Gesellschaft | Sanità

"Per chi soffre di Disturbi Alimentari"

Apre Villa Eèa, il primo centro diurno in Alto Adige riservato ai pazienti affetti da Disturbi del Comportamento Alimentare, gestito dalla cooperativa Città Azzurra.
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Foto: (c) pixabay

In linea con le nuove indicazione del Sistema Sanitario Nazionale, che ha inserito i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) nei Livelli Essenziali di Assistenza invitando tutte le Regioni a dotarsi di ambulatori, reparti, centri diurni e comunità; la Cooperativa Città Azzurra – fondata a Bolzano nel 1993 – ha aperto, in collaborazione con l'Azienda Sanitaria (ASAA), “Villa Eèa”, il primo centro diurno e annessa comunità protetta per pazienti che soffrono di questa patologia.

Il lockdown ha causato l’aumento dei Disturbi Alimentari

 

Umberto Carrescia, Presidente della Cooperativa che da anni eroga servizi alla persona, gestendo centri e comunità, spiega: “Il lockdown ha aumentato all’ennesima potenza i DCA, considerato l’impatto psicologico e sociale che ha avuto. Tra le forme di sofferenza sono venute ad aumentare proprio il ‘mangiare disordinato’ e il non rispetto delle ‘regole alimentari’. Presso il centro diurno e la comunità di via Carducci 19 è presente un’equipe multidisciplinare composta sia da personale sanitario direttamente inviato dall’Azienda Sanitaria, sia da personale assunto direttamente dalla nostra Cooperativa. Dai medici psichiatrici e neuropsichiatri, a dietologi e psicoterapeuti. Uno staff completo ci consentirà di far fronte alle esigenze dell’utenza rispondendo ai fabbisogni terapeutico-assistenziali individuali. La proposta è molto individualizzata e soggettiva, anche perché la causa scatenante è differente da caso a caso”.

 

I dati

 

Solo nel 2019, in Provincia di Bolzano, sono stati presi in carico 530 pazienti affetti da questa patologia, di cui 196 nuovi casi. Il 93% è di sesso femminile. La distribuzione per classe di età evidenzia come il 31% dei casi appartiene alla classe di età tra 9 ei 18 anni - 39 casi in più dell’anno precedente - e il 26% dei casi appartengono alla classe di età tra 19 ei 25 anni - 36 in più rispetto al 2018. L’anoressia nervosa è la diagnosi più frequente e rappresenta il 35% del totale dei casi. Sempre nel 2019, negli Ospedali pubblici della Provincia di Bolzano si sono registrati 188 ricoveri per disturbi da alimentazione (anoressia nervosa, bulimia nervosa, binge-eating disorder, BED o disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati).
Il centro è concepito per accogliere 12 pazienti con almeno 14 anni di età in regime semiresidenziale/diurno e 8 pazienti dai 16 anni in su in regime residenziale nell’annessa comunità protetta.

Come nell’isola di Eèa di Omero, i pazienti mirano a una condizione di perfezione inesistente

 

“Il nome della nostra struttura – continua il Dottor Carrescia - è ispirato alla narrazione mitologica dell’Odissea di Omero in cui Eèa, l’isola dimora della maga Circe, rappresenta l’ideale che non c’è, il viaggio ideale verso la felicità e la perfezione. Anche le persone che soffrono di disturbi alimentari mirano spesso a perseguire o raggiungere proprio questa condizione. Il loro percorso terapeutico presso la nostra struttura è mirato a ricondurli nella ricerca di obiettivi concreti e raggiungibili, nella nuova attribuzione di significati e nella crescita individuale verso l’unicità e la non conformità agli status symbol.”

 


Per maggiori info

telefono: 0471/1800826
indirizzo maail: [email protected]

Dr. Umberto Carrescia
Cooperativa Città Azzurra
Via G.Galilei 2/A
39100 Bolzano
+39 335 5435 770
[email protected]

Dr. Umberto Carrescia
CIRCLE Association for International Cooperation & Development
Vicolo del Lauro 6
39013 Merano (Bz)
Mobile: +39 335 5435 770
[email protected]

 

Autore: Andrea Dalla Serra