Politik | Lo scalo bolzanino

Bianchi snobba i Verdi?

Il sindaco di Laives sull’aeroporto: “Il Comune ha avviato la modifica del PUC, con la nostra azione evitiamo ripensamenti”. Ma la proposta era partita dall’opposizione.
Flughafen Bozen
Foto: Südtirolfoto/Othmar Seehauser

Se sono state le critiche di questi giorni intorno all’allungamento dello scalo bolzanino a velocizzare l’iter non è dato saperlo, fatto sta che il Comune di Laives ha avviato (come da sua competenza, del resto) la modifica del PUC. Ad annunciarlo è lo stesso sindaco Christian Bianchi su Facebook precisando che, a seguito dell’esito della consultazione popolare del 12 giugno 2016, l’amministrazione “aveva già chiesto alla Provincia stessa di modificare il piano urbanistico, precedentemente modificato dalla Provincia prevedendo l’allungamento della pista”. La proposta di eliminare dal PUC di Laives l’ampliamento della pista, a onor del vero, era partita tuttavia dall’opposizione, in particolare dal consigliere comunale dei Verdi Giorgio Zanvettor - che anzi lamentava un rallentamento della procedura per via dei “tentennamenti” del primo cittadino - e dal consigliere di Fides Dario Volani.

Ma il sindaco occupa la scena con disinvoltura: “Visto che fino ad adesso tale richiesta non è stata accolta - afferma - come maggioranza e come giunta ci siamo confrontati per decidere quali fossero i passi necessari al fine di tutelare la nostra città, la nostra popolazione. Ringrazio tutti i partner che sorreggono questa amministrazione, Uniti per Laives, Lega, Svp, Movimento 5 Stelle, in quanto tutti uniti abbiamo deciso di avviare l’iter amministrativo per effettuare la modifica del PUC. Riteniamo che sia giusto farlo adesso, senza far passare ancora del tempo, per evitare ogni possibile rischio che la nostra città potrebbe avere a fronte di iniziative pubbliche o private che vadano verso un possibile allungamento della pista”. L’elogio autoreferenziale si conclude così: “Il presidente della giunta provinciale Kompatscher aveva più volte garantito che questo allungamento, proprio a seguito dell’esito del referendum, era da scartare e su questo si è impegnato, ma la nostra azione evita che nel futuro ci possa essere qualche ulteriore ripensamento”.

Nel frattempo il Movimento 5 stelle attacca frontalmente la giunta provinciale che “getta la maschera e dichiara nero su bianco che lo stralcio del previsto allungamento della pista di atterraggio dell’aeroporto di Bolzano non ci sarà, 'rimanendo comunque nell’interesse della Provincia procedere in futuro all’ampliamento dell’aeroporto'”, come scritto in un passaggio della lettera indirizzata al Comune di Laives e firmata dall’assessore Theiner'”. I pentastellati ricordano che lo stesso Landeshauptmann si era impegnato pubblicamente e in più occasioni ad abbandonare il progetto e “troviamo furbesco aggrapparsi alla formula 'la gente nel referendum ha bocciato il solo finanziamento pubblico' e non anche all'ampliamento, tutti sappiamo che semplicemente non è vero: i cittadini - in particolare quelli di Bolzano e della Bassa Atesina - hanno ovviamente detto no anche a un ulteriore appesantimento dell'inquinamento ambientale e acustico. Al di là del quesito referendario in senso stretto, non va infatti dimenticato che il ddl 60 conteneva anche gli obiettivi di sviluppo previsti per lo scalo (ossia 170mila passeggeri/anno), raggiungibili solo con aerei più grandi e di conseguenza con l’allungamento della pista. Il voto dei cittadini ha decretato quindi un sonoro no anche al piano di ampliamento, come più in generale è stato un no a tutta la favola che la Svp ci voleva vendere con una massiccia campagna marketing. Basta con le favole quindi! Il M5S ha fatto pressione affinché la giunta comunale di Laives proceda alla cancellazione d'ufficio dell’allungamento della pista dell’aeroporto dal proprio piano urbanistico. Vedremo ora se la giunta provinciale ha veramente il coraggio di disattendere la volontà dei cittadini, come la lettera dell'assessore farebbe paventare”.