniversario

I giovani e l’autonomia

Ricorrenza del 5 settembre, la giunta va nelle scuole altoatesine per raccontare passato e futuro dell’autonomia. Kompatscher: “Confrontarsi anche con le critiche”.
Arno Kompatscher - Giornata dell'autonomia
Foto: USP

“Abbiamo pensato di incontrare gli studenti proprio perché i 3 avvenimenti che ricordiamo quest’anno sono stati decisivi per la storia del nostro territorio. Rivolgere lo sguardo al passato, e comprendere ciò che è accaduto, può aiutare i giovani a capire meglio gli avvenimenti attuali. Inoltre, il nostro ruolo di rappresentanti delle istituzioni ci impone di confrontarci con le analisi critiche che provengono tipicamente dai ragazzi”. Le parole sono quelle del presidente Arno Kompatscher, i tre momenti storici citati sono i 100 anni dal trattato di pace di Saint-Germain che ha stabilito il passaggio dell'Alto Adige all'Italia; gli 80 anni dall'accordo fra Italia e Germania sulle opzioni per le minoranze di lingua tedesca e ladina dell'Alto Adige e i 50 anni dall’approvazione da parte dei parlamenti di Italia e Austria del pacchetto, fili conduttori di “100 80 50 Futuro-Memoria”, l’edizione 2019 della Giornata dell’autonomia che si celebra ogni anno il 5 settembre, data nella quale fu sottoscritto l'Accordo di Parigi che garantisce provvedimenti a tutela di cultura, lingua e identità delle minoranze di lingua tedesca e ladina.

Rivolgere lo sguardo al passato, e comprendere ciò che è accaduto, può aiutare i giovani a capire meglio gli avvenimenti attuali. Inoltre, il nostro ruolo di rappresentanti delle istituzioni ci impone di confrontarci con le analisi critiche che provengono tipicamente dai ragazzi (Arno Kompatscher)

Proprio nel giorno della ricorrenza che coincide quest'anno con la prima campanella che sancisce il ritorno fra i banchi di scuola degli studenti altoatesini, la giunta provinciale si è recata in 9 istituti superiori per raccontare ai giovani la storia dell’autonomia e per rivolgere uno sguardo agli sviluppi futuri dell’Alto Adige. Kompatscher ha tenuto il suo discorso presso il centro scolastico di Vipiteno, mentre i tre vicepresidenti Arnold Schuler, Giuliano Vettorato e Daniel Alfreider hanno incontrato i ragazzi rispettivamente alle scuole superiori di Malles, al liceo Carducci di Bolzano e al complesso scolastico di Ortisei. L’assessora Maria Hochgruber Kuenzer era alla scuola professionale Zuegg di Merano, Thomas Widmann e Massimo Bessone all’Istituto tecnologico Max Valier e all'Istituto tecnico Galilei di Bolzano.

 

 

L’assessore Philipp Achammer ha fatto tappa a Bressanone e l’assessora Waltraud Deeg, infine, ha incontrato a Brunico sia gli studenti del liceo pedagogico in lingua tedesca Cusanus, sia quelli dell’istituto pluricomprensivo in lingua italiana Antonio Cantore. Con loro si è parlato di plurilinguismo (come potrebbe essere vissuto meglio?), della gestione di un argomento delicato come quello dell’immigrazione e delle sfide future dell'autonomia. Attenzione, però, anche al passato: alcuni ragazzi, infatti, si sono chiesti cosa ne sarebbe dell'Alto Adige che conosciamo oggi se il pacchetto non fosse stato approvato e se davvero, sul finire degli anni '50, c’era il rischio di una guerra civile.