Sport | L'evento

Arriva "WeFairPlay": oltre il successo

Si è tenuta ieri, venerdì 4 ottobre, la premiazione di 7 campioni di fair play nata dallo spirito del GS Excelsior. Ospiti d’onore: Milena Bertolini e Damiano Tommasi.
platea.jpg
Foto: wefairplay

Svolta la prima edizione di “WeFairPlay”, l’iniziativa avviata in primavera che ha raccolto attraverso una piattaforma online decine di storie di correttezza sportiva locali, nazionali e internazionali. Tra queste, la giuria composta, tra gli altri, da Milena Bertolini, CT della nazionale italiana femminile di calcio, Damiano Tommasi, sindaco di Verona, e Tania Cagnotto, ne ha selezionate sette che sono state premiate durante la serata di ieri.

 

"Siamo molto soddisfatti del successo di questa prima edizione, che ha portato alla luce gesti di singoli sportivi e tante belle iniziative di associazioni. La partecipazione e il riscontro che abbiamo avuto ci spingono con ancora più entusiasmo a lavorare alla prossima edizione del 2023", dice Mirco Marchiodi, Presidente del Gs Excelsior, squadra di calcio celebre per la sua correttezza in campo e per la regola di accogliere ogni aspirante giocatore e di concedere lo stesso minutaggio a tutti i suoi tesserati, indipendentemente dal loro talento.

Abbiamo il PIL più alto d'Italia, ma davvero possiamo dire di essere felici?

E sulla stessa linea anche il Presidente della Provincia Arno Kompatscher, che sul tema della volontà di ottenere il successo a tutti i costi, si chiede: "Abbiamo il PIL più alto d'Italia, ma davvero possiamo dire di essere felici? Grazie alla promozione di valori positivi, come quelli promossi dal Gs Excelsior, si può cambiare l’idea che il successo sia la sola cosa che conta".
“Il fair play richiede uno sguardo costante e vigile dentro di noi, di responsabilità e consapevolezza”, commenta Milena Bertolini. “Nella competizione incontriamo l’altro, ma soprattutto noi stessi. Sono particolarmente felice di essere parte di questo evento, poiché ritrovo in queste storie tanto del mio vissuto, che dà anima al mio attuale percorso con la Nazionale. Esperienze di vita sportiva come quelle dell’Excelsior mettono al centro i valori sportivi umani, con un’etica che restituisce il valore della sconfitta, nella sua valenza costruttiva, densa di relazione e partecipazione. Esperienze che ci invitano a riflettere sul senso e sui significati dello sport nella sua essenza vitale”. 

 

Nel corso della cerimonia di premiazione sono stati assegnati sette premi ad altrettante persone che con i loro gesti o con le loro iniziative si sono distinte come esempi di correttezza, inclusione, e solidarietà nello sport. I vincitori di ciascuna categoria sono:
Mattia Martinelli, portiere dell’Eracle Calcio (Como), che durante una partita del 2021, nonostante il pallone fosse entrato in porta senza che l’arbitro se ne accorgesse, ha deciso di segnalare correttamente la rete degli avversari, tra gli sguardi attoniti di pubblico e compagni e quello pieno d’orgoglio del padre. 

Brittany Bowe, pattinatrice su ghiaccio americana. Una campionessa che di fronte alla disperazione sportiva dell’amica Erin Jackson, che non era riuscita a qualificarsi alle Olimpiadi invernali di Pechino, ha deciso di fare un passo indietro compiendo un gesto nobile: cederle il posto per la gara dei 500 metri, gesto che l’amica ha ripagato vincendo un’incredibile medaglia d’oro. 

Papa Dame Diop, ex operaio di Bolzano capace di portare avanti un’importante missione sociale: una scuola di arti marziali, la Karate Academy, una palestra popolare che accoglie e mette in contatto bambini e bambine di tutte le provenienze, cercando di abbattere anche le barriere economiche che penalizzano molte famiglie.

Niccolò Campriani, tiratore a segno, tre volte medaglia d'oro e una volta argento olimpico. In vista delle olimpiadi di Tokyo 2020, Campriani ha deciso di allenare una formazione composta da atlete e atleti rifugiati, senza esperienza nel suo sport, per consentire loro di partecipare ai giochi. Sogno olimpico diventato poi realtà per due di loro, Luna Salomon, eritrea e Mahdi Yovari, afgano.

Sabine Bertagnolli, che insieme al marito Roberto Fratucello anni fa ha deciso di dar vita ad un’associazione chiamata “Amigos de Matteo”, dal nome del figlio che a causa di una patologia utilizza una sedia a rotelle. Una realtà nata con l’obiettivo di proporre momenti educativi e sportivi che vedano protagonisti insieme ragazzi disabili e non disabili, sensibilizzando le persone ai temi dell’inclusione e dell’uguaglianza.

Astutillo Malgioglio, ex portiere di Bologna, Lazio, Roma, Inter e Atalanta. Un campione sul campo e fuori, che già nei suoi anni di attività aveva aperto a Piacenza una palestra dedicata alla riabilitazione di bambini e ragazzi disabili con difficoltà psicomotorie, continuando il suo impegno, dopo la chiusura della palestra, anche in attività porta a porta con i ragazzi.

L’Istituto comprensivo Sinopoli-Ferrini di Roma. Con l’ex maestro Nicola Basile, durante lo scorso anno scolastico, hanno organizzato un "torneo dei colori", una competizione tra 4 squadre identificate da un colore, con tutti i bambini che a rotazione facevano parte di ognuna. Al termine del torneo, in questo modo, tutti avevano contribuito alla vittoria della squadra vincente.